Il finestrino aperto della Jeep lasciava entrare quella leggera aria né troppo calda né troppo fredda che le scompigliava i capelli e le riordinava i pensieri. Era piacevole sentirsi l'aria sulla pelle, sul viso.
Era piacevole perché era fine primavera, e non doveva neanche preoccuparsi di indossare una felpa o altro, e poteva benissimo andare in giro con la sua maglia a maniche corte preferita, un pò troppo larga per il suo piccolo corpo.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla testa di Theo che cadde, addormentato, sulle sue cosce: non sembrava molto pronto per l'allenamento imminente.
Derek aveva convocato tutto il branco a rapporto, per riprendere gli esercizi che si erano bloccati per molto tempo, a causa del litigio tra lui e la ragazza.
-Ma che cazzo...Qualcuno può dirmi se Raeken soffre di narcolessia?- domandò Ethan retorico, e a parte la risata della ragazza e di Liam tornarono tutti a concentrarsi sulla melodia di James Arthur che passava alla radio.
Una volta nel parcheggio adiacente al loft di Derek, si ritrovarono tutti: chi era venuto in moto, chi in bici, e chi con la macchina di Lydia.
Forse perché non aveva mai avuto modo di apprezzare un gruppo così numeroso e così unito, o forse perché amava la felicità che i piccoli momenti le regalavano, ma Sierra sorrise alla vista di tutti i ragazzi che si avviavano insieme, quasi con lo stesso passo e con lo stesso ritmo, verso l'entrata.
Prima della perdita della madre, era totalmente diversa: era superficiale e dava ogni cosa, ogni valore o ogni regalo, per scontato, era come se tutto le fosse dovuto.
Anche con la crescita a livello mentale, aveva imparato a non sottovalutare alcun tipo di contatto e alcun tipo di emozione; aveva imparato a dare peso e valore alle relazioni umane e questo, anche se spesso la portava a grandi sofferenze, la teneva in vita.
Varcarono la soglia dell'entrata di quella casa in cui Sierra era stata solo qualche volta, ma che si ricordava perfettamente.
Sentiva che fosse collegata a quel loft diroccato e buio tanto quanto percepiva di essere collegata a Derek. Il ragazzo salutò gli altri con un cenno del capo ed un sorriso, cosa ormai a cui stavano facendo tutti l'abitudine.
-Ci siamo tutti?- domandò, battendo le mani come se fosse un professore, e non un ragazzo di appena tre anni più grande di tutti loro.
-Mi sa di no.- esalò Stiles inumidendosi le labbra, ed indicando con l'indice una figura piccola e femminile spuntare dal lato destro del monolocale, probabilmente dalla sua camera.
Sierra capì che la conoscevano tutti quando per nessuno c'era stato bisogno di presentazioni, e addirittura vide Isaac cingere un braccio attorno alle spalle della ragazza. La mora, però, si ritrasse da quel gesto amichevole con uno scatto deciso. Dopo quella mossa, la piccola Stilinski iniziò ad ipotizzare una possibile parentela con il ragazzo che aveva di fronte.
-Sierra.- la richiamò lo stesso Derek. -Lei è Cora, mia sorella.- la presentò il mannaro. Le due ragazze si salutarono con un sorriso cortese, che per la piccola Hale era già una grande sfida.
-E mia cugina.- precisò Malia.
-E mia nipote.- precisò...una voce che Sierra non conosceva ancora. All'intero branco si avvicinarono ben altre due figure, questa volta entrambe maschili.

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𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •
FanfictionSierra Stilinski, sorella gemella di Stiles, torna a Beacon Hills dopo quattro anni, dopo aver superato il lutto per sua madre. Timida, insicura ed estremamente sensibile, la piccola Stilinski crede che, tornando a casa dopo anni, troverà tutto com...