Aprì gli occhi lentamente, e si lasciò sfuggire una specie di lamento quando le sue iridi color miele vennero a contatto con i raggi del sole che filtravano dalla vetrata impolverata.
Che non fosse nel suo letto l'aveva capito, e d'altronde non aveva bisogno che qualcuno le ricordasse che si era addormentata sul divano del loft di Derek, o meglio, proprio sullo stesso Derek, perchè lo ricordava benissimo. In quel momento, però, non avvertì quel calore che l'aveva stretta per tutta la notte.
Quando si voltò, al posto del suo ampio petto, trovò due miseri cuscini a sorreggerle la testa, che il ragazzo aveva messo per compensare il vuoto. Aveva gli occhi ancora leggermente semichiusi, e tastando il rivestimento in pelle del divano aveva constatato che si: Derek non c'era più.
La cosa, forse per il sonno che aveva ancora, non le fece né caldo né freddo, e anzi, si addolcì quando vide una sorta di lettera e una tazza fumante posate sul tavolino di legno, ai piedi del divano dove era allungata.
Stiracchiò le gambe e posizionò i piedi, con ancora le Timberland indosso, sullo stesso tavolino. Una vocina nella testa, che pareva essere proprio quella di Peter, le urlò contro: questo tavolo è italiano!
Non ci fece caso, e lesse la lettera:
Non volevo svegliarti...Sono uscito con Peter, torno per ora di pranzo. Ti ho fatto il latte al cioccolato, Stiles mi ha detto che ti piace.
P.s. che bambina...
HaleSorrise leggendo il post scriptum, e sorrise guardando la tazza affianco alle sue scarpe stracolma di latte al cioccolato bollente. Ebbe addirittura la forza per togliere i piedi dal tavolino e afferrare quel gigante bicchiere di ceramica dipinto di azzurro, portandoselo alle labbra. Spalancò gli occhi quando si accorse che il ragazzo ci aveva anche messo i marshmallow.
Era da tanto che non beveva un latte al cioccolato con i marshmallow, e per un secondo le era sembrato di vedere un piccolo Stiles di nove anni che la rincorreva per tutta casa, in questo caso per tutto il loft, perché aveva finito tutti quei dolcetti bianchi e soffici che a lui facevano impazzire.
Un sorriso tra il malinconico ed il felice le solcò le labbra, prima di alzarsi da quel divano per andare a mettere la tazza nel lavandino. Il loft Hale era un unico open-space, e anche le camere da letto erano piuttosto aperte, per cui non ci volle molto a trovare la cucina.
-Puoi fare meno rumore, piccola Stilinski?- domandò aspra Cora. Era in canottiera aderente e pantaloni di una tuta lunghi e larghi, tanto che Sierra pensò che li avesse potuti rubare ad Isaac o addirittura a Derek.
La piccola Hale riusciva ad essere bella anche nella sua semplicità, perché i suoi tratti molto più delicati rispetto a quelli marcati ed esageratamente belli del fratello, potevano davvero essere un motivo di vanto.
-Stai facendo più casino tu che io.- sibilò Sierra, perché nonostante avesse avuto una buona prima impressione della sorella di Derek, le urtava il suo modo di rapportarsi con le persone. Infatti era partita male anche con suo fratello.
-Wow.- esclamò Cora, davvero sorpresa. -Sei la prima che non si lascia intimidire da me.- osservò, con il tono di voce più calmo e sereno, reprimendo uno sbadiglio ed alzando le braccia al cielo per stiracchiarsi.
Sierra si strinse nelle spalle, e non sapendo cosa dire assunse un'espressione indifferente, mentre si puliva le dita sporche di latte allo strofinaccio accanto al lavandino. -Mi piaci.- aggiunse Cora, con un sorriso che sapeva più di ghigno complice, come se avesse trovato l'unica persona che le avrebbe saputo tenere testa.

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𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •
FanfictionSierra Stilinski, sorella gemella di Stiles, torna a Beacon Hills dopo quattro anni, dopo aver superato il lutto per sua madre. Timida, insicura ed estremamente sensibile, la piccola Stilinski crede che, tornando a casa dopo anni, troverà tutto com...