diciassette

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La BMW grigia della banshee parcheggiò proprio nel vialetto di casa sua. Sierra, nonostante le fosse capitato svariate volte di rimanere a dormire da lei, o semplicemente passare del tempo in quella villa, rimaneva estasiata ogni volta dall'eleganza che aveva quella casa vista da fuori, e d'altronde all'interno non era da meno.

Dato che per quel pomeriggio non c'era spazio per la contemplazione di villa Martin, le due scesero velocemente dall'auto e si diressero subito in camera da letto di Lydia. Mentre la rossa cercava qualcosa sparpagliando vestiti, gioielli e quant'altro, Sierra si prese un attimo anche per contemplare quella stanza da letto. Le pareti erano rosa perla, e quel colore dovette ammettere che la rilassava parecchio, e in più i muri erano cosparsi di brillantini: tipica camera da Lydia; quello stile elegante e vistoso si addiceva proprio ad una personalità esuberante come lo era la sua migliore amica.

-Trovato qualcosa?- domandò la piccola Stilinski, mentre guardava con il sorriso tutte le foto che Lydia aveva appeso alle pareti. Si concentrò di più su quella che avevano loro due insieme, mentre facevano la linguaccia a Theo e Liam dietro di loro, che cercavano di rovinare l'immagine. -Ancora nulla.- sospirò l'amica, appoggiandosi per un secondo con i gomiti al materasso, e fregandosene di aver sgualcito il suo vestito viola aderente.

Sierra sentì altri rumori di cassetti, poi il silenzio: Lydia si era fermata. -Eccola!- esclamò, tornando in posizione eretta e facendo ondeggiare i suoi capelli rossi dietro la schiena. A quella frase, la mora si fiondò sul materasso della stanza da letto già sgualcito da un precedente riposino dell'amica, e fu pronta a sapere tutto ciò che Lydia aveva da dirle, o da mostrarle.

Lydia aprì il palmo della sua mano destra, e da lì sbucò una collana. Non era importante il cordino d'argento in sé, ma il ciondolo: era una mezzaluna, solo più scavata verso l'interno, mentre quella di Sierra era più tondeggiante verso l'esterno.

Le due amiche si rivolsero uno sguardo complice, prima che la mora estraesse il suo ciondolo da sotto la felpa che aveva, e lo avvicinò a quello della sua migliore amica. Aveva avuto ragione fin dal primo momento: i duo ciondoli combaciavano, ed era anche abbastanza palese.

Lydia e Sierra sorrisero in un primo momento, come se avessero appena trovato l'oro, poi iniziarono a decidere sul da farsi. -Te l'ha data tua madre, giusto?- domandò la piccola Stilinski, e ancor prima che potesse finire di formulare la domanda la rossa annuì. -Quattro anni fa.- precisò Lydia. Sierra pensò che quel quattro anni fa corrispondesse allo stesso periodo della morte di sua madre. Che avessero un preciso collegamento?

-E perché non te l'ho mai vista addosso?- domandò ancora la mora. Non era sospettosa o diffidente, solo tanto bisognosa di risposte. Il non sapere, proprio come suo fratello, la mandava in confusione. -La metto,- precisò Lydia. -Solo quando sta bene con il mio outfit.- concluse la rossa, portandosi le braccia incrociate sul petto, come a voler sottolineare una cosa già abbastanza ovvia. Sierra sorrise, alzando gli occhi al cielo in maniera piuttosto divertita dalla vanità della sua migliore amica.

-E ora che si fa, quindi?- domandò la mora, perché si era appena resa conto di essere arrivata ad un punto morto. Natalie Martin era in viaggio con suo marito fino alle successive due settimane, e lei non poteva aspettare così tanto. Tra l'altro non era neanche sicura che la madre di Lydia potesse dare loro risposte abbastanza esaustive per la sua sete di curiosità.

-Pensi davvero che tutto questo c'entri qualcosa con Lilith?- domandò retorica la rossa, indicando il ciondolo dell'amica e poi il suo, che teneva ancora in mano. -Ne sono certa, Lydia.- precisò addirittura Sierra.

-Bene.- annunciò Lydia. -Andiamo al loft: Derek saprà cosa fare.-

-Derek?!- esclamò la mora, spalancando gli occhi. Non sapeva il preciso motivo, ma ora chiedere aiuto a quel sourwolf la metteva a disagio. Sentiva che l'aveva aiutata fin troppo, e una volta tanto avrebbe voluto fare qualcosa senza dipendere da un effettivo capo branco.

𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora