Sono passati più di quattro mesi da quel venerdì 17, di gennaio.
Mesi fatti per me, inevitabilmente, di alti e bassi.
Quello stesso giorno chiamai il fabbro e feci cambiare tutte le chiavi di casa.
Poi radunai i miei amici, che non persero l’occasione di correre in mio aiuto per realizzare il prima possibile la mia piccola vendetta.
Temevano che rimandare, mi avrebbe dato il tempo di cambiare idea.
Così in 2 ore riempimmo 11 scatoloni di tutte le sue cose e li recapitammo ai poveri.
Mai si sono visti senzatetto tanto eleganti!
Cappotti, completi, camicie, maglioni, scarpe: regalammo tutto!
Solo la sua t-shirt preferita, quella a stelle e strisce, è ancora integra in camera da letto.
Per quella ho bisogno di un po’ più di tempo.
Alterno sguardi su di lei, a sguardi alla finestra, dove osservo lo scrosciare della pioggia abbattersi sulla città e sul mio umore.
Io odio la pioggia, inevitabilmente mi infonde un’enorme tristezza dentro. Per stare bene io ho bisogno del sole. Per me è sempre stato così.
Ma in questo caso la pioggia ben si adatta al mio stato d’animo e soprattutto alla fase attuale della mia vita.C’è un momento infatti in cui bisogna fermarsi a riflettere e per me il fallimento della mia storia con Massimo è stato proprio uno di questi.
In queste lunghe settimane ho rivissuto un po’ tutti i nostri momenti e come un’osservatrice esterna ho capito cose, di cui non mi ero lontanamente resa conto.
Non è forse questo maturare? Capire i nostri errori ed andare avanti?
Per me è arrivato il momento di girare pagina.
Mia madre, casalinga, ha vissuto tutta la sua vita per il marito e per noi 3 figli, educandoci con rigore e disciplina all’importanza di farci un domani una famiglia.
Avremmo dovuto seguire tutti il suo esempio, nella vita ci si sposa e si fanno figli.
E se i miei 2 fratelli maschi si sono già sposati ed hanno già messo al mondo 2 figli a testa, con me non le è andata altrettanto bene.
La notizia della fine della mia relazione con Massimo è stata pertanto per lei una tragedia, lo sfumare definitivamente del suo sogno di vedermi alle dipendenze di un marito, dedita a sfornare un paio di figli.
Per lei è già tardi, superati i 30 anni l’orologio biologico mi dà già per spacciata. A niente sono valsi i miei tentativi di spiegarle che non sono più i suoi tempi, adesso ci si sposa più tardi, o non ci si sposa affatto, ed i figli si possono fare anche a 40 anni!
Poco importa se Massimo è andato a letto con un’altra, poco importa se lo ha fatto per mesi, se mi ha ferito e mentito ripetutamente.
Andava perdonato.Ma io non sono mia mamma, se ne è accorta da quando avevo 3 anni, da quando l’educazione usata per i miei fratelli maggiori, a me stava stretta.
Perché se dovevo fare una cosa dovevo prima capirla e soprattutto condividerla, altrimenti non c’era storia.
“Il perché si fa così” con me non funzionava.
E a dire il vero non le ho dato particolari pensieri, andavo particolarmente bene a scuola, frequentavo sempre le stesse amiche e non mi distraevo con i ragazzi, perché avevo sempre pensato di non essere bella.
Non dico brutta, questo no, ma sempre troppo magra, ed i ragazzi in diverse occasioni me lo avevano fatto notare. Troppe occasioni.
Le mie amiche avevano delle forme che io mi potevo solo sognare.
All’Università, lavorando come modella, ho guadagnato un po’ di autostima.
Alta un metro e settantacinque, castana, occhi verdi, taglia 38, con una seconda di seno.Cominciavo a difendermi, ma certi insulti ti restano dentro.
Nella scelta dei ragazzi poi sono sempre stata una frana, ho sempre avuto una capacità immane di fidarmi delle persone sbagliate, pagando puntualmente sulla mia pelle.
Adesso basta.
Sono appena stata promossa ad “interprete senior”, ho un gran bell’appartamento, guadagno bene e viaggio in tutto il mondo.
La mia famiglia d’origine colmerà tutto il mio bisogno affettivo.Non mi serve un marito e nemmeno dei figli, ho già quattro nipoti che adoro.
E’ arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia vita.
A partire da ora.
Una sola regola: gli uomini, da adesso, resteranno fuori!
Spazio autrice Kiki
Uomini fuori eh ... 🤔🤔🤔
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Traduzione Fatale
ChickLitRebecca, bellissima trentenne, decisa ed indipendente, dedita alla carriera di interprete professionista, amante della lettura di romanzi rosa, ma totalmente allergica al romanticismo nella sua, di vita. Incapace di cogliere i segnali del destino, p...