CAPITOLO 38 Blackout

1.1K 66 4
                                    

Rebecca

E’ metà giugno, si avvicina l’estate, la mia stagione preferita in assoluto.

Le giornate si allungano, la temperatura si alza, niente più strati di vestiti addosso.

Oggi splende il sole, sia fuori casa, che dentro di me. Mi sento come un’adolescente al primo appuntamento, stasera mi incontrerò con Andrew e non vedo l’ora.

Oggi in Agenzia ho programmata in agenda solo una traduzione che mi impegnerà 3/4 ore al massimo, il pomeriggio potrò dedicarlo a me stessa.

E’ incredibile come mi sia cambiata la vita in pochi mesi.

Solo adesso che ne sono uscita mi rendo conto di quanto la storia con Massimo mi rendesse piatta e grigia. Tiravo avanti le giornate, ma non le vivevo.

Adesso mi è tornata un’energia inimmaginabile, voglia di vivere, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Un senso perenne di agitazione, ma in senso positivo, una carica adrenalinica che non provavo da anni.

Euforia, iperattività.

Mi batte forte il cuore.

Un’overdose di dopamina che mi rende felice, entusiasta.

Per non parlare di quando lui mi telefona o mi messaggia, anche solo per augurarmi il buongiorno.

Due lettere, A.S., che cambiano completamente il significato di ogni messaggio.

Sono innamorata di lui.

Una sensazione così potente, totalizzante e coinvolgente che faccio fatica a gestire.

Io, una mente scientifica e razionale, che si trova completamente fuori controllo, con quella sensazione di “farfalle nello stomaco” che sinora avevo ritrovato solo leggendo i miei romanzi rosa.

E sono diventata gelosa, per la prima volta. Sono incredibilmente attratta da lui, lo vorrei solo per me.

E stasera sarà mio!

 
Andrew

Finalmente è arrivato il venerdì e stasera mi vedrò con lei.

Posso continuare a provare ad illudermi che sia una storia come tante altre, ma non è così.

Ho pensato a lei in continuazione, chiedendomi se anche lei abbia fatto lo stesso con me.

Il pranzo al ristorantino defilato di Parigi, la crociera sui Bateaux Muches, l’uscita in gommone: per la prima volta sono stato me stesso. E mi sono divertito. Ero felice.

Non dimenticherò mai quando l’ho vista la sera del compleanno di Brigitte: non ho mai visto una donna più bella, nessuna ha mai portato un abito con la stessa eleganza. Quella donna ha classe da vendere.

Per quanto abbia fatto di tutto per lasciarla fuori, per trattarla come una tra tante, lei era già entrata.

E se non c’è modo di farla uscire, vorrà dire che proverò a tenerla dentro.

Ho obbligato lei ad affrontare le sue paure, a non credere alle idiozie di un cretino, proverò a fare lo stesso con le mie di paure, proverò a scongiurare la minaccia di mio padre di essere uguale a lui. Un uomo pessimo.

Stasera la porterò in un rinomato ristorantino di pesce del centro. Ho già prenotato la terrazza, con la bella stagione è incantevole, circondata di fiori.

Spero di riuscire a rilassarmi questa sera, perché al momento ho un nervosismo insopportabile.

Non ho mai avuto problemi a flirtare con le donne, a dire il vero mi è sempre riuscito bene, ma con lei è tutta un’altra cosa, ho il cuore in gola appena la vedo, anzi solo a pensarla.

Traduzione Fatale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora