Ieri sera sono uscita con le mie amiche e ne avevo assolutamente bisogno.Abbiamo passeggiato per il centro, guardato qualche vetrina e chiacchierato. Come ai vecchi tempi, agli albori della nostra lunga amicizia.
Abbiamo cenato in una piccola osteria che adoriamo, fanno dei “cicchetti” di pesce strepitosi. Seppioline ai ferri, crostini con baccalà mantecato, canestrelli, alici marinate, insalata di mare, frittura di calamari. Il tutto accompagnato da quattro calici di ottimo prosecco.
Infine, siamo andate al cinema, dove ci siamo gustate il film con 4 secchielli formato famiglia di pop corn!
Tutto perfetto, per staccare per qualche ora dalla difficile condizione di Andrew.
Fino al mio rientro a casa, quando, come promesso, gli ho scritto che sono arrivata.
- Ok.
Due lettere, niente di più, niente di meno.
Nessuna battuta sulle ragazze, sul film, sulla serata.
Niente di niente. Solo “Ok”.
Neanche buonanotte tigre.
E lui mi augura sempre la buonanotte.
C’è qualcosa che non va...
Magari mi sbaglio, forse era solo stanco, era quasi l’una di notte.
Forse stava dormendo, ed ha scritto una risposta al volo.
O forse no.
Purtroppo noi donne per certe cose abbiamo un sesto senso, soprattutto per quelle che non ci piacciono affatto.
E a me il suo “Ok” di stanotte, non mi piace proprio per niente!
Lunedì mattina mi alzo presto per programmare le ore di lavoro della settimana in agenzia.
Dato che al mattino sono impegnata con Andrew in palestra, decido di programmare il lavoro per il pomeriggio, momento in cui lui è impegnato in piscina.Il mio capo, il sig. Johnson continua a coprire le mie assenze, ma so benissimo che ci sono pochi interpreti di lingua russa e molti di loro in questo periodo sono già in ferie.
Arrivo in palestra alle 9, mi cambio in spogliatoio e raggiungo Andrew, che si sta già allenando con Manuel.
Faccio per avvicinarmi, quando Manuel prontamente mi blocca.
- Rebecca mi scusi, ma le regole prevedono la presenza di un solo accompagnatore per paziente e questa settimana Andrew ha già chi lo assiste.
- Lisa è venuta in palestra? Non mi ha detto nulla.
Ma appena intercetto lo sguardo di Andrew capisco che non è di lei che si tratta.
- Andrew, di chi state parlando? Non di Lisa, vero?
- Di Pamela, resterà lei con me d’ora in avanti.
Deglutisco e ripenso mentalmente alla mia visione dei problemi nella vita.
A quando non ci sarà sempre il sole.
Ai nuvoloni che porteranno piogge sparse.
Agli acquazzoni più violenti.
Alle vere e proprie tempeste.
Ed infine ai tifoni forza 10.
E quello che sta per abbattersi oggi, è proprio un tifone forza 10.
Di quelli così intensi da togliermi il respiro.
I miei occhi si fanno lucidi.
Non è solo una questione di allenamento e lo sappiamo entrambi.
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Traduzione Fatale
ChickLitRebecca, bellissima trentenne, decisa ed indipendente, dedita alla carriera di interprete professionista, amante della lettura di romanzi rosa, ma totalmente allergica al romanticismo nella sua, di vita. Incapace di cogliere i segnali del destino, p...