Ospedale. Stanza 25
- Buongiorno sono la sua fisioterapista… o mio Dio…
Andrew sei tu?- Pamela... ne è passato di tempo!
- Andrew, che ti è successo? Hai litigato con quello sbagliato?!
- Veramente ho subìto una rapina a mano armata in Azienda!
- Caspita... Non ne sapevo nulla... vivo praticamente segregata in ospedale …
allo scuro di tutto.
Mi dispiace.. ti hanno ridotto male..
Aspetta che leggo la cartella...
Andrew per fortuna la lesione al midollo è parziale, dovremo metterci subito al lavoro e recuperare la sensibilità e la mobilità degli arti.- Sono nelle tue mani.
- Beh, sei un uomo fortunato allora, io sono una delle migliori...
- Il primario ti è servito anche ad imparare altro, allora?!
- Andrew sono passati un sacco di anni, ancora con la storia del primario?!?
- Sai com’è, te lo sei scopato quando stavi con me, uno se lo ricorda per forza...
- Ok, hai ragione, ma è stato un errore, una debolezza. In cambio farò di tutto per metterti in piedi, ok?
- Me lo auguro, a stare così sto già impazzendo. Pamela voglio che d’ora in avanti tu sia sincera con me, sia che tu veda dei miglioramenti che dei peggioramenti.
- Andrew sei appena stato operato, capisco che svegliarsi e non muovere le gambe sia inquietante, ma devi darti un po’ di tempo.
- Farò tutti gli esercizi che mi dirai, ma non mentirmi sulle condizioni di salute, ti chiedo solo questo...
- Te lo devo. Sarò completamente sincera. Questa settimana in realtà sarò solo io a lavorare con te, ti alzerò le gambe, farò dei massaggi e degli esercizi.
Dalla settimana prossima ti porterò in palestra e cominceremo il lavoro duro in team con un altro fisioterapista.- Va bene, fare fatica non mi fa paura, ma ti prego... rimettimi in piedi ..
- Io mi occuperò della parte fisica, ma la componente psicologica sarà altrettanto importante. Sei in cura con qualcuno?
- Sì, sto facendo una doppia terapia, sia per la violenza della rapina, per il fatto che mi abbiano sparato, sia per la paralisi alle gambe.
- Bene, è importante che tu non ti chiuda in te stesso, devi reagire e desiderare di tornare a vivere come prima.
- Il desiderio di tornare a casa non mi manca, credimi.
- Ti sei sposato nel frattempo, hai figli?
- No, ma avevo iniziato a frequentarmi con una persona. E tu?
- Mi sono sposata, ma ho anche divorziato 2 anni dopo. Niente figli. Non è facile conciliare i turni di lavoro con una famiglia.
Vivo praticamente in ospedale.- Lui era un medico?
- No, proprio per questo non capiva certe dinamiche. Ci ha provato, ma poi abbiamo capito entrambi che il lavoro veniva prima dell’altro e ci siamo lasciati.
- Mi dispiace.
- A me no, non sono fatta per i matrimoni, meno che meno per rendere conto ad un marito.
I figli delle mie sorelle mi bastano e avanzano. Non ho proprio pazienza con i bambini, mi piacciono quando sono fotografati nelle pagine patinate di una rivista: puliti, vestiti bene e meravigliosamente privi di audio!- In effetti lo spirito materno lo nascondi bene…
- Non c’è proprio, te lo dico io! Perché tu vorresti dei figli?
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Traduzione Fatale
ChickLitRebecca, bellissima trentenne, decisa ed indipendente, dedita alla carriera di interprete professionista, amante della lettura di romanzi rosa, ma totalmente allergica al romanticismo nella sua, di vita. Incapace di cogliere i segnali del destino, p...