CAPITOLO 21 Un regalo a sorpresa

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- Rebecca, può raggiungermi nel mio ufficio cortesemente?

- Arrivo subito sig. Johnson.

- E’ arrivato il pagamento della fattura della Scott Ltd, ma insieme c’è una busta personale indirizzata a lei.

- A me?! E di che si tratta?

- Non ne ho la più pallida idea, è personale. Potrebbe sempre andare nel suo ufficio ed aprirla. Magari c’è un biglietto che lo spiega.

- Va bene, grazie.

- Grazie a lei, le recensioni sono state estremamente positive, ottimo lavoro Rebecca.

- Si, ok, torno nel mio ufficio.

Mi siedo sulla poltroncina in pelle e fisso la busta.

Ed il cuore comincia a danzare.

La apro e vi trovo un assegno bancario di 5.000,00 euro a mio favore.

C’è un biglietto e la sola idea che lo abbia scritto lui mi mette i brividi.

“Per la tua shopping terapia. A.S.”.

Lo ha fatto davvero.
Si riteneva responsabile per il crollo dei miei nervi.
Per una stupida battuta detta in un brutto momento.

Ma poi mi torna in mente che è uscito con un’altra.
Ha baciato un’altra.
E’ salito in camera con un’altra!

E la gelosia comincia a montare, seguita da una rabbia furiosa.

E’ solamente un cafone!

Lo odio!!

Prendo la borsa, avviso i colleghi che devo uscire per un paio d’ore e mi fiondo alla Scott Ltd nella speranza di trovarlo e di vomitargli addosso tutto quello che penso.

- Buongiorno Lisa, suo fratello è in ufficio?

- Buongiorno Rebecca, sì, secondo ufficio a destra, se attende un attimo mi informo se è con dei clienti…

Ma sono già davanti alla sua porta, è socchiusa ed io con un impeto di rabbia la spalanco e do il meglio di me.

- Si può sapere chi si crede di essere?! Pensa veramente di risolvere tutto con i soldi?!
E’ questo che valgo per lei, un assegno da 5.000,00 euro?!?

- Rebecca, buongiorno anche lei, Le spiacerebbe se congedo prima una persona?

E solo adesso mi accorgo con la coda dell’occhio che non siamo soli, alla mia destra giace in piedi una signora sulla sessantina, vestita con un elegantissimo completo Chanel giallo pastello e tutta ingioiellata.

Comincio a balbettare.

- Mi scusi… io… non volevo … pensavo fosse solo… Me ne vado ...

- No, no, signorina, al contrario, sono io che me ne vado, lei ha argomenti molto più interessanti.
Finalmente qualcuno all’altezza della nostra rivoluzione femminile del 1968!
Tenga alta l’emancipazione!
Abbasso il maschilismo!!
Si faccia valere signorina!!

- Ecco, perfetto ci mancava solo questa!

- Andrew, devo proprio andare, ho l’aereo tra meno di 3 ore, chiamami, che voglio sapere tutti i dettagli!!

- Si, ti chiamo domani.

- Stasera Andrew, chiamami stasera.
E arrivederci signorina, che il ‘68 sia con lei!

- Arrivederci signora e mi scusi ancora per l’intrusione.

 
- Siamo tornati a darci del lei a quanto pare...

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