- Buongiorno, mi scusi cercavo Rebecca, non è in ufficio?- E’ uscita un attimo, ma dovrebbe rientrare a momenti … lei sarebbe?
- Ah, mi scusi, sono Massimo, un suo caro amico.
- Ah, Massimo… io sono Andrew.
- E’ un collega di Rebecca?
- No, veramente no, sono il suo …. Come dire … scopamico!
- Cosa?!?
- L’ho conosciuta circa 2 anni fa, era frustrata perché stava con un tipo mediocre…
- Mediocre?! In che senso, scusi?
- Beh, sai com’è, ce l’aveva piccolo e a letto era un vero disastro … lei non ne poteva più così ogni settimana quando lui partiva per Milano veniva da me a rifarsi! Era insaziabile!
- Co….cosaaa?!
- Una vera bomba, da allora non posso più farne a meno ...
- Rebecca!!
- Massimo, che ci fai tu qui?!
- Lascia perdere, fanculo te ed il tuo amico!!
- Andrew che cosa gli hai detto?
- Niente, discorsi tra uomini …
- Andrew?!? Gli hai messo le mani addosso?!
- No, ho ritenuto più efficace un discorsetto sulla sua autostima… diciamo che ho messo ko il suo “amichetto” per un po’ di settimane…
- Andrew lo hai fatto veramente?
- Piccola, con te ci era andato giù pesante, ci hai impiegato dei mesi per superare la sua cattiveria gratuita, meritava una lezione...
- Grazie, a quanto pare è la seconda volta che prendi le mie difese...
- Seconda volta? Quando lo hai saputo?
- Ieri, ero in ufficio da tua sorella Lisa e tra le foto ce n’era una tua ai tempi della scuola, con i capelli ossigenati …non avevo mai pensato che potessi essere quell’Andrea del liceo, di quella festa in piscina.
E lui era lo stesso Massimo di allora…. Incredibile!!!- Destinati a stare insieme dai tempi del liceo! Comunque all’epoca mi feci i capelli biondi per fare un dispetto a mio padre, si stava separando da mia madre, tra l’altro nel peggiore dei modi.
E’ stato lui a farmi odiare i prepotenti, soprattutto quelli che se la prendevano con le donne.- Ti andrebbe di parlarmene, Lisa ha preferito che chiedessi a te, come siano andate le cose.
- Mia mamma è di origini inglesi come sai, la Scott Ltd era di mio nonno. Lei s’innamorò molto giovane di mio padre e lo sposò contro la volontà della sua famiglia.
Avevano ragione loro, ben presto si rivelò essere proprio quel fannullone che pensavano, viveva con i soldi di mia mamma, mollava un lavoro dopo l’altro.
Ad un certo punto ha cominciato anche a bere e quando durante un loro ennesimo litigio mi misi in mezzo per difendere mia madre, lui mi prese a pugni e lei lo cacciò fuori di casa, con noi aveva chiuso.- Andrew mi dispiace. Se non te la senti lascia stare …
- No, probabilmente ti aiuterà a capire meglio il perché di alcuni miei atteggiamenti.
E’ solo che erano anni che non ripensavo a lui e, come è successo anche a te, ci sono ferite che fanno fatica a rimarginarsi.
Comunque, in quell’anno cambiammo casa e anche scuola, ci iscrivemmo in un collegio privato.
Mia madre voleva proseguire il nome della famiglia e chiese a me e Lisa, una volta raggiunta la maggiore età, di cambiare cognome e prendere il suo.
Così Andrea D’Este diventò Andrew Scott.- Vieni qui, fatti abbracciare.
Andrew guardami: sono orgogliosa di te, sei un uomo magnifico.- Ci sto provando Rebecca, non voglio essere come mio padre. L’ho giurato a me stesso. A mia madre.
- Beh, allora sappi che stai facendo un ottimo lavoro.
Nonostante la tua maschera di arroganza, hai sempre avuto un cuore grande e di fronte alle ingiustizie non ti sei mai tirato indietro.
Nel mio lavoro io sono sempre stata forte e determinata, ci scontrammo subito in effetti.
Ma quando hai potuto vedere la mia fragilità non mi hai lasciata un secondo e nonostante abbia provato ad allontanarti in ogni modo, tu sei rimasto.
Ero terrorizzata e avevo elaborato che se non fossi uscita più con nessun uomo avrei evitato di soffrire...- Ma poi ti sei follemente innamorata di me, era inevitabile d’altra parte…
- E’ vero, ma ho continuato ad evitarti. Faceva male, ma all’inizio pensavo che potesse funzionare...
- Faceva male anche a me credimi, continuavi a respingermi.
Ma poi cosa ti ha convinta?- Il modo in cui mi facevi sentire bella e desiderata.
Non riuscivo più a starti lontana.- Che ne diresti di recuperare giorni e giorni di rifiuti e di astinenza?
- Mi sembra un’ottima idea!
- Sono a sua completa disposizione signorina Damiani, faccia di me tutto ciò che vuole!
- Prendo la mia roba ed andiamo a casa, ho una voglia pazzesca di sedurla Sig. Scott, ma eviterei di farlo nel mio ufficio, la voglio tutto e solo per me!!
Andiamo!!
Spazio autrice Kiki
Pronti per il gran finale?!
Allora che aspettate.... andate a leggerlo!!!
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Traduzione Fatale
ChickLitRebecca, bellissima trentenne, decisa ed indipendente, dedita alla carriera di interprete professionista, amante della lettura di romanzi rosa, ma totalmente allergica al romanticismo nella sua, di vita. Incapace di cogliere i segnali del destino, p...