Capitolo 64 Togliersi un sassolino dalla scarpa, anzi 2

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- Buongiorno, mi scusi cercavo Rebecca, non è in ufficio?

- E’ uscita un attimo, ma dovrebbe rientrare a momenti … lei sarebbe?

- Ah, mi scusi, sono Massimo, un suo caro amico.

- Ah, Massimo… io sono Andrew.

- E’ un collega di Rebecca?

- No, veramente no, sono il suo …. Come dire … scopamico!

- Cosa?!?

- L’ho conosciuta circa 2 anni fa, era frustrata perché stava con un tipo mediocre…

- Mediocre?! In che senso, scusi?

- Beh, sai com’è, ce l’aveva piccolo e a letto era un vero disastro … lei non ne poteva più così ogni settimana quando lui partiva per Milano veniva da me a rifarsi! Era insaziabile!

- Co….cosaaa?!

- Una vera bomba, da allora non posso più farne a meno ...

- Rebecca!!

- Massimo, che ci fai tu qui?!

- Lascia perdere, fanculo te ed il tuo amico!!

- Andrew che cosa gli hai detto?

- Niente, discorsi tra uomini …

- Andrew?!? Gli hai messo le mani addosso?!

- No, ho ritenuto più efficace un discorsetto sulla sua autostima… diciamo che ho messo ko il suo “amichetto” per un po’ di settimane…

- Andrew lo hai fatto veramente?

- Piccola, con te ci era andato giù pesante, ci hai impiegato dei mesi per superare la sua cattiveria gratuita, meritava una lezione...

- Grazie, a quanto pare è la seconda volta che prendi le mie difese...

- Seconda volta? Quando lo hai saputo?

- Ieri, ero in ufficio da tua sorella Lisa e tra le foto ce n’era una tua ai tempi della scuola, con i capelli ossigenati …non avevo mai pensato che potessi essere quell’Andrea del liceo, di quella festa in piscina.
E lui era lo stesso Massimo di allora…. Incredibile!!!

- Destinati a stare insieme dai tempi del liceo! Comunque all’epoca mi feci i capelli biondi per fare un dispetto a mio padre, si stava separando da mia madre, tra l’altro nel peggiore dei modi.
E’ stato lui a farmi odiare i prepotenti, soprattutto quelli che se la prendevano con le donne.

- Ti andrebbe di parlarmene, Lisa ha preferito che chiedessi a te, come siano andate le cose.

- Mia mamma è di origini inglesi come sai, la Scott Ltd era di mio nonno. Lei s’innamorò molto giovane di mio padre e lo sposò contro la volontà della sua famiglia.
Avevano ragione loro, ben presto si rivelò essere proprio quel fannullone che pensavano, viveva con i soldi di mia mamma, mollava un lavoro dopo l’altro.
Ad un certo punto ha cominciato anche a bere e quando durante un loro ennesimo litigio mi misi in mezzo per difendere mia madre, lui mi prese a pugni e lei lo cacciò fuori di casa, con noi aveva chiuso.

- Andrew mi dispiace. Se non te la senti lascia stare …

- No, probabilmente ti aiuterà a capire meglio il perché di alcuni miei atteggiamenti.
E’ solo che erano anni che non ripensavo a lui e, come è successo anche a te, ci sono ferite che fanno fatica a rimarginarsi.
Comunque, in quell’anno cambiammo casa e anche scuola, ci iscrivemmo in un collegio privato.
Mia madre voleva proseguire il nome della famiglia e chiese a me e Lisa, una volta raggiunta la maggiore età, di cambiare cognome e prendere il suo.
Così Andrea D’Este diventò Andrew Scott.

- Vieni qui, fatti abbracciare.
Andrew guardami: sono orgogliosa di te, sei un uomo magnifico.

- Ci sto provando Rebecca, non voglio essere come mio padre. L’ho giurato a me stesso. A mia madre.

- Beh, allora sappi che stai facendo un ottimo lavoro.
Nonostante la tua maschera di arroganza, hai sempre avuto un cuore grande e di fronte alle ingiustizie non ti sei mai tirato indietro.
Nel mio lavoro io sono sempre stata forte e determinata, ci scontrammo subito in effetti.
Ma quando hai potuto vedere la mia fragilità non mi hai lasciata un secondo e nonostante abbia provato ad allontanarti in ogni modo, tu sei rimasto.
Ero terrorizzata e avevo elaborato che se non fossi uscita più con nessun uomo avrei evitato di soffrire...

- Ma poi ti sei follemente innamorata di me, era inevitabile d’altra parte…

- E’ vero, ma ho continuato ad evitarti. Faceva male, ma all’inizio pensavo che potesse funzionare...

- Faceva male anche a me credimi, continuavi a respingermi.
Ma poi cosa ti ha convinta?

- Il modo in cui mi facevi sentire bella e desiderata.
Non riuscivo più a starti lontana.

- Che ne diresti di recuperare giorni e giorni di rifiuti e di astinenza?

- Mi sembra un’ottima idea!

- Sono a sua completa disposizione signorina Damiani, faccia di me tutto ciò che vuole!

- Prendo la mia roba ed andiamo a casa, ho una voglia pazzesca di sedurla Sig. Scott, ma eviterei di farlo nel mio ufficio, la voglio tutto e solo per me!!

Andiamo!!

Spazio autrice Kiki

Pronti per il gran finale?!

Allora che aspettate.... andate a leggerlo!!!

Traduzione Fatale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora