CAPITOLO 36 Pigiama Party

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Sono tornata dalla Sardegna da qualche giorno e mi sono gettata completamente nel lavoro.

Alcuni colleghi sono già partiti per le ferie, così ho approfittato per dare la mia disponibilità al mio capo per coprire alcune loro traduzioni.

Tenermi impegnata nel lavoro mi aiuta a non pensarlo.

Sono abbastanza serena, felice ed orgogliosa per alcuni miei cambiamenti. In questo devo ringraziare Andrew, ha saputo esattamente come prendermi, in un momento in cui ero incredibilmente fragile e volubile.

Innamorarmi di lui era inevitabile, nonostante il nostro primo incontro vissuto in modo a dir poco burrascoso.

Stasera le moschettiere hanno organizzato un pigiama party e sebbene io abbia la certezza che vorranno sapere tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto, della mia storia con Andrew, stare un po’ in loro compagnia mi farà bene.

Sono più di 5 anni che vivo da sola nel mio appartamento, mi fa uno strano effetto dover tornare in quello che abbiamo condiviso per tutti gli anni dell’Università.

Io sono stata la prima ad andarmene, seguita da Ginevra che è andata a convivere qualche anno dopo con il suo ragazzo, Stefano, quello che ha aperto il negozio di abbigliamento a Venezia. Personalmente non li vedo tanto bene assieme, ma dato il mio intuito in tema di ragazzi, la mia opinione non vale molto. Meglio astenermi.

Rachele e Virginia continuano ad abitare lì, i proprietari sono una coppia di pensionati, l’affitto è sempre stato particolarmente basso, ma giustificato dal fatto che lo abbiamo sempre trattato decisamente molto bene, apportandone nel tempo anche diverse migliorie.

E’ molto carino nella sua semplicità, grande, moderno ed ha un sacco di finestre che lo rendono incredibilmente luminoso.
Al piano di sotto c’è il negozio di una parrucchiera, l’appartamento è sempre stato molto caldo, ricordo che potevamo girare in t-shirt in pieno inverno, dato che la temperatura era sempre di 22/23 gradi.

C’è un grande salone, una cucina separata, un terrazzino, tre camere da letto e 2 bagni. Quest’ultimo era stato proprio il motivo della nostra scelta, poter contare su 2 servizi, dato che eravamo 4 ragazze a doverci lavare e truccare praticamente alla stessa ora ogni mattina.

Inoltre, quando lo prendemmo in affitto, era praticamente mezzo vuoto, c’era solo l’essenziale, permettendoci di personalizzarlo e renderlo perfetto per 4 ragazze della nostra età.

Ognuna di noi ci ha messo del suo ed il risultato finale è carino ed accogliente.

Ginevra lavora in uno studio fotografico, è sempre stata una sua passione, lo studio delle lingue era finalizzato proprio a questo, da ragazzina era convinta che avrebbe girato il mondo a fare le sue fotografie: poi si è fidanzata con Stefano e adesso gli unici suoi viaggi certi sono quelli a Venezia, per raggiungerlo nel suo negozio.

Tutte le pareti dell’appartamento sono impreziosite dalle sue foto, rigorosamente in bianco e nero, metà delle quali con noi per protagoniste.

Rachele è da sempre la romantica del gruppo, con noi purtroppo non ha avuto molto terreno fertile, così ha potuto sfogarsi solo nella sua camera da letto: fiori, cuori e colore rosa dappertutto! Sembra di entrare nella cameretta di una ragazzina di 10 anni.

Virginia invece è la più giovane ed è sempre stata una fanatica della tecnologia e dei social: con lei l’importante era avere una tv 55 pollici, sky, Netflix ed un’ottima linea internet wi-fi.
Per tutta la casa ha disseminato “Google home” con cui tutte noi dovevamo interagire, “Ok Google” accendi la luce in bagno, “OK Google” accendi la musica, “Ok Google” dimmi le previsioni del tempo di domani, “Ok Google” metti la sveglia.
Per rendere poi tutto più complicato, dato che eravamo studentesse di lingue, ha previsto una lingua diversa per ogni nostra stanza!

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