Capitolo 49

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SANEM
Vengo svegliata dal suono di un messaggio del mio cellulare, apro gli occhi e sorrido.

Sono sdraiata su un fianco, intorno al collo ho il braccio di Can, che è sdraiato nella mia stessa identica posizione, i nostri corpi sono appiccicati, con l'altro braccio mi cinge la vita è mi emoziono nel sentire la sua grande mano aperta, sul mio ventre. Sarà una coincidenza, che la sua mano e posizionata proprio lì, dove in base all'esito del test, c'è il frutto del nostro amore, il nostro piccolo bambino?

Allungo il braccio piano per non svegliarlo e prendo il mio telefono il messaggio è di Leyla, tra mezz'ora ci vediamo fuori casa mia per andare a fare le analisi.

Mi alzo, facendo sempre piano per non svegliarlo, sta dormendo così beatamente. Faccio una doccia veloce e infilo una tuta scarpe da ginnastica, faccio una coda di cavallo hai capelli e metto gli occhiali da sole, non ho voglia di truccarmi.

Sto uscendo dalla camera mi volto di nuovo a guardare Can, non riesco a resistere, mi avvicino a lui e gli lascio un dolce e delicato bacio sul collo.

Sto per tirarmi su, ma con una mossa Rapids lui mi afferra per i fianchi impedendomi di muovermi, mi guarda e sorride.

<stai scappando di prima mattina? >

<solitamente quello che scappa sei tu! >

<colpito e affondato direi! >

Gli sorrido, lui ricambia, è molto assonnato se lo conosco bene avrà fatto nottata, si sarà addormentato molto dopo di me.

<Can è molto presto, continua a dormire tranquillo, ci vediamo dopo. >

<ti dove stai andando così presto? >

<devo fare le analisi, vado con Leyla. >

Spalanca immediatamente gli occhi, sembra preoccupato. Si siede sul letto.

<non me lo hai detto ieri sera, perché queste analisi? Sanem c'è qualcosa che non so? >

Ovviamente c'è qualcosa che non sa, ma non voglio di certo parlarne ora, e in questo modo.
Cerco di tranquillizzarlo.

<sono analisi di controllo, visto che ieri sono stata male, è solo una precauzione, stai tranquillo. >

<Sanem se me lo avessi detto ti avrei accompagnata io, se vuoi ci metto 5 minuti. >

<lo so Can, ti conosco bene non c'è bisogno che aggiungi altro, ora fammi andare altrimenti Leyla da di matto. Ci vediamo tra poco, tu continua a dormire. >

<ok Sanem, però ti aspetto per la colazione! >

<allora porto dei cornetti caldi, caldi!>

Mi avvicino e gli do un bacio sulla fronte, lui mi stringe di nuovo dai fianchi e mi bacia la pancia. Sorrido e mi allontano.

Leyla è già in macchina, è nervosa odia quando deve aspettare.

<Sanem sei davvero lenta lo sai? >

<Can si è svegliato, quindi....>

<gli hai parlato? >

<no, però credo che dopo lo farò, forse, sono un po' confusa, ieri sera mi ha detto che vuole tornare a vivere qui con me, poi stamattina quando mi sono svegliata la sua mano era aperta sul mio ventre e io mi sono emozionata, anche ora mi ha dato un bacio sulla pancia. Leyla non ha mai fatto una cosa del genere. >

<in fondo è suo figlio, avrà avuto un richiamo della natura. >

Dopo questa affermazione idiota, ci mettiamo a ridere entrambe.

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