Un cuore da ricostruire

Capitolo 65

CAN
Un altro mese è passato, vivo sempre con Mevkibe e Nihat, faccio la solita vita, forse monotona per molti ma per me è giusta così, l'unica distrazione è stato un pranzo con una nuova cliente, Alya una ragazza della mia età, che sta gestendo l'azienda di cosmetica del padre che momentaneamente è fuori città, abbiamo parlato di lavoro ovviamente anche se ho percepito da parte sua un interesse che va un po' oltre il lavoro, in maniera educata ho cercato di farle capire che non c'è nessuno spiraglio. Ne ho parlato anche con Mevkibe ormai è la mia più fedele confidente oltre Embre e le racconto tutto. In modo molto sincero mi ha detto che non c'è nulla di male, nel guardare avanti. Che la vita va vissuta.

Questa frase mi ha un po' spiazzato, forse era un modo carino per dirmi non pensare più a mia figlia perché lei è andata avanti? Non ho mai chiesto nulla di lei, nonostante so che ogni sera si sentono o si videochiamano, anzi ne approfitto sempre per allontanarmi il più possibile a volte vado a fare due chiacchiere con Azziz mentre loro sono al telefono con lei.

In questo periodo ho lavorato come un matto, sono riuscito ad ottenere campagne pubblicitarie che ci garantiscono lo stipendio per noi e per i nostri dipendenti per almeno 10 anni sicuri, inoltre sono riuscito ad ottenere le sponsorizzazioni anche sui social, ma visto che io dal giorno in cui ho visto la foto di Sanem con quel ragazzo li ho cancellati tutti se ne occupa Ceycey.
La scorsa settimana è uscita la prima sponsorizzazione su Instagram e mentre Embre me la stava mostrando, è apparsa lei, una sua foto, abbracciata sempre con quel ragazzo, sorride è felice, e per quanto in quel preciso momento sono morto dentro sono comunque felice per lei, dopo l'accaduto della scogliera le avevo promesso che la sua felicità sarebbe stata la mia priorità, se per averla deve stare lontana da me e con un altro uomo, per quanto impossibile dovrò accettarlo.

SANEM

È passato un altro mese, sono ancora in America ma sinceramente comincio davvero a sentire la mancanza della mia famiglia, di casa mia, addirittura mi manca andare ogni mattina in agenzia, mi manca lo stress del lavoro mi manca la mia vecchia vita.

Nelle ultime settimane ho sentito spesso Ceycey era euforico per le sponsorizzazioni sui social, è molto orgoglioso di gestire lui questo settore, gli chiedo come vanno le cose in agenzia oltre la notizia dei social e mi dice che Can con il suo lavoro e la sua testardaggine ha ottenuto talmente tanti lavori che spesso sono costretti a fare gli straordinari.

Sorrido, immaginando Can che bacchetta Ceycey.
Gli dico che mi mancavo tutti, lui mi dice che anche io manco a tutti e sottolinea il tutto.

Gli ho raccontato di Yghit durante una videochiamata, è rimasto sorpreso in modo negativo poi ha cercato di riprendere la situazione dicendo che Yghit è troppo magro che non ha muscoli a sufficienza per proteggermi. Lo guardo e sorrido.

Credo che oggi sia uno dei giorni in cui stanno facendo i straordinari perché improvvisamente sento la voce di Can, la sento in maniera molto nitida, quindi credo che sia entrato nel suo ufficio anche perché improvvisamente anziché il viso di Ceycey vedo il legno della sua scrivania.

<Ceycey....>

<Can se gridi così, rischi di farmi morire giovane lo sai? >

Ascolto entrambi ridere, dio mio quanto mi è mancato sentire la sua risata, lo riesco ad immaginare qui davanti a me con il suo sorriso da togliere il fiato.

<per carità Ceycey senza di te l'agenzia fallirebbe, però non so se hai notato che sono le 20:00 io ho una cena a casa che mi aspetta sulla tavola come tutti gli altri dipendenti del resto, quindi se hai finito di visionare l'ultima bozza andiamo tutti a casa. >