Capitolo 17

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OSMAN
Dopo aver avuto notizie da Leyla, da parte di Sanem, per le azioni dell'agenzia di Embre, mi sono subito messo a lavoro.

Sto andando in agenzia dove avrò un incontro con il signor Divit e gli altri soci, compreso Embre.

Ovviamente io e lui faremo finta di non conoscerci, per evitare problemi.

Vengo accolto nell'ufficio più grande, mi accomodo e cominciamo tutta la procedura.

Embre sembra molto agitato. Il signor Divit no, è molto rilassato, la donna affianco a lui la signora Gamze invece sembra molto furiosa, da quando sono arrivato fa domande sul perché la mia cliente sia interessata a queste azioni. Ma io in questo momento sono l'avvocato della signora Sanem e non posso dare risposte di questo tipo. C'è anche un altro ragazzo da come ho capito è il fratello minore di Embre, non sembra prestare molta attenzione, è più interessato al suo profilo social.

Dopo quasi due ore, raggiungiamo un accordo, ho appena comprato le azioni dell'agenzia a nome di Sanem. Compilo un assegno, stringo la mano a tutti, saluto e vado via.

Grazie a mia sorella, avevamo aiutato Embre a salvare la sua agenzia.

Esco dall'ufficio, chiamo subito Leyla, le comunico la bella notizia.

Embre mi ha raggiunto nel parcheggio, ha un sorriso enorme, mi viene incontro e mi abbraccia forte, vedo le lacrime sul suo viso, questo dimostra quanto veramente è stato importante per lui.

Gli consegno un foglio già firmato da Sanem, che delega Embre alla gestione delle sue azioni.

Con questo gesto finalmente Embre potrà rendere giustizia alla sua agenzia e al desiderio di sua madre e sua sorella.

Ora aspettiamo solo Metin, che deve far in modo di far uscire suo fratello di prigione.


CAN
Mentre sono in palestra come ogni giorno, vengo chiamato per un colloquio.

Arrivo alla sala ricevimenti e trovo la signora Remide . Mi avvicino, la vedo un po' invecchiata, dimagrita, è triste. Non è da lei questo.

La saluto con un bacio, lei fa un sorriso, ma anche questo è diverso è spento.

<figliolo come stai?>

< bene, tu come stai? ti trovo un po' giù di morale, devo preoccuparmi? È successo qualcosa alla ragazza?>

< calma Can, il motivo principale per cui sono qui è questo.>

Mi porge un pacchetto, lo scarto, è il diario pubblicato. Si intitola

 "il ragazzo è la ragazza della scogliera"

 la copertina è celeste e sono rappresentati un ragazzo di spalle con il codino, proprio come porto io, e seduta vicino una ragazza con i capelli marroni che svolazzano al vento. Seduti su una scogliera. Eravamo io e lei quelli della copertina.
Istintivamente lo stringo al petto. La signora Remide mi fa un sorriso, ma poi torna seria e mi racconta dell'arrivo di suo figlio Tarik, e di tutto quello che è successo fino ad ora.

< Remide dimmi cosa posso fare per lei, è per quella ragazza. In fondo se c'è questa situazione è per colpa mia.>

< Can, per quanto riguarda me, non devi preoccuparti, purtroppo sono anni che combatto contro una brutta malattia, non l'ho mai detto a nessuno. Ma ora so per certo che non mi resta molto da vivere. Prima di morire però volevo vederti, sai quanto ti voglio bene figliolo. Ora però devo chiederti un favore, fidati di me, ma sto pensando io ad una soluzione per la tua ragazza, e sono sicura che sai contento e orgoglioso di me.>

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