Capitolo 16

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                                   SANEM
Questa notte non ho dormito, sapevo che, altrimenti avrei fatto l'incubo, ma non ci sarebbe stata Ayhan con me.

Un infermiera entra, con voce bassa mi dice che, la signora Remide mi sta aspettando nel suo ufficio.

Mi vesto in cinque minuti, prendo il mio diario e lo nascondo sotto la felpa, non voglio che nessuno lo vede.

Arrivò in ufficio, busso ed entro. La signora Remide non è sola ma con un uomo. Io rimango timida, impacciata, ma lei mi rassicura con lo sguardo.

> Sanem tesoro, stai tranquilla lui è la sorpresa che aspettavi, è un editore, è stato contattato da chi tu sai. Vuole che il tuo diario sia pubblicato.>

< cosaaa? Non posso crederci, davvero? Veramente lui vuole questo?>

< si, questa è la sorpresa, tu devi solo dare il tuo diario al signor Engin, al resto penserà tutto lui.>

Sono un po' titubante , perché dovrei fidarmi di quest'uomo?

< signora Remide, lei crede davvero che posso fidarmi?>

I due si guardano e sorridono.

< ok, hai ragione, ma se ti dimostro che non sto mentendo, me lo fai pubblicare?>

Io faccio SI con la testa, lui prende il suo cellulare e mi mostra una conversazione fatta di audio vocali, questo mi da più certezza, io ricordavo la sua voce, da quando mi aveva parlato la sera alla scogliera prima che io avevo tentato il mio suicidio.

Comincio ad ascoltare gli audio all'orecchio. È vero avevano preso un accordo per la pubblicazione del mio diario. Decido ascoltare anche gli ultimi due messaggi, nonostante avevo già capito che Engin non stava mentendo.

Nel primo messaggio è Engin a parlare

 < ma posso sapere perché fai tutto questo? L'hai salvata dalla morte, le stai assicurando le migliori cure, ora anche il diario? Cosa mi nascondi amico? >

Le affermazioni di Engin sul fatto che sia lui ad aver pagato per le mie cura, mi lascia sconvolta, ma cerco di non mostrarlo, ora sono curiosa di ascoltare cosa dice lui, forse ora posso cominciare a dare delle risposte a tutte le mie domande. 


< Engin sei troppo curioso, tu fai quello che ti ho chiesto, al resto penso io >
Come non detto, dalla risposta non si capisce nulla.

Consegno il cellulare a Engin, ho ascoltato anche troppo, e subito dopo il mio diario.

Prendo la mia lavagnetta e scrivo...

> Engin tratta bene il mio diario, fai ciò che ti ha chiesto lui, per me è importante che il suo desiderio si realizzi. L'unica cosa che ti chiedo io, e che vorrei che la prima copia sia consegnata proprio a lui.>

< ok Sanem, farò come vuoi, ora scappo non voglio incontrare Tarik. signora Remide ci sentiamo presto.>

Io annuisco, la signora Remide insieme a me.
Rimaniamo sole, lei mi abbraccia e mi sussurra 

<sono fiera di te, sapevo che avresti finito il diario. >

<posso chiederle una cosa?>

<certo, chiedi pure.>

<non è vero che il mio programma qui è gratis, è lui che ha pagato tutto per me giusto?>

< ma chi ti ha detto queste cose?>

< l'ho ascoltato in uno dei messaggi di Engin. Perché lo ha fatto? Perché tutto questo per me?>

Me tra sta per rispondermi, entra Tarik.
Cancello immediatamente la mia lavagnetta, non voglio rischiare che lui legga.

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