Capitolo 78

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SANEM
È passata una settimana da quando la parola privacy non so più cosa sia, in ogni mio spostamento c'è Memet, solo in casa riesco a trovare un po' di privacy per questo non sono quasi mai uscita.

Can continua ad andare a lavoro, la sera torna ed è sempre stanco, è più di una settimana che non mi tocca, si limita ad un bacio quanto esce e quando rientra, la sera quando siamo a letto accarezza la pancia ma non si spinge oltre, ho provato per due volte ad avvicinarmi io ma in modo elegante con la scusa di essere stanco ha preferito dormire.

Questa situazione mi fa stare male, ma so anche da cosa è dipesa, non ha accettato per l'ennesima volta la mia mancanza di fiducia.

Mia madre e Leyla dicono che ha ragione lui, che sicuramente ho sbagliato anche solo a dubitare che lui avesse escluso i miei genitori.

Questa mattina c'è la causa contro Fabri sono molto agitata, anche il mio bambino lo è perché da un ora che sono sveglia ho già vomitato 3 volte.

Mi sto preparando, Can è già pronto, entra in camera.

<Sanem se non ti senti bene puoi rimanere anche a casa, non c'è problema vado solo. >

<Can davvero stai dicendo? Ok ho sbagliato sei arrabbiato e deluso da me anche se fingi che non è così, ma lo percepisco non mi tocchi e non mi guardi più, ma come puoi chiedermi di stare a casa? >

I miei occhi sono pieni di lacrime, lui si avvicina e mi abbraccia.

<scusa amore hai ragione, volevo solo evitarti di ascoltare di nuovo e rivivere certe cose, visto che ho notato che questa mattina il piccolo si sta dando da fare per disturbarti. >

Apprezzo il suo volermi proteggere, ma comunque non ha di certo negato di essere arrabbiata deluso da me e di non toccarmi da giorni interi.

<ok, ti ringrazio per il pensiero ma voglio venire. >

<ok, allora quando sei pronta andiamo ! >

Esce dalla stanza, cerco di non piangere, mi finisco da preparare e lo raggiungo, siamo pronti per andare.

Saliamo in macchina, insieme a noi ci sarà Memet e altri due ragazzi.


CAN

 
È passata una settima, ho ricevuto molte minacce anonime anche se per me è come fossero firmate.

Le minacce riguardano me, mi invitano a non continuare la causa altrimenti la pagherò cara. Ovviamente di comune accordo con tutta la famiglia non abbiano detto nulla me a lei ne a Leyla che tra poco partorirà.

In questi giorni sono molto pensieroso, passo molto tempo chiuso nel lavoro.

Sono sincero aver assistito all'ennesima dimostrazione di Sanem di non avere fiducia in me mi ha deluso, a volte penso che non si fiderà mai di me, questo mi fa davvero male, ho parlato con Mevkibe che come al solito cerca di farmi ragionare, in questi giorni tra i problemi del lavoro, tra la paura delle minacce verso Sanem, non riesco a toccarla, non riesco a lasciarmi andare forse perché ha ragione lei, io mi sono arrabbiato perché lei non ha dimostrato fiducia in me, ma in fondo tutto quello che ho fatto è sufficiente? Visto le minacce forse fa bene lei a non fidarsi?

Questa mattina ci sarà la causa, visto che è da stamattina che vomita provo a convincerla a rimanere qui, vederla nella stessa stanza di Fabri mi fa rabbrividire, lei non la prende bene, crede sia perché non la voglio per quello che è successo tra noi, mi rinfaccia anche di non toccare a da giorni, ma sorvolo questo e mi scuso dicendo che se si sente di venire per me va più che bene.

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