Capitolo 11

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SANEM
Mi sveglio, mi sento molto frastornata, sarà colpa del sedativo. La stanza è illuminata, qualcuno deve aver aperto le tende, c'è il sole fuori.

Gli occhi mi vanno sul comodino e una rosa bianca attira la mia attenzione, è molto grande, molto profumata. Perché di nuovo la rosa bianca? Lui è stato qui? Impossibile non può sapere dove sono, e poi perché dovrebbe essere stato qui? Vicino la rosa vedo un cellulare, non è mio, anche perché lo avevo distrutto. Incuriosita lo prendo, sopra c'è un biglietto, la calligrafia non mi è famigliare, quindi non è un regalo di nessuno che conosco. Il bigliettino dice

 < questo è un segreto tra me e te. Accendilo.>


Accendo il telefono, ma continui a non capire.

Arriva un messaggio il numero non si vede. Apro il testo.

 <ogni giorno riceverai una rosa bianca, come il colore della purezza, quella che hai negli occhi e che nessuno potrà mai toglierti. Combatti per vivere. Vivi felice alla faccia di chi voleva distruggerti. Ti auguro di avere una lacrima in meno è un sorriso in più ogni giorno. Buona giornata.>


Non riesco ha capire la rosa bianca in ospedale, l'aveva portata il ragazzo della scogliera, ma qui ora non può essere lui di nuovo. E poi questo cellulare il messaggio.
Ayhan entra in camera, mi chiede come mi sento, e io faccio il gesto di volere un abbraccio, lei mi accontenta. Le mostro La Rosa, il telefono, il bigliettino e anche il messaggio. Lei dice di non sapere nulla, e io le credo lei non mi mentirebbe mai.
Vedo che fa un sospiro, come per prendere coraggio e mi chiede del sogno della notte scorsa. Io mi incupisco e lei mi prende la mano, con tono rassicurante mi dice

 < ok, allora per ora lasciamo stare, c'è Leyla, Osman e Metin. Li faccio entrare vuoi? <

Io faccio NO con la testa, mi vergogno per come mi sono comportata.
Ayhan capisce immediatamente il mio disagio, con il sorriso mi dice

 < basta punirti Sanem, se loro sono qui, è perché sono voluti venire, quindi evidentemente non hanno nessun problema con te, o forse sei tu arrabbiata con loro?>

 scuoto la testa. Mi rendo conto che ha ragione, dopo tutto loro sono qui, forse mi hanno perdonata. Faccio segno di farlo entrare.
Ayhan apre la porta, sento che ha voce bassa sta parlando, ma non riesco a sentire. Entrano tutti e 3 e insieme si buttano sul mio letto, mi abbracciano a cominciano a parlare, parlare io li guardo mi sono mancati molto. Vorrei dirgli quanto mi dispiace essere stata così cattiva con loro. Questo pensiero mi incupisce e Leyla mi dice

 < ok Sanem, per oggi credo che ti abbiano ubriacato di parole abbastanza. Ti lasciamo riposare.>

 io faccio un sorriso e guardò tutti e 3, li abbraccio uno ad uno è li saluto.

LEYLA
La mia vita sentimentale va alla grande, sono molto felice con Embre. A volte sono immersa nei miei pensieri, penso spesso a Sanem, mi rattristo, perché mi fa male sapere che sta così male. Ma lui trova sempre un modo per farmi tornare il sorriso. Oggi esco prima dal lavoro, vado con Osman e Metin a trovare Sanem.
Abbiamo scoperto, che la clinica è la stessa in cui lavora Ayhan, ed è proprio lei ad occuparsi di Sanem, questo mi fa stare più tranquilla, so che con Ayhan vicino è più al sicuro.

Arriviamo la clinica è molto grande, ci incontriamo con Ayhan, e come da lei richiesto ci comportiamo come se non la conosciamo.
Ci informa dell'incubo di Sanem, e ci comunica inoltre che se Sanem non vuole vederci, lei non può insistere più di tanto, altrimenti peggiorerebbe la situazione.

La mia Sanem non mi delude, ci permette di entrare, ma Ayhan sulla porta ci blocca e ci vieta di parlare di quello che è successo, e sopratutto nominare o fare allusioni a quel bastardo di Deniz.

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