Blue Cloud |Byun Baekhyun|

37. Fiamme

ATTENZIONE:
Se siete abituati, o comunque vi fa piacere, leggere con della musica di sottofondo, vi consiglio di far partire Touch di Sleeping At Last, quando vedrete gli asterischi " **** ".
Grazie e buona lettura.

Sehun era alla guida, con una mano inanellata sul volante e l'altra a sistemare lo specchietto.

Viaggiavamo con un'apparentemente normale Volvo metallizzata, che però aveva la straordinaria capacità di spostarsi tra i setti mondi. Nel giro di un'ora saremmo finalmente giunti sulla Terra, a casa mia.

Chanyeol ci aveva tenuto a precisare che quell'auto era stata una gentile concessione del Capo del Quartier Generale, che la usava solo in rarissime occasioni di emergenza. E la nostra lo era, a tutti gli effetti.

Anche perchè, pensai, l'alternativa sarebbe stata il Tunnel.
Al solo ricordo mi vennero i brividi. Non avrei rimesso piede in quel mezzo infernale per nessuna ragione al mondo, questo era più che certo.

Voltai lo sguardo verso il finestrino, distogliendo l'attenzione dal ragazzo affianco a me, intento alla guida. Poggiai una mano sotto al mento e appannai il vetro con un sospiro.
In un certo senso ero felice di tornare nel mio mondo, anche se speravo di farlo in circostanze più favorevoli.
Il senso di inquietudine e preoccupazione per ciò che mi aspettava una volta giunta lì, sovrastava qualsiasi sentimento positivo.
Il Black Cloud era capace di qualsiasi cosa, arrivare in tempo era la mia priorità.

Chanyeol, dal posto del passeggero posteriore, picchiettò un indice sulla mia spalla sinistra.
Mi girai verso di lui accennando un sorriso.
-Senti- bisbigliò, avvicinandosi a me con circospezione.
- Devi spiegarmi perché ci stiamo portando appresso quello lì - fece un cenno col capo, indicando il cofano dell'auto nel quale si trovava Hyunjin.

Inizialmente ero scettica nel riservargli quel posto insolito e poco legale, ma dopo aver visto che quel portabagagli era grande più della metà dell'abitacolo, mi convinsi appieno.

Mi sporsi verso il biondo ossigenato, schiarendomi la voce.
- Hyunjin conosce i piani dell'Essere Oscuro meglio di chiunque altro.
E Minho mi ha spiegato che, essendo la persona più vicina a lui, quel ragazzo può anche sentire i pensieri del BC e capire ciò che ha intenzione di fare.-
-Quindi... - mi interruppe Chanyeol con aria seria.
- Portando quel bastardo con noi potremo conoscere le azioni che il Black Cloud pianifica nella sua mente ancor prima che le compia, giusto? - chiese sottovoce, con una nuova luce speranzosa negli occhi.
-Esatto. Di conseguenza, possiamo riuscire a fermarlo. È la nostra arma più grande. -

-Si, cazzo!- esultò.
Mi diede il cinque, con un sorriso enorme stampato sul viso e le fossette in bella mostra agli angoli della bocca.
-Lo dico? Lo dico.
Tu sei un genio, ragazza mia -
si complimentò, dandomi una forte pacca sulla spalla.
Ridacchiai.

*****

-Siamo arrivati-
esclamò Sehun.
Mi fiondai fuori dal veicolo in un batter d'occhio, sorridente e col cuore che batteva più forte in un misto tra ansia ed emozione.
Ma non appena mi guardai intorno, il mio sorrise si spense e mi sentii mancare.
Le case bruciate, le strade deserte, gli alberi rinsecchiti e ancora fumanti per via delle fiamme da cui erano stati divorati.
Un paesaggio grigio, tetro, quasi apocalittico.

Mi si appannò la vista, e scoprii una lacrima appena caduta sulla mia guancia.
Il luogo in cui avevo vissuto, la mia casa, la mia vita erano andate distrutte.

Iniziai a correre a perdifiato verso l'unico luogo, che doveva essere salvato. Ad ogni costo.
Il luogo in cui avevo conosciuto le persone più importanti, vissuto le esperienze più belle e memorabili della mia vita.
Accelerai respirando a pieni polmoni e pregando Dio in tutte le lingue che conoscevo.
Arrivai davanti al diner e caddi in ginocchio sull'asfalto.
-No!-
Lanciai un urlo straziante davanti
all'edificio semi carbonizzato, dal quale si elevavano nuvole di fumo, residui di un incendio che mi aveva portato via ogni cosa.