15. Wet

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And I'll come
You can leather me with your lips
K

athleen- Catfish and the bottleman

Quando cadi nel vuoto, incapace di far nulla, impotente contro l'irrefrenabile forza di gravità che trascina giù il tuo corpo inerme, l'unica cosa che puoi fare è urlare fin quando non senti più fiato in gola.
È un po' come cadere da un precipizio: alla fine si sentirà un tonfo, e sarai spiaccicato sul terreno, oppure un grande " splash!" e piomberai in acqua; insomma, in qualche modo la tua caduta giungerà al termine.

Io e Baekhyun, stavamo cadendo da qualcosa come cinque minuti: un arco di tempo interminabile per la situazione in cui eravamo.
Avevamo smesso di urlare, nonostante la paura ci stesse divorando, le corde vocali imploravano di conceder loro una tregua.
Le mani mi tremavano e sentivo la stretta di Baekhyun farsi più salda.
In quel momento era l'unica cosa capace di darmi un minimo di conforto.

Dopo secondi interminabili in cui mi ero figurata con la mente una decina di scenari possibili della mia morte, la caduta terminò.
Grazie a Dio, non ci fu il tonfo, ma lo 'splash'.
Andammo molto a fondo, il naso mi si riempì di acqua e iniziai a star male. Gli occhi mi bruciavano e non riuscivo a risalire.
In quell'istante mi sentii tirare verso l'alto, e tornai a respirare. Tossii, cercando di liberarmi dall'acqua opprimente, e riaprii gli occhi.
Il volto di Baekhyun a poche spanne dal mio, fu la prima cosa che vidi.
-Stai bene?- chiese ansimando.
- Sono viva, siamo vivi, quindi sì.- risposi sorridendo.

Anche lui mi rivolse un sorriso sollevato e scostò alcune ciocche di capelli incollati dall'acqua al mio viso. Delle goccioline gli ricadevano dai capelli giù per il viso, scorrevano sulle guance, fino a giungere alle labbra, sottili e umide.
Come è logico, eravamo entrambi bagnati fradici.
I vestiti mi si erano appiccicati addosso e lo stesso valeva per Baekhyun. La camicia bianca gli si era incollata al petto, diventando trasparente. Distolsi lo sguardo.
Ci guardammo intorno, alla ricerca di una riva o qualcosa che le assomigliasse.

Eravamo circondati solo e soltanto da acqua, una distesa immensa che sembrava non avere fine.
Alzai lo sguardo e notai una luce artificiale che illuminava l'ambiente, quell'acqua doveva per forza finire da qualche parte. Iniziammo a nuotare dritto davanti a noi.
Non sono mai stata una cima nel nuoto e in più, l'aria soffocante di quel posto mi affaticava il respiro. Baekhyun invece, sembrava un pesce nel suo habitat naturale, si muoveva come se avesse le pinne e, dopo pochi secondi, lui era già una testolina in lontananza.

-Ehi!- urlai .
Lo vidi voltarsi e fare dietrofront. Quando mi raggiunse si mise a ridacchiare.
- Non ti hanno insegnato a nuotare da piccola?-
- Sì, cretino, ma mentre tu sei un nuotatore provetto e sembri star sempre in acqua, io trascorro il mio tempo sulla terraferma-
- Hm, ma non mi pare che tu sia particolarmente veloce a camminare eh...-
Roteai gli occhi al cielo, irritata. Ripresi a nuotare ignorando la sua presenza, ma lui rimase dov'era, senza accennare il minimo movimento.
D'un tratto, lo vidi sorpassarmi a nuoto.
- Ma cosa...- ero senza parole.
Si girò ridendo di gusto.

- Roxanne, avrai pure la Blue Cloud, ma non puoi competere con me!- disse con aria altezzosa.
Era così irritante.
- Va bene, pesciolino, continua a nuotare a cento chilometri orari, quando arrivi fammi un fischio-
Si avvicinò. - Come mi hai chiamato? -
Continuava a guardarmi con il sorrisetto sghembo e quell'aria vagamente provocatoria e divertita. Sembrava aver recuperato tutto il suo buonumore, come se avesse dimenticato la situazione in cui ci trovavamo.

- Dal tuo stato d'animo deduco che tu abbia il pieno controllo della situazione-
Baekhyun sogghignò, poggiando una mano sulle mie spalle.
- Mia cara, io non ho la più pallida idea di dove ci troviamo-
Meraviglioso, pensai.

Il ragazzo mi prese per il braccio e iniziò a nuotare. Dopo un paio di minuti, scorsi qualcosa in lontananza.
-Ehi, Baek- esclamai - la vedi, lì in fondo?-
- Una porta!- rispose raggiante.
- A tutto gas!- urlò. Animato da una forza a me sconosciuta, riprese a nuotare ad una velocità strabiliante.
È un fottuto pesce, non c'è che dire.

Giungemmo davanti alla porta.
Era di media altezza, color beige e sembrava piuttosto antica.
Nella parte superiore spiccava un incisione nel legno: VI.-
-È un sei, scritto con i numeri romani. Che significa?- gli domandai.
- Non lo so, davvero- rispose pensieroso.
Sfiorò la porta con il palmo della mano.
- Dobbiamo capire come aprirla-
Poggiai le mani sulla superficie della porta. Il numero sei doveva pur significare qualcosa. Diedi sei colpetti alla porta, in attesa di qualche buona idea. Pochi istanti dopo, la porta emise un cigolio e si aprì, quasi magicamente direi, dinnanzi a noi.

Baekhyun guardò la porta con occhi sbarrati, poi si ricompose e si voltò verso di me.
- Siamo una bella squadra, io e te- mi fece l'occhiolino e con un gesto mi invitò ad entrare per prima.

Spazio autrice:
Vi consiglio di ascoltare le canzoni che vi suggerisco all'inizio dei capitoli, questa in particolare, mi piace molto hihi
Detto questo , spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere che ne pensate e lasciate una stellina⭐⭐
All the love
G

Blue Cloud |Byun Baekhyun|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora