Baekhyun's pov
Lui, alto e vestito tutto di nero.
Lei, più bassa, con un elegante abito rosso ed un paio di tacchi.
Si muovono lentamente, come in uno slow motion, e ho tutto il tempo di osservarli.
Non posso vedere i loro volti poiché hanno già superato la mia panchina.
Vorrei alzarmi e mettermi dinnanzi a loro, ma il corpo non risponde ai miei comandi, è come se fossi ancorato al mio posto e incapace di muovere le gambe a mio piacimento.
Mi limito a guardarli da dietro, con una strana sensazione addosso.
Sto forse tralasciando qualcosa?
I due sono ormai ad alcuni metri di distanza da me, quando d'un tratto qualcosa cattura la mia attenzione.
Sulla testa della ragazza compare una massa informe di colore bluastro, che si intensifica sempre di più.
Sbatto ripetutamente le palpebre: una nuvola. Una nuvola blu.Mi svegliai di soprassalto, col fiato corto e il battito accelerato che mi rimbombava nelle orecchie. Mi rizzai a sedere, con i vestiti appiccicati alla pelle per via del sudore.
All'orizzonte iniziavano ad intravedersi le prime luci dell'alba.
Avevo passato l'intera notte disteso su quella scomoda panchina, ritrovandomi, al risveglio, con tutti gli arti del corpo indolenziti.
Ma poco mi importava.
In quel momento non c'era posto per nient'altro nella mia mente: l'unica e sola cosa su cui ero focalizzato era quel sogno.Mi sfogai dandomi da solo un ceffone sulla guancia.
Che grandissimo stupido che ero stato.
Come avevo fatto a non accorgermi di lei? Ero talmente stanco la sera prima da non essermi reso conto della Blue Cloud che aleggiava sulla testa di Roxanne, ma il sogno mi aveva riportato a quel momento, come a dirmi "ecco, guarda quanto sei stato coglione".
Dopo tutto il tempo passato a cercarla senza sosta, lei mi era passata davanti e io non l'avevo neppure riconosciuta.Una nuova domanda si fece largo nella mia mente e subito un brivido mi percorse la schiena.
Chi diavolo era quel ragazzo con lei?
Abbassai le palpebre, concentrandomi sull'immagine del sogno ancora ben impressa nel mio cervello.
Se ero riuscito a vedere la nuvola blu della ragazza, lo stesso sarebbe valso per quella del suo accompagnatore, pensai. E infatti la vidi.
Spalancai gli occhi, in preda ad un attimo di terrore.
Scattai in piedi, improvvisamente sveglio e reattivo, e iniziai a guardarmi intorno.Constatai che la situazione presentava una buona e una cattiva notizia:
Quella buona era che finalmente avevo la certezza che Roxanne si trovasse lì, nello stesso mondo in cui ero io, quindi l'avrei ritrovata molto presto.
Quella cattiva era che avevo anche la certezza che lei fosse in pericolo, in grave pericolo.Roxanne's pov
Mi risvegliai nel grande letto matrimoniale della mia camera.
Affondai il viso nel cuscino soffice per sfuggire ai raggi solari che si insinuavano nella stanza grazie alle tende chiare sulla finestra.
Non avevo la minima voglia di alzarmi da quel comodo materasso.Cercai di riaddormentarmi, ma i ricordi della sera precedente riaffiorarono nella mente: Hyunjin mi aveva riaccompagnata all'Holet, chiacchierando animatamente per tutto il tragitto, mentre io cercavo forzatamente di dargli corda, rimanendo sempre in allerta.
Arrivati davanti all'ingresso, il ragazzo mi aveva augurato la buonanotte, aggiungendo che ci saremmo rivisti il giorno seguente.
Io, dal canto mio, mi ero limitata ad annuire tirando le labbra in un sorriso finto.Aspettavo che lui girasse i tacchi e se ne andasse, ma Hyunjin d'improvviso si era avvicinato a me. Le sue labbra piene si erano posate sulla mia guancia, baciandola con lentezza calcolata. Ero rimasta inerme, sentendomi come tramutata in una statua, mentre la paura mi divorava dall'interno.
Dopo essersi staccato, mi aveva rivolto un occhiolino per poi sparire nel buio della notte.Mugugnai, sbattendo più volte il capo contro il cuscino. Non sapevo bene come comportarmi con lui. Probabilmente avrei dovuto giocare al suo stesso gioco, in modo che lui non capisse di essere stato scoperto. Avrei dovuto recitare la mia parte, facendo finta che andasse tutto bene, fino al momento fatale, che prima o poi sapevo sarebbe arrivato.
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Raggiunsi la piazza dove mi sarei incontrata con Hyunjin quella mattina. Mancavano ancora alcuni minuti prima che arrivasse, e le mani mi sudavano in preda all'indecisione.
Il ragazzo mi aveva molto gentilmente prestato una carta con cui avrei potuto fare gli acquisti che mi servivano in totale autonomia.
Ma c'era un solo acquisto a cui pensavo. Non era proprio da me, ma in quella situazione non potevo farmi trovare impreparata. Corsi in fretta al negozio che avevo già adocchiato poco prima.- Una domanda- chiesi sorridente alla cassiera.
- I prodotti che acquisto sono tracciabili con la carta? -
- No, grazie a Dio è l'unica cosa che non viene controllata in questo mondo... - rispose la donna con aria stanca. Si riprese subito dopo, rendendosi conto di ciò che si era lasciata sfuggire.
-La prego, non dica a nessuno che le ho detto una cosa simile. - mi implorò.
-Stia tranquilla, ha la mia parola, non dirò nulla. -
Lei emise un sospiro di sollievo.
-Comunque, prendo questo. -
La signora alzò lo sguardo sul mio viso, sbigottita e sconcertata.
Io arrossii, guardando altrove.
-D'accordo - disse, passando l'articolo alla cassa.
-Neanch'io dirò nulla-
Le rivolsi un sorriso di profonda gratitudine e uscii dal negozio nascondendo bene l'acquisto nella borsa.Ritornai alla piazza, dove il ragazzo mi stava aspettando.
Lo vidi da lontano, sembrava uscito da una rivista. Vestito impeccabilmente di nero, armeggiava col suo cellulare in una mano, mentre l'altra era comodamente riposta nella tasca dei pantaloni.
Mi accorsi che tutte le ragazze presenti lo osservavano ammaliate.
-Hyunjin! - urlai alzando una mano.
Lui si voltò e mi rivolse un sorriso caloroso.
-Joanna! - mi salutò di rimando, per poi venire verso di me.---
Notte fonda, camminavamo in direzione dell'Holet.
Avevamo trascorso tutta la giornata insieme, e se non fosse stato per il mio stato di allerta costante, l'avrei potuto trovare anche piuttosto divertente e piacevole.
Più stavo con quel ragazzo, più mi rendevo conto di quell'alone magico che sprigionava, che lo rendeva irresistibile e ipnotico.
Sbirciai l'ora dal polso di Hyunjin: le 2.30 AM.Poco prima di arrivare davanti all'albergo, il ragazzo mi chiese di fermarci su una panchina. Acconsentii.
Ci sedemmo, e per alcuni istanti rimanemmo entrambi in silenzio, in ascolto dei rumori della città. Mi sentivo stanca e non capivo se il mio stato di guardia si fosse abbassato o se semplicemente mi ci fossi abituata.
Hyunjin sospirò, portandosi dietro una ciocca di capelli.
-Joanna- iniziò, avvicinandosi a me.
-Questi giorni passati con te sono stati splendidi. -
Gli sorrisi. - Anche per me-
Bugiarda.
Dallo sguardo che mi rivolse, compresi che si aspettava che dicessi qualcosa anch'io. E allora lo feci.
-Senza di te non avrei saputo dove andare, sei stato gentilissimo sin da quando ho messo piede in questo mondo. Non finirò mai di rigraziarti. -
Mostrai un altro sorriso, che lui ricambiò contento.
-Come ti ho già detto, era il minimo che potessi fare. -Il ragazzo alzò lo sguardo su di me, osservandomi con una nuova luce negli occhi. Si sporse ancora in avanti. Indietreggiai impercettibilmente.
-Sai, Joanna- ridusse la voce ad un sussurro.
-Non avrei potuto allontanarmi da te neanche se lo avessi voluto.-
Fece una pausa, e io aggrottai le sopracciglia per spronarlo a continuare.
Hyunjin incrociò le braccia al petto e si passò la lingua sulle labbra, in un movimento studiato e sensuale.
- È come se... è come se tu esercitassi un campo magnetico tutto intorno a te. Chiunque si trovi all'interno di esso, aldilà della propria volontà, non può fisicamente sottrarsi alla tua forza di attrazione. Finisce per starti vicino e non potersi più separare da te.-I suoi occhi scuri mi guardavano intensamente.
- E lo stesso è successo a me- concluse.
Si fece ancora più vicino, e le sue dita presero ad accarezzare la mia guancia. Si muovevano lente, dall'alto verso il basso, fin quando giunsero a sfiorare le mie labbra. Lì si fermarono di colpo.Gli occhi di Hyunjin si puntarono nei miei, urlando una silenziosa richiesta che non ebbi il tempo di elaborare.
Vidi la sua bocca venire verso di me, nonostante cercassi di allontanarmi, essa era sempre più vicina.
Le sue labbra rosse stavano ormai per lambire le mie, quando...
-Non osare toccarla, lurido bastardo. -****
Ragashi la cosa è sempre più suspensosa, sono elettrizzata :))
Il prossimo capitolo sarà tipo AAAAAAAAAAA
e niente, vi lovvo cià
P. S. Secondo voi cosa ha comprato Roxanne?
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Blue Cloud |Byun Baekhyun|
Fanfiction[COMPLETA] Pensi che sia la solita storia, ed è proprio qui che ti sbagli. Roxanne lavora come cameriera in un diner del suo paese. La sua vita è piuttosto monotona e ripetitiva, fin quando l'incontro con Baekhyun, un intrigante ragazzo dai capelli...