20. Ribelle

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Did you get enough love,
my little dove
why do you cry?
Forth of july - Sufjan Stevens

Ci sono due tipi di persone al mondo.
Quelle impavide, che affrontano la vita in modo sfrontato e temerario, con la testa alta e un sorriso beffardo,e quelle che invece si sentono come delle formiche che potrebbero essere schiacciate da una scarpa da un momento all'altro.
Io generalmente, nella mia vita normale e ordinaria, mi collocavo nel mezzo.
Ma in quella caverna, mi sentivo davvero una minuscola, inerme, piccola formica che poteva essere calpestata tra un istante ed un altro.
Le scarpe erano quelle persone con luci rosse in testa, centinaia,migliaia, ovunque mi voltassi eravamo circondati. Sentivo il cuore in gola.

Guardai i miei compagni di avventura: ognuno cercava di fare del suo meglio per confondersi con gli altri, tenendo salda un'espressione glaciale.
Il nostro obiettivo era giungere ai magazzini nel cuore della caverna per prendere del cibo.
Una volta arrivati dinnanzi a questo grande edificio, ci mettemmo in fila, attendendo pazientemente il nostro turno per entrare.
Man mano che ci avvicinavamo, qualcosa colpì la mia attenzione.

 A destra e a sinistra dell'entrata c'erano due uomini armati che regolavano l'entrata e l'uscita delle persone. Sulle loro teste vi era una luce di un rosso vivo, intenso e molto più forte degli altri. I loro occhi erano scuri e bui come le notti senza luna, il loro sguardo il più truce e spietato che avessi visto in vita mia.
Gli RRR.


- Cavolo non dovrebbero essere qui- bisbigliò a denti stretti Sehun. Vidi la preoccupazione attraversargli il volto per un attimo.
I due uomini facevano entrare le persone in gruppi da due, dopo aver rivolto una breve occhiata indagatoria.
Sudai freddo quando giunse il mio turno.
Cercai di sembrare il più rilassata possibile quando gli occhi di un RRR si posarono su di me. Trattenni il fiato.
Poco dopo l'uomo alzò la testa, segno che potevo procedere.
Ripresi a respirare.

Con me era entrato Sehun.
I magazzini erano illuminati da tante lampadine bianche pendenti dal soffitto. Sull'entrata si affacciavano cinque lunghi corridoi che si estendevano tra alti scaffali metallici di colore grigio contenenti le più varie tipologie di alimenti.
Prendemmo quello che sembrava assomigliare a un carrello e iniziammo ad attraversare il primo corridoio. Sehun iniziò a buttarci dentro pacchi di pasta, biscotti, scatolette contenenti non so cosa, il tutto in modo meccanico e senza farsi il minimo scrupolo sulle quantità e sui prezzi. Terminato il percorso per tutti e cinque i corridoi, con il carrello straripante di roba, ci dirigemmo verso una sorta di cassa, un po' diversa da come ero abituata a vederla nel mio mondo. Non c'era il classico nastro su cui poggiare i vari prodotti, la cassiera si limitava a guardare il tuo carrello, digitare qualcosa e chiedere l'importo.


Se mai tornerò a casa, pensai, voglio promuovere questo metodo ed evitare tutte le file chilometriche davanti alle casse dei supermercati.
Altra cosa strana, la gente si portava il carrello a casa. Mah.
Quindi, dopo aver pagato, ci dirigemmo con il nostro carrello verso l'uscita. Varcammo la porta presieduta dagli stessi RRR di prima e, finalmente, mi sentii più sollevata.

D'un tratto, sentii la voce di Baekhyun. Mi voltai di scatto.
L'RRR che mi aveva scrutata prima gli stava facendo delle domande. 
Oh merda,merda,merda.
A causa della distanza non riuscivo a sentire chiaramente ciò che stavano dicendo.
Improvvisamente, vidi il ragazzo irrigidirsi e puntare lo sguardo su di me. Non capivo.
Si rivolse nuovamente all'uomo pronunciando qualcosa sottovoce. Seguì uno schiaffo. La mano di Baekhyun tese verso la guancia bruciante.
Un attimo dopo, l'RRR gettò l'arma a terra e iniziò a picchiare il ragazzo violentemente, assestandogli un pugno nello stomaco. Lui emise un gemito, vidi le sue ginocchia piegarsi e il suo corpo accasciarsi a terra.

No. Non lui.

Senza pensarci due volte iniziai a correre verso Baekhyun, ignorando gli sguardi eloquenti dei miei compagni che mi credevano impazzita.
Mi inginocchiai davanti a lui.
- Baek... ti-ti prego alzati.- sussurrai con voce rotta.
- Signorina- la voce dura dell'RRR mi costrinse ad alzare lo sguardo.
L'uomo prese il fucile puntandolo al di sotto del mio mento. Deglutii.
- Morirà per questo. -
Serrai le labbra e chiusi gli occhi, tutto il corpo tremava in attesa dello sparo. Non mi sarei mai immaginata di morire in un mondo diverso dal mio. Se me l'avessero detto tempo prima, mi sarei fatta una bella risata. Pensai ai miei genitori, ai miei amici, alla cara Courtney e una lacrima scese sul mio viso. Non li avrei mai dimenticati.
D'un tratto il fucile si allontanò da me.
- Levatevi di torno entrambi. Se vi rivedo un'altra volta, siete morti.-

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Non appena la porta del rifugio si richiuse alle nostre spalle, un ragazzo col camice bianco caricó Baekhyun su una barella, e iniziò a correre trasportandolo in fondo al corridoio, fin quando scomparvero entrambi dalla mia vista.
Mi accasciai su una sedia, mettendo il viso tra le mani. 


- Devi amare molto quel ragazzo, non è cosi? -
Alzai lo sguardo ritrovandomi Chanyeol che mi osservava con sguardo lusingato.
Sbuffai. - Io non lo amo, ora lasciami sola per favore. -
- Se non lo ami perché stavi per morire per lui? -
Sospirai. Ripensandoci quella era forse la cosa meno stupida che gli avessi sentito dire da quando lo conoscevo. 


- Perché... perché so che lui avrebbe fatto lo stesso per me. Non so come spiegartelo, ma appena l'ho visto così, disteso per terra, sanguinante, ho capito che non potevo rimanere lì ferma a non fare niente, non ce la facevo più a vederlo soffrire. Le gambe si sono mosse in automatico verso di lui, non ho neppure avuto il tempo di pensare. È stato come un riflesso involontario, capisci?-
Il biondino si grattó la testa.
-Hm, non tanto. Sai, non ho mai avuto i riflessi pronti io. -
Mi sbattei una mano in fronte. Era come dialogare con un muro. 


-Roxanne? -
Sehun ci raggiunse.
- Baekhyun vorrebbe vederti. -
Mi alzai in piedi, e lo seguii fino alla stanza che mi indicò.
Ferma davanti alla porta, mi sentii d'un tratto prendere dall'ansia. Avrei dovuto bussare? Cosa avrei dovuto dire una volta entrata? Quali erano le parole giuste per queste situazioni?
Sospirai. Rimanendo a crogiolarmi nei miei pensieri davanti alla porta non avrei risolto nulla.
Entrai nella stanza. Una lampada emanava una luce soffusa all'interno della camera. Al centro vi era un lettino azzurro, come quelli d'ospedale, sul quale era disteso lui.
Non capivo perché ma iniziarono a sudarmi le mani. 


Mi avvicinai lentamente, fin quando vidi il volto di Baekhyun illuminato dalla luce fioca.
Aveva il labbro inferiore rotto, una benda sull'occhio, diversi lividi violacei sulle braccia. Guardai in basso e vidi del ghiaccio sulla sua pancia.
- Contusione muscolare di secondo grado - fece una smorfia.
- Ci vorrà un bel po'. Il dottore ha detto che mi somministrerà degli anti-infiammatori tra poco. -
-Il dottore sarebbe...? - chiesi
-Il ragazzo col camice bianco, si chiama Jungwoo.-
Annuii.
Finalmente riuscii a guardarlo negli in faccia. Mi sorrise debolmente, accarezzandomi la mano.
Inspiegabilmente sentii gli occhi pizzicare.
- Roxanne, stai... piangendo? -
-No, mi è caduta una ciglia nell'occhio, non riesco a toglierla, aspetta.-
-Sei pessima a fingere, lo sai. - ridacchió.
- Sta un po' zitto, non capisco più cosa mi stia succedendo, cazzo.-
Misi la testa tra le mani, per ricompormi poco dopo.


Baekhyun mi guardava con aria seria.
- Hai fatto una cosa molto grave oggi -
-Scusa? - corrugai la fronte.
- Tu non hai capito una cosa fondamentale, Ro. Se tu muori, tutti i mondi verranno distrutti, tutti moriranno. La tua vita è la cosa più preziosa che possa esistere e tu per poco non la butti appresso a me.
Quindi ti prego, non fare più cazzate tipo salvarmi la vita. -
Gli sorrisi affettuosamente.
-Tanto lo sai che non faccio mai quello che mi dici -

VAI ROXANNE TRASGRESSIVAA
Lol
Mi dileguo

Blue Cloud |Byun Baekhyun|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora