27. Passo Falso

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Baekhyun's pov

Varcai la porta del settimo mondo e mi ritrovai in una larga piazza piena di gente. Era sera, la luna vegliava sulla città illuminata da numerosi lampioni, schermi luminescenti che sormontavano i negozi, cartelli pubblicitari di enormi dimensioni. Quel posto mi ricordava tanto la celebre Times Square di New York. Non avendo la più pallida idea di dove andare, mi misi a seguire un flusso di persone che si dirigevano verso un lungo viale alberato. Proprio come la grande mela, anche quel posto era pieno zeppo di gente che sbucava da tutte le parti. Feci una smorfia, trovare Roxanne sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio. In ogni caso, non mi sarei mosso da quel pagliaio finchè non avrei trovato il mio prezioso ago.

Roxanne's pov

Lessi il biglietto che indicava il mio posto, e mi accomodai sulla poltroncina contrassegnata, di fianco a quella di Hyunjin. Pochi istanti dopo, le tende della galleria si chiusero e le luci si spensero. La sala del teatro era immersa nel buio, e il chiacchiericcio degli spettatori si era man mano affievolito fino a esaurirsi. Una lucina bianca si accese dal centro del palco.

- Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli-
Una voce profonda riempì il silenzio della sala.
- Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.-
Il suono di un violino si intromise timidamente nella poesia, accompagnando le magiche parole che fluttuavano nell'aria.
-Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.-
La voce fece una pausa, carica di emozioni.
Poi riprese, lenta e suggestiva:
- Se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.-

Tutta la sala si alzò in piedi rispondendo con un fragoroso applauso. Feci lo stesso, totalmente immersa nell'atmosfera intima che si era creata.
- Ho sempre pensato che la gente sopravvaluti questo sonetto. -
Una voce bassa e roca vibrò nel mio orecchio, facendomi trasalire.
Mi voltai leggermente scorgendo nell'oscurità il volto di Hyunjin. Ah, che spavento.
- Perché dici questo? -domandai sottovoce.
Le sue labbra sfiorarono il lobo del mio orecchio prima di parlare.
Non diedi molta importanza a quel gesto, pensai non fosse stato intenzionale.
- Ci sono altri suoi pezzi, che in pochi conoscono, di un valore inestimabile.-
Annuii, decisa a lasciar finire lì la conversazione per godermi il resto dello spettacolo.

Il mio accompagnatore, al contrario, pareva avere tutt'altre intenzioni.
Dopo aver smanettato alcuni minuti con il suo cellulare, lo ripose nella tasca. Ero convinta che a quel punto si sarebbe concentrato sulla scena, ma Hyunjin, aldilà delle mie aspettative, si voltò completamente verso di me sporgendosi in avanti. Sentii il suo dito giocherellare con una ciocca dei miei capelli, il suo fiato caldo solleticarmi la guancia destra. Nonostante fossi interessata allo spettacolo, non riuscii più a prestarvi la necessaria attenzione. Rimasi immobile per alcuni secondi, in attesa di una spiegazione da attribuire a quei gesti fatti senza ragione. Spiegazione che il ragazzo non accennava minimamente a fornirmi.
Le sue dita continuavano ad attorcigliare ciocche dei miei capelli, il suo respiro lambiva ancora la mia pelle pallida. Con la coda dell'occhio scorsi le sue labbra, lievemente dischiuse, a pochi centimetri da me.
- Voltati, Roxanne-

Mi pietrificai sul posto. Il respiro si bloccò a mezz'aria e per un attimo mi parve che tutto intorno a me avesse cessato di muoversi, che ogni cosa si fosse bloccata, rimanendo priva di suono. Il mio battito cardiaco, che accelerava col crescere della consapevolezza, era l'unica voce solista in quel coro muto e innaturale che mi circondava.
Chiusi gli occhi e feci appello a tutta la lucidità rimasta, cercando di recuperare una calma almeno apparente.
Molto, molto lentamente, girai il capo verso destra, fin quando i miei occhi si scontrarono con quelli di Hyunjin, immersi nell'oscurità.
Li fissai attentamente, senza battere ciglio, tentando di scovarvi all'interno l'informazione che desideravo, di cui necessitavo più di ogni altra cosa in quel momento.
E la trovai.
Lui non aveva compreso. Non aveva compreso di aver fatto una mossa sbagliata.
- Andiamo a prendere una boccata d'aria, ti va ? -
Assentii, e ci allontanammo dai nostri posti.
Mentre il rumore dei miei tacchi riecheggiava per il corridoio che conduceva all'uscita, un'intensa scarica di adrenalina mi attraversò il corpo.
Sorrisi tra me e me.
Ero ancora in gioco, potevo ancora vincere la partita.

Baekhyun's pov

La cercavo da più di due ore, senza alcun risultato positivo. Avevo attraversato a piedi tutta la città senza un attimo di sosta, facendomi strada tra questa massa di gente con i loro sorrisetti del cazzo tutti uguali.
Sehun mi aveva parlato del settimo mondo, un posto così bello e felice all'apparenza, ma che aldilà di quel velo aureo, celava un grigio mare di tristezza. Le persone che lo abitavano non erano cittadini liberi, indipendenti ed emancipati, ma semplici sudditi, schiavi al totale servizio di uno spietato dittatore che li costringeva ad una felicità forzata, a tenere sempre su quel sorriso di plastica dovunque andassero. Inutile dire che questo mondo registrava il più alto numero di suicidi tra tutti e sette.

Come si può imporre la felicità? Come si può trasformare un sorriso, una magnifica espressione di gioia, fugace e genuina, in una triste abitudine, in qualcosa di falso e forzato?

Mi lasciai cadere sfinito su una panchina, sospirando. Misi da parte tutti i pensieri, rimandando le riflessioni a quando avrei avuto una bella scorta di ore di sonno.
Le palpebre erano sempre più pesanti, faticavo a tenere gli occhi aperti. Mi concessi un attimo di tregua, e li chiusi.
Sentii alcuni passi venire verso di me e superarmi. Mi concentrai sul loro rumore: tacchi, pensai. Per cercare la conferma della mia supposizione aprii solo un occhio, scorgendo poco più avanti una coppia di ragazzi.
Lui, alto e vestito tutto di nero. Lei, più bassa con un elegante abito rosso e, come pensavo, un paio di tacchi.
Con lo sguardo perso e la mente vuota, li osservai fin quando non sparirono completamente dalla mia visuale. Pochi istanti dopo, su quella stessa panchina, mi addormentai profondamente.

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And I'm back guyss🎉
Lo so, ci ho messo tanto stavolta,ma don't kill me I luv you🥺.
Tengo tanto a questa storia e voglio che ogni capitolo sia mediamente decente, quindi ogni tanto mi concedo un po' di tempo in più :)
LE COSE INIZIANO A FARSI SERIE EH TENETEVI READY

Blue Cloud |Byun Baekhyun|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora