11. The girl is with me

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But there's a side to you
That I never knew, never knew
All the things you'd say
They were never true, never true
And the games you play
You would always win, always win

Baekyhun's pov
Passo a prendere Roxanne con le mani tremanti e il cuore in gola.
Mai mi era capitato, nelle volte precedenti, di ridurmi in questo stato. Fortunatamente riesco, con le mie abilità, a mascherare il mio stato d'animo dietro ad un sorriso che si allarga celere sul mio viso non appena la ragazza apre la porta.

- Ehi- mi saluta allegramente.
Il suo viso così sereno e tranquillo, del tutto ignaro e inconsapevole, non fa altro che aumentare il senso di frustrazione dentro di me.
- Allora... andiamo? - le domando, voltandomi già verso la mia auto.

Roxanne annuisce, chiude la porta e mette in borsa le chiavi. Si ferma prima di aprire la portiera dell'auto.
- Mi dici dove andiamo? -
Le sorrido. - No, è una sorpresa-
Lei sbuffa, roteando gli occhi al cielo. Si sistema sul sedile e poi incrocia le braccia sul petto.
- Uffa, tu e queste sorprese... -
- Pensavo ci avessi già fatto l'abitudine - ridacchio.

Mi osserva a lungo, in silenzio. Percepisco una goccia di sudore bagnarmi la fronte nonostante non faccia caldo. Questa volta più che mai, mi sento un essere vile e nudo mentre i suoi occhi mi bruciano addosso.
Stringo le mani sul volante, rimanendo con un' espressione imperturbabile.

-Perché mi sembri nervoso, Baekyhun? -
Deglutisco.
-Sarà di certo una tua impressione, oggi sono tranquillo- rispondo con finta nochalance.
-Boh, sarà - alza le spalle lei,lasciando perdere. Per fortuna.
Dopo circa dieci minuti di strada giungiamo nel Quartiere. Con la coda dell'occhio scorgo l'espressione di Roxanne, a metà strada fra l'allibito e  il perplesso.
Mi dispiace Roxanne, mi dispiace così tanto.

Roxanne's pov
Quando Baekyhun spegne il motore penso stia scherzando. Quando constato che non ha intenzione di riaccenderlo inizio a preoccuparmi.

Fuori dal finestrino si presenta un posto che non avevo mai visto fin'ora:
una sorta di piazzola scura e trascurata, su cui si affacciano case abbandonate dai vetri rotti, con i muri sporchi imbrattati da scritte. Non c'è anima viva all'infuori della sottoscritta e del ragazzo seduto di fianco a lei.

- Scendi- mi risveglia la voce di quest'ultimo.
Deglutisco e mi giro nella sua direzione.
- Non sono scema, Baekyhun - esclamo in tono glaciale.
Il ragazzo mi guarda interrogativo.
-Non tanto scema quanto tu pensi - mi correggo.
L'espressione di Baekyhun è ancora più interdetta di prima.
-Roxanne, qualunque cosa tu stia pensando, ti stai sbagliando di grosso, avanti scendi -
Apre la sua portiera e scende dall'abitacolo, poi gira dal mio lato ed apre la mia, invitandomi a uscire. Invito che naturalmente rifiuto.

-Io giuro che non ti capisco - si sbraccia - cosa credi che debba farti? -
A braccia conserte, gli rispondo a tono.
-Dimmelo tu, Baekyhun -
-Cosa siamo venuti a fare qui, mh? -
Baekyhun si copre il viso con le mani. - Oh no, Roxanne, stai fraintendendo tutto. Se scendi di qui ti porto in un posto migliore di questo. A pochi minuti a piedi da qui abita mia nonna, volevo semplicemente venire a trovarla con te, dato che aveva richiesto esplicitamente la tua presenza-
-Credi che abbocchi con questa futile scusa della nonna? -
Il ragazzo sospira spazientito.
-In ogni caso, io ci vado lo stesso. Se trovi allettante l'idea di rimanere qui da sola, fai pure -
Mi da le spalle e inizia a incamminarsi.
-Ehi! Torna subito qui, Baekhyun! -
Non finge nemmeno di fermarsi.
-Oh mio Dio, che faccio ora? -

Instintivamente, trovandomi in un posto malfamato da sola e senza anima viva, maledicendomi scendo dall'auto e inseguo Baekyhun, ovunque egli stia andando.
Alcuni minuti dopo giungiamo ad un portone marrone alto all'incirca il doppio di me, decorato con strani segni incisi nel legno dall'aria molto antica. Il ragazzo infila una chiave nella serratura e mi sospinge all'interno di quella che io ritengo una casa.
Richiusa la porta con un gran tonfo, caccia un enorme sospiro di sollievo e accende una piccola luce.

Mi ritrovo in un lungo corridoio nero e buio di cui non riesco a intravedere la fine. Provo a toccare le pareti ma sembra di toccare nuvole nere, nulla a che vedere con la superficie concreta e solida che io definisco 'parete'.
D'un tratto Baekyhun preme un pulsante saltato fuori da chissà dove e la stanza inizia a muoversi, come un treno in partenza. Con un urlo cado sul pavimento e mentre mi rimetto in sesto, sento il telefono di Baekyhun squillare. Alzo lo sguardo verso di lui e vedo che sta facendo una telefonata.
- Sono Byun. La ragazza è con me, stiamo arrivando. -
Riattacca, e il suo sguardo cade su di me.

Mi alzo in piedi.
-O-ora tu mi dici cosa cazzo sei-
Per un attimo abbozza un sorriso triste, tristissimo, poi torna serio.
-Ti spiegherò ogni cosa Roxanne, ma prima di tutto ti chiedo perdono per il comportamento che ho avuto durante tutto questo tempo nei tuoi confronti. Nulla di ciò era reale. -

Blue Cloud |Byun Baekhyun|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora