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"insonnia"     -      "prima settimana pt.2"

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Quella notte non dormii affatto. Cercavo disperatamente di non chiudere occhio per non dover affrontare nuovamente il mondo dei miei incubi. Fissai il soffitto incapace di darmi delle risposte riguardo ciò che era successo a cena. Mattheo Riddle era evaso da Azkaban, dove era stato rinchiuso dopo l'espulsione da Hogwarts di qualche anno prima. Non avevo mai avuto l'occasione di conoscerlo dato che era stato costretto a lasciare la scuola l'anno prima che la iniziassi io. I racconti che avevano aggiudicato la mia attenzione, però, narravano di quanto fosse narcisista, manipolatore, e forse anche un completo psicotico. Se suo padre faceva paura, lui forse ne faceva di più. Era totalmente instabile, e per questa ragione, dopo aver ucciso uno studente cinque anni prima, era stato cacciato e rinchiuso nella prigione di massima sicurezza dove sarebbe dovuto restare ancora per molto tempo. Probabilmente avrebbero fatto prima a buttare la chiave. Sospirai incapace di trovare delle risposte, e decisi che avrei parlato con Harry Potter quella mattina stessa. Se qualcuno poteva aiutarmi a capire, quello era lui. Aveva conosciuto Mattheo, e sarebbe sicuramente riuscito a darmi dei consigli utili. 

Mi alzai dal letto. Ginny stava dormendo beatamente e cercai di fare meno rumore possibile per non disturbarla. Era davvero presto, e nessuno era sveglio a quell'ora. Mi cambiai dal pigiama e indossai abiti puliti. Quel pomeriggio sarei andata ad Hogsmade prima di incontrarmi con il professor Piton. Uscii dal dormitorio dirigendomi per i corridoi verso la sala grande. Era bellissimo trovare Hogwarts addormentata. I corridoi erano silenziosi e oltre al rumore dei miei passi riuscivo a sentire il battito del mio cuore. Faceva freddo, ma era così bello che mi ritrovavo davvero spesso a girovagare di notte, anche se non era consigliato. Mi ritrovai a canticchiare una melodia inventata, iniziando a fare qualche movimento di danza. Risi tra me e me, distraendomi dai pensieri cupi che mi avevano segnata. Spinsi la porta pesantissima della sala grande, e appena entrai notai che non ero la sola a non aver dormito quella notte. 

Draco Malfoy era seduto in fondo ad un tavolo, circondato da fogli e da una marea di libri. Era intento a leggerne uno, e non si accorse di me. Rimasi ferma ad osservarlo. Aveva il profilo imbronciato e la fronte corrugata, lo trovai adorabile. Sorrisi inconsciamente, avvicinandomi poi a lui, che quando si accorse della mia presenza alzò di scatto lo sguardo su di me.

"scusa non volevo spaventarti" gli sorrisi sedendomi di fronte a lui "non dormi?"

"evidentemente no" borbottò chiudendo il libro che stava leggendo e posandolo sulla pila sopra agli altri. Prese poi un foglio e iniziò a scarabocchiarci sopra degli appunti distogliendo l'attenzione da me. Lo guardai confusa "sto studiando"

"oh, allora ti lascio in pace" gli sorrisi facendo per alzarmi, ma la sua mano afferrò la mia prima che potessi farlo. Mi voltai a guardarlo, tornando seduta, e incontrai il suo sguardo scottante. 

"non mi disturbi, è da un po' che sono qui, posso anche concedermi una pausa" borbottò distogliendo lo sguardo dal mio. Annuii incrociando le mani. Lo guardai mentre metteva a posto tutti gli scritti e i testi che aveva letto. Non mi capacitavo di come uno come lui avesse tanto da offrire. Adoravo come avesse sete di sapere, era diverso da tanti nostri coetanei che non avevano alcuna voglia di imparare. Draco era così. Un giorno era il sole, e il giorno dopo era la luna. Era un'enigma. Lo si guardava con occhi innocenti e lo si giudicava senza sapere nulla di lui. Non sapevo della sua famiglia,  nè della sua infanzia, nè dei suoi legami... niente di niente. Eppure era come una calamita, faceva quasi male stargli accanto e vederlo autodistruggersi con i suoi pensieri. Draco era sia un'arma che una cura. 

"vieni, voglio farti vedere una cosa" mi fece segno di raggiungerlo dall'altra parte del tavolo e di sedermi accanto a lui. Passai sotto, perchè ci avrei messo troppo a fare il giro di quell'enorme tavolata. Rimasi un attimo in piedi persa tra il suo sguardo, poi mi forzai a sedermi. Il mio ginocchio toccava il suo, ma a nessuno dei due dava fastidio. 

VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora