XXII

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6 AGOSTO 1996

Più i giorni passavano più l'ansia e la preoccupazione tendevano ad affievolirsi. Non ricordavo quand'era stata l'ultima volta che ero stata davvero felice. Tutto ciò che riuscivo a sentire era il semplice nulla. La luce che avevo dentro andava man mano spegnendosi, e al suo posto mi stava salendo uno strano senso di malinconia. L'effetto del marchio nero non era affatto uno scherzo come pensavo. Ero costantemente arrabbiata con me stessa, ed era come se l'ira mi stesse mangiando viva. Avevo insistentemente passato le dita sulle pagine ruvide ed ingiallite di una decina di libri, in cerca di una via di fuga, o di un po' di sollievo, ma avevo capito che non ce n'era. Le cose non sarebbero mai tornate ad essere quelle di prima, finché Voldemort fosse rimasto sul mio braccio. Mattheo mi era sempre sembrato così duro con se stesso, ma finalmente riuscivo a capirlo un po' di più. Non dev'essere mai stato facile per lui, e forse aveva solo bisogno di qualcuno che non gli sbattesse la porta in faccia. Ma io non ero affatto pronta a salvare qualcun altro, se non riuscivo a salvare prima me stessa. Avevo bisogno di aggrapparmi a quell'ultimo barlume di luce con tutte le mie forze per non lasciarlo affondare, perché altrimenti poi non sarei più riuscita a recuperarlo. E ancora, più il tempo passava più mi sentivo scomparire. Mi sentivo di star diventando come un'ombra alle spalle del signore oscuro, insieme a tutti gli altri e uguale a loro. Le notti avevano assunto un carattere intenso e personale. Avevo delle conversazioni con la luna che duravano ore, e forse, chissà, speravo che qualcuno da qualche altra parte mi cercasse allo stesso modo.

E tenendomi tutto dentro, rischiando d'esplodere da un momento all'altro, non sarei mai riuscita a fare più di due passi avanti. E io dovevo per forza affrontare una salita vertiginosa. Avevo quindi sperimentato un modo per sfogarmi, in quei giorni. Tutto era cominciato quando avevo trovato un vecchio manuale di incantesimi impolverato. Doveva essere rimasto incastrato tra tutti gli altri libri per decenni, e forse tirandolo fuori da lì gli avevo fatto un favore, almeno tanto quanto lui l'aveva fatto a me. La stanza dei duelli era enorme, nel Malfoy Manor. Vi erano diversi attrezzi per l'allenamento, tutti rigorosamente costosi, e passare il tempo a scagliare la mia ira su quei manichini mi piaceva almeno tanto quanto perlustrare la biblioteca per ore. Ero sicuramente migliorata, rispetto a prima. Non avevo più paura di fare la prima mossa azzardata, ed avevo imparato ad agire in fretta senza starci troppo a pensare. Non avrei mai vinto in un duello, altrimenti. E a me serviva per prepararmi a quello che sarebbe venuto dopo. Inoltre avevo sorpreso Mattheo più di una volta ad osservarmi nascosto tra lo spiraglio della porta, ma non gli avevo davvero mai parlato. L'ultima volta in cui eravamo stati troppo vicini nella mia camera, quando mi ero risvegliata la mattina, dopo essermi addormentata in malo-modo, avevo spiacevolmente scoperto che il giovane Riddle se n'era andato. Da quel giorno l'avevo incontrato davvero poche volte, e perfino a cena lo ritrovato dal lato completamente opposto del tavolo. Sembrava quasi come se stesse cercando di evitarmi, forse perché quello che era successo lo aveva scombussolato. La verità era che anche io mi sentivo strana al riguardo, e tutte le volte che ripensavo a come le sue mani mi avevano stretto i fianchi, e a come il mio bacino combaciasse con il suo, una strana sensazione mi attorcigliava lo stomaco. Malgrado sapessi che lui faceva di tutto per non incontrarmi, io al contrario suo facevo di tutto per incontrarlo. E quindi tutte quelle volte che ci eravamo visti per caso sulle scale, lui non mi rivolgeva neanche uno sguardo, ma io invece lo guardavo. Lo guardavo e lo vedevo in modo diverso da come l'avevo sempre visto. E allora quelle volte che l'avevo notato a spiarmi mentre mi allenavo nei duelli, forse non si era accorto di essere stato visto, ma il fatto che fosse lì mi dava una sensazione di calma.

VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora