XXVII

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SETTEMBRE 1996. 

Seduta di fronte allo specchio della camera in penombra, districavo i nodi dai capelli pettinandoli in modo perfetto. Osservai il mio viso pallido, adornato da un'espressione dura e rigida. La pioggia batteva insistente sul vetro della finestra illuminata da una candela posta sul davanzale. Mi alzai in piedi, mentre lo strascico del vestito scuro che indossavo ricadde sul pavimento. Il giorno dopo sarebbe stato cruciale, ed io dovevo essere pronta e preparata al meglio. I mangiamorte avevano preso il totale controllo su Hogwarts, e a distanza di un anno sarei potuta finalmente tornare a studiare, d'altronde ormai non temevo più nessuno. Piton era stato nominato rettore dopo l'incidente accaduto a Silente, ed aveva giurato fedeltà a Voldemort e ai suoi seguaci. Proprio per questo motivo, anche se avevo perso molte lezioni, mi avevano permesso di tornare. Indossai un paio di tacchi alti, sistemandomi meglio l'abito che mi fasciava il corpo, prima di lasciare la stanza e scendere di sotto. Entrai nel salone del Malfoy Manor, avvicinandomi lentamente alla tavolata apparecchiata alla quale erano già seduti la maggior parte degli ospiti. Voldemort, a capo tavola, Bellatrix affianco a lui, ed ancora Narcissa e Lucius Malfoy, e per ultimo, dall'altro capo opposto al tavolo, anch'esso a capotavola, Mattheo Riddle. Inchinai leggermente il capo al cospetto del signore oscuro, prima di prendere posto accanto a Theo. Lui portò lo sguardo su di me, lasciando trasparire un sorrisetto lussurioso.

"mi farai impazzire prima o poi" mi sussurrò all'orecchio, approfittando delle chiacchiere degli altri per non farsi sentire, anche se tutti in ogni caso erano a conoscenza di ciò che stava accadendo tra noi. Tirai un sorriso malizioso, restando comunque priva di troppe emozioni, prima che Voldemort si alzasse attirando l'attenzione di tutti. 

"Y/n, Mattheo, domani sarà un giorno molto importante per noi. Che voi due possiate finalmente agire a nostro favore" predicò proprio come un fottuto profeta. Fece il giro del tavolo, mettendosi dietro Mattheo, e poggiando le mani sulle sue spalle stringendole.

 Il ragazzo portò uno sguardo compassionevole sul mio, come se fosse scocciato dal comportamento del padre

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 Il ragazzo portò uno sguardo compassionevole sul mio, come se fosse scocciato dal comportamento del padre. Non era abituato ad essere elogiato da lui, a dire il vero. Preferiva di più che Tom tornasse ad essere indifferente nei suoi confronti, ma per la prima volta, sentire come l'uomo che lo aveva creato era orgoglioso di lui, gli provocava rabbia. Rabbia perché sapeva che era bravo solo a fare del male. Suo padre non l'avrebbe mai amato sul serio, ma solamente quando sarebbe stato capace di compiere gesti inumani per lui. Mattheo non ce la faceva più. Stava lentamente sprofondando nel baratro ed avrebbe portato tutti con se, ed io non riuscivo a sopportare di vederlo autodistruggersi ogni giorno che passava cercando di fare la cosa migliore. Il discorso del signore oscuro continuò per una buona mezz'ora, ma io ero troppo impegnata ad osservare attentamente il ragazzo affianco a me per prestarci attenzione. Theo guardava fisso davanti a se ed aveva un'aria cupa, potevo percepire la sua tensione che era altamente palpabile nell'aria. Sapevo che stava arrivando al limite, e prima o poi sarebbe definitivamente scoppiato. Mi alzai di scatto, interrompendo Voldemort che mi guardò con aria scocciata. 

VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora