15 LUGLIO 1996
La mia stanza era grande, e riusciva a distrarmi dalle mancanze che continuavano a comprimermi il petto. O almeno credevo. La verità era che guardando fuori dall'imponente finestra che avevo proprio di fronte al letto, non riuscivo a distinguere nient'altro che non fosse una distesa di verde. Il giardino del Malfoy Manor era immenso, ed era impossibile vederne la fine. Tutto questo continuava ad alimentare l'ansia che era cresciuta in me. Non potevo più ignorare ciò che stava accadendo nella mia vita, perché era troppo. Era davvero troppo. Dovevo sopportare il peso di essere lontana da casa, confinata in un luogo pieno d'odio e di morte, senza nessuno che riuscisse a capirmi e a tenermi compagnia, perché ero solo io con me stessa. L'incertezza che avevo mi mozzava il fiato e non mi faceva dormire. Passavo la maggior parte della notte con una candela posata sul davanzale della finestra su cui ero seduta avvolta da una coperta di lana verde a guardare il cielo e ad auto-convincermi di non essere poi così lontana da Hogwarts. Alla fine eravamo tutti illuminati dalla stessa luna.
Mattheo veniva a trovarmi ogni tanto, anche se si rivolgeva sempre in modo aggressivo, lo vedevo molto preoccupato. Non era da lui mostrare troppe emozioni, così quando veniva nella mia stanza, si sedeva sul letto, e cercava di farmi ricordare, provavo ad essere gentile con lui. Lo guardavo negli occhi, mentre lui mi evitava, e mi faceva domande. Mi mostrava una foto, e poi un'altra, ma niente. I ricordi non tornavano, e non sarebbero mai tornati se fossi rimasta in quella situazione al Manor. Avevo bisogno di aria fresca, e di luce. Non sopportavo più le tenebre che circondavano la casa di Draco. avevo, inoltre, sentito voci riguardanti l'imminente arrivo del giovane Malfoy. Sarebbe giunto al Manor a fine settimana, e io non sapevo più cosa fare. Avrei dovuto accettare che buttasse via la sua vita per diventare un mangiamorte senza prospettive né sentimenti, come la sua famiglia.
Ero seduta a gambe incrociate sul letto, con un buon libro in mano che avevo rubato dalla biblioteca della villa senza farmi vedere, quando sentii dei rumori strani al piano di sotto. sembravano dei singhiozzi. Feci per cercare la bacchetta, sbadatamente, ma naturalmente non la trovai. Mattheo me l'aveva presa il primo giorno che ero stata portata qui, e ovviamente una strega senza bacchetta non è una strega. Adagiai il libro sul mobile, alzandomi e andando ad aprire un piffero la porta. Mi assicurai che non ci fosse nessuno, e trovando il corridoio libero sgattaiolai fuori in punta di piedi. Mi capitava spesso la sera di andare di nascosto nelle cucine, dove avevo fatto amicizia con Dobby, che mi preparava sempre dei dolci ed era l'unico con cui potevo parlare. Gli avevo chiesto di trovare la mia bacchetta che era nascosta da qualche parte, ma ancora non ci era riuscito. Aveva troppo timore di Lucius Malfoy per indagare meglio. I rumori si fecero più forti, così scesi velocemente le scale, nascondendomi poi dietro una parete. Mi affacciai con quel poco che bastava per vedere cosa stava succedendo, e rabbrividii. Luna Lovegood era in ginocchio a terra di fronte a Mattheo, con il capo chino, la guance rigate dalle lacrime e le mani legate dietro la schiena. I suoi capelli biondi erano diventati lunghissimi, e la pelle come la porcellana la rendeva sempre stupenda. Senza pensarci troppo, le mie gambe si mossero.
"cosa le stai facendo, Mattheo?" ringhiai correndo in mezzo tra loro due, per proteggerla.
"bene bene" ridacchiò il riccio, avvicinandosi a me e prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita, rigirandola scherzosamente "la signorina non-so-farmi-i-cazzi-miei -Y/S è arrivata tra noi"
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VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddle
Fanfiction"Ci siamo già incontrati prima, vero? Per questo i tuoi occhi mi sembrano così familiari" "Forse in un'altra vita" ~ TW: la storia contiene linguaggio scurrile, violenza e scene esplicite. Leggere a vostra discrezione. Y/N x Draco Malfoy x Mattheo...