XVIII

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10 LUGLIO 1996

Mia madre era una purosangue nata da una famiglia di mangiamorte fedeli da secoli al signore oscuro. Non aveva avuto una bella infanzia, era sempre stata costretta a comportamenti che non voleva avere, da persone che non voleva seguire, ma non poteva farci niente perché quello era il suo destino e lei lo sapeva. Non aveva altra scelta se non ingoiare dei rospi enormi e continuare la sua vita, altrimenti le cose si sarebbero messe molto male per lei. Nel 1975 era stata promessa in sposa ad un uomo che non amava e che conosceva a malapena, e non riusciva a sopportarlo. Bartemius Black era il primogenito di tre figli, di cui due sorelle: Bellatrix e Narcissa Black. Era un'uomo altezzoso, permaloso e neanche molto bello, non che fosse la cosa più importante di tutte. Aveva giurato fedeltà alle tenebre appena adolescente, insieme a sua sorella Bella. Il matrimonio era conveniente per le due famiglie e rappresentava un'alleanza per l'inizio di una guerra nel mondo magico, e mia madre non aveva alcuno scampo. Avrebbe dovuto accettare questa sottomissione per l'ennesima volta, rimanendo in silenzio e lasciandosi sopraffare dalla situazione. Dopo aver sposato lo sconosciuto, però, ormai adulta, decise che non avrebbe più lasciato che qualcuno la sottomettesse, ed aveva deciso di ribellarsi.

Il 2 novembre 1980 nacqui io, nel momento in cui la guerra contro Silente era appena cominciata. Voldemort era più potente che mai, con i suoi fedelissimi mangiamorte accanto, tra cui quello che tutti ritenevano essere mio padre. Ma non era così. Non ero affatto una Black, come anche mia madre, che malgrado fu obbligata ad assumerne il cognome, non lo era. Mattheo e Draco non erano i miei cugini di sangue, ma lo erano stati di modo per molto tempo. Non potevo, però, ricordarmi di quando da piccoli passavamo tempo insieme, perché non era possibile. Mia madre aveva deciso di Oblivarmi perché sapeva che sarebbero tornati a cercarla, e che io avrei rischiato troppo. Mattheo non sapeva chi fosse il mio vero padre, né tanto meno lo sapeva Voldemort, ma tutti erano a conoscenza del fatto che mia madre scappò da quel matrimonio di violenze senza termine tra le braccia di un altro. E con quell'uomo si unì agli avversari, con cui tradì il signore oscuro rivelando informazioni di primaria importanza. E grazie al suo coraggio, insieme a maghi come Silente, la guerra terminò per il meglio e il mondo magico fu liberato dalle tenebre, o così si pensava. La verità era che a Voldemort serviva mia madre, perché lei, prima di scappare, lo aveva maledetto. E lo aveva raggirato così bene che ora lui non poteva tornare ad essere potente come prima, senza di lei. Per questo io gli servivo. Ero un tramite perfetto, tra lui e mia madre, ma non aveva tenuto conto del fatto che lei avrebbe cercato di proteggermi a tutti i costi. Non era stato facile da accettare, tutto questo, perché Mattheo mi aveva fornito di troppe informazioni da elaborare, ma non mi aveva detto chi fosse mia madre perché così non avremmo potuto metterci in contatto, anche se io morivo dalla voglia di saperlo. Non riuscivo a credere di non ricordare assolutamente nulla, d'altra parte ero anche molto sollevata. Se avessi saputo qualcosa il giovane Riddle avrebbe sicuramente trovato un modo per estrapolarmelo. 

Sedevo a terra con la schiena poggiata contro la parete di pietra, ed avevo le ginocchia stretta contro il petto. Non avevo visto Mattheo spesso, in quei giorni. Qualcosa mi faceva pensare che fosse occupato con suo padre, perché li sentivo spesso parlare attraverso le pareti, anche se non riuscivo davvero a decifrare cosa si dicevano.  Mattheo sapeva che ciò che mi aveva detto su Draco mi aveva spaventata molto, e che non avrei osato fare nulla per mettere in pericolo la vita del ragazzo che avevo amato così tanto, e che forse amavo ancora. Ma malgrado il nostro patto, il riccio non si fidava ancora di me, per questo motivo continuava a tenermi rinchiusa nel sotterraneo. Mi ritrovai ben presto a gironzolare per la stanza, alla ricerca di qualcosa da fare per superare quei momenti di noia pura, quando sentii dei rumori fuori dalla stanza. Scattai con lo sguardo a vedere fuori, verso il corridoio, ma non notai niente di strano. Scrollai le spalle, ma qualche secondo dopo mi accorsi di un'ombra che sgattaiolò tra le stanze, per non farsi vedere. Aggrottai il viso, cercando di capire cosa fosse, e poi lo vidi. Un elfo domestico mi stava spiando da dietro un angolo, e credeva non l'avessi visto. 

VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora