XI

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TW: scena a luci rosse. Se non volete leggerla saltate il capitolo.
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"sempre"

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"lasciami andare cazzo" cercai di spingere il ragazzo lontano, ma lui non si mosse di un centimetro. Sospirai, sconfitta, appoggiando la testa contro la parete e chiudendo gli occhi.

"dove cercavi di andare, eh?" Zabini rise, prendendomi il mento tra le meni e forzandomi a guardarlo. Non risposi, ero esausta. Esausta di tutto ciò che era successo, di tutto ciò che avevo perso, forse un po' anche me stessa. Non riuscivo più a sopportare nessuno, sentivo un peso costante nel petto che premeva sempre più forte e faceva male. Ero troppo stanca per far finta che fosse tutto a posto "solitamente è buona educazione rispondere alle domande che ti vengono poste"

"per favore Blaise, lasciami andare" sospirai rassegnata.

"cosa mi dai in cambio?" sorrise maliziosamente, avvicinandosi maggiormente al mio viso, ed accarezzandomi una guancia. Sorrisi leggermente, stando al gioco, prima di alzare il ginocchio e dargli un colpo nel suo punto debole. Lui subito si staccò da me, piegandosi in due e tenendosi il punto dolente "fottuta bastarda" tossii.

Mi avvicinai, prendendolo per i capelli e alzandogli il viso verso di me "non avvicinarti mai più a me, è chiaro?" ringhiai, per poi lasciarlo andare ed allontanandomi, fiera di me stessa.

Ripresi a cercare Draco, malgrado in fondo sapessi bene dove si trovava. Salii velocemente le scale della torre più alta di Hogwarts, e appena arrivai in cima, una figura di spalle era seduta a terra con la schiena appoggiata al muro, intenta a fissare il cielo stellato. Era bellissimo. Mi avvicinai lentamente a lui, che era a conoscenza della mia presenza. Restai in piedi a guardarlo, mentre lui non si scompose.

"posso sedermi qui?" chiedi indicando lo spazio affianco a lui.

"sono abbastanza occupato" borbottò senza distogliere lo sguardo dalle stelle.

Sorrisi lievemente, prima di rispondergli "va bene, mi siederò lo stesso" dissi accomodandomi affianco a lui. I nostri corpi si sfioravano, facendomi venire in mente situazioni passate. Lui non rispose, quindi proseguii "stai bene?"

"no"

"neanche io" sorrisi amaramente, prendendo a guardare nella stessa direzione dove stava osservando lui.

"lo so" rispose fermamente.

"a cosa stai pensando?" tentai nuovamente, ottenendo ancora una brutta reazione.

"a niente che ti interessi".

"cosa ti piace delle stelle?" ripresi a parlare, cambiando argomento, dopo un breve silenzio, vedendolo sempre attento ad osservare i corpi celesti.

"è una domanda stupida" sbuffò irritato.

"sono seria Draco, cos'è?" lo ripresi.

"okay, okay.. é perchè sono costanti" distolse lo sguardo dal cielo prendendo a guardarmi.

"cosa dovrebbe significare?" lo guardai confusa.

"loro sono sempre lì anche se non le puoi vedere. Tutte le notti quando cammino fuori dal castello, loro sono ancora lì, e mi seguono. Credo che le stelle siano più affidabili delle persone" concluse, per poi riprendere a guardare fuori. Rimasi in silenzio, senza rispondere. Dopo un silenzio che mi sembrò un'eternità, riprese a parlare "sei mai stata innamorata?"

Sussultai, a quella domanda inaspettata, per poi esitare "sì, beh... Comarc McLaggen, dal primo al terzo anno" risi, al ricordo della prima cotta che avevo avuto appena arrivata a scuola. Comarc era il classico bel ragazzo popolare, che piaceva a tutte le grifone.

VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora