10-13 AGOSTO 1996
Il silenzio non mi era mancato affatto. Era più che altro inquietante e forzato. Mi perforava il cervello tutte le volte che attraversavo i corridoi immensi del Manor, e mi forzava a lasciarlo entrare. Il fischio che ne conseguiva era insopportabile. Non avevo mai avuto a che fare con il silenzio martellante prima di essere obbligata al Malfoy Manor. Ricordo a malapena la musica intensa e di festa ad Hogwarts ogni volta che c'era una partita di quidditch, o tutte le volte che si facevano party nelle case comuni, e le risate dei miei amici quando ancora eravamo spensierati. Ma ormai anche le loro voci avevano iniziato ad assumere un'aria sbiadita. Avevo paura di dimenticarle, ad un certo punto. Mi terrorizzava l'idea di non ricordare più i loro volti, i loro tratti e lineamenti. Non ricordavo più il sorriso di Cedric, né tanto meno il carattere poco espansivo di Harry, la bellezza di Hermione, e perfino Ron, George, Fred, Ginny... e più mi sforzavo di ricordarli più il mio cervello mi rigettava indietro alla realtà fredda in cui mi trovavo. Qui nessuno sorrideva, tranne Bellatrix. Ma il sorriso ironico di Bellatrix era come la consapevolezza scavata sul volto di una persona pazza. Ero certa che neanche lei potesse fare affidamento su se stessa. Se l'avesse fatto, probabilmente, avrebbe preferito uccidere Mattheo ed ottenere l'attenzione di Voldemort. Anche solo per un'istante. Avevo notato, a cena, come Bella guardava Mattheo. Lo osservava con gli occhi rigidi, scuri ed arrabbiati, come se fosse possibile per lei farlo scomparire per sempre. Ma non lo era. Mattheo era comunque suo figlio. Era nato da lei. Era frutto del suo amore infinito e non corrisposto per il signore oscuro. Se qualcuno non doveva esistere, per Bella, quello era Mattheo. Era come se tutte le volte che lo guardava e vedeva l'incredibile somiglianza con Tom Riddle, si ricordava che, malgrado tutto, a Voldemort non importava nulla di lei. Ero certa che anche Bellatrix, seppur immersa fino al collo nella sua pazzia, stava soffrendo. Mi domandavo se tra i mangiamorte esisteva qualcuno non condannato tra le quattro mura della sua mente, ma probabilmente no. Ognuno al Malfoy Manor stava combattendo contro qualcosa, e sicuramente non era solamente contro l'ordine della fenice, ma qualcosa di più grande, personale, e quasi irrisolvibile. Nessuno dei mangiamorte si sarebbe mai salvato dal destino che aveva davanti. A volte mi chiedevo quale fosse la condanna di Mattheo, perché era così bravo a nasconderla..
Quella sera a cena il posto del giovane Riddle rimase vuoto. Era strano, negli ultimi giorni. Era distante, freddo, e non riuscivo a capacitarmi di come solo pochi giorni prima mi sorrideva sinceramente, accarezzandomi delicatamente il viso con la punta delle dita, come se fosse porcellana. L'avevo sentito ridere per la prima volta, ed era stato come se mi si riscaldasse il cuore. E ora cos'era successo? Mattheo si era allontanato notevolmente, di nuovo, e non riuscivo a smettere di chiedermi se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Ma probabilmente era solo lui. Quando mi alzai, sparecchiando i piatti vuoti degli altri mangiamorte, mi convinsi che l'avrei cercato in tutto il Manor, se necessario, e quando l'avrei trovato gli avrei chiesto spiegazioni. Ero stanca di non capirci nulla. Avevo bisogno di risposte e le avrei avute. Così, con le braccia incrociate sul busto per riscaldarmi quel minimo, mi incamminai tra i corridoi bui della villa. E ad ogni passo mi sembrava quasi di starmi immergendo nell'oscurità più profonda. E dopo minuti, o forse ore, lo trovai. Mattheo era in piedi di fronte alla veranda, e reggeva una sigaretta in mano, anche se dall'odore forte non sembrava che lo fosse. L'osservai. Mi dava le spalle, e sul tavolino più vicino a lui vi era appoggiata una bottiglia che sembrava essere whiskey. Mi avvicinai lentamente, e quando si accorse che ero lì si voltò con un sorrisetto malizioso.
"y/n" ridacchiò "che piacere vederti"
Una smorfia si impadronì del mio viso, mentre gli rispondevo stizzita "sei ubriaco, per caso?"
"io?" scoppiò a ridere, ma non era la solita risata di sempre, era più cupa, forse malinconica "cosa te lo fa pensare?"
"smettila Mattheo" sospirai "perché lo stai facendo? non capisco cosa sia cambiato... insomma le cose stavano davvero andando bene prima"
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VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddle
Fanfiction"Ci siamo già incontrati prima, vero? Per questo i tuoi occhi mi sembrano così familiari" "Forse in un'altra vita" ~ TW: la storia contiene linguaggio scurrile, violenza e scene esplicite. Leggere a vostra discrezione. Y/N x Draco Malfoy x Mattheo...