27 GIUGNO 1996
I sogni, o meglio, le visioni che avevo avuto su Mattheo erano reali. Tutto ciò che avevo precedentemente visto si era avverato, tutti gli incubi, le notti insonne, la paura e il terrore erano venuti a prendermi e a portarmi fuori dalla mia bolla di cristallo. Tutto ciò che credevo potesse essere semplice immaginazione, invece, si era rivelato per ciò che davvero era. Il giovane Riddle mi teneva prigioniera nei miei stessi incubi.
"sei proprio come immaginavo" sibilò il ragazzo dai capelli ricci mentre mi prendeva per il collo con una mano e mi sollevava da terra poggiandomi contro il muro. Tossii riprendendo aria quando mi lasciò andare e cadetti nuovamente sulle ginocchia priva di forze. Avevo il respiro pesante, e potevo giurare di avere qualcosa di rotto. Alzai lo sguardo verso il giovane che mi guardava divertito. Avevo davvero paura. I suoi occhi scuri e privi di emozioni mi fissavano. Una luce fioca penetrava dalle grate presenti sul soffitto, mentre la povere continuava ad alzarsi nel sotterraneo dove ci trovavamo. Tremai quando si avvicinò nuovamente, chinandosi sulla mia figura piccola. Sentii il suo respiro premere contro la mia guancia.
"ti prego, non uccidermi" piansi lacrime amare, che bruciavano a contatto con le ferite aperte che avevo in viso. Non mi era mai successo prima di trovarmi a pregare per la mia stessa vita. La persona che avevo di fronte era totalmente manipolatrice e psicotica. Avrebbe potuto pronunciare le parole fatali contro di me in qualsiasi momento, come aveva già dimostrato in passato.
Singhiozzai, sentendo poi nuovamente la sua mano entrare in collisione con la mia guancia e quest'ultima bruciare. Tossii nuovamente sentendo il sangue scendere in gola, e il sapore metallico in bocca che tanto detestavo.
"ti hanno mai detto di reagire?" ridacchiò il ragazzo, passando poi il pollice sul mio labbro sanguinante, e portandoselo poi alla bocca. Succhiò via il sangue dal suo dito, assaggiandomi, senza mai distogliere lo sguardo dal mio "non posso ucciderti, tu mi servi, se ancora non l'avessi capito" continuò poi.
Chiusi gli occhi strizzandoli, cercando di trattenere altre lacrime. Con il dorso della mano cercai di pulirmi il naso che colava sangue. Tossii ancora. Facevo sempre più fatica a respirare. Non potevo fidarmi di lui. Era totalmente instabile e si vedeva. Abbassai lo sguardo non riuscendo più a reggere il suo.
"allora, dov'eravamo rimasti con le domande?" riprese a parlare camminando intorno alla stanza mentre io mi feci sempre più piccola in un angolo buio.
"non so un cazzo" sputai esausta delle sue torture "ti prego, basta" supplicai inutilmente.
"quindi stai ancora cercando di dirmi cazzate" rise di gusto "so benissimo che hai un sacco di informazioni che non vuoi dirmi, stupida bambina"
Scossi la testa spaventata, cercando di indietreggiare con le ginocchia per quanto riuscissi "te lo giuro, non so niente" piansi "ti ho già detto tutto, non so di cos'altro posso parlarti"
Ridacchiò scuotendo il viso "allora vediamo se questo può rinfrescarti la memoria" mi puntò la bacchetta contro, mentre io spalancai gli occhi "crucio"
Urlai di nuovo, e ancora, quasi senza più fiato e forze. Erano giorni che mi trovavo sotto la mira di Theo, e non ero ancora riuscita ad avere alcuna spiegazione riguardo il motivo. Continuava insistentemente a chiedermi della mia famiglia, ma sembrava che il ragazzo non volesse davvero informazioni, ma che gli piacesse solamente torturarmi. Forse per questo non aveva ancora smesso con le maledizioni. D'altronde io non sapevo nulla, e non avrei potuto dirgli niente. Se non mi avesse creduta, allora, avrebbe anche potuto uccidermi. Ormai non vedevo più neanche uno spiraglio di luce.
Quando il mio corpo smise di tremare, ripresi fiato. Mattheo girovagava per la stanza, avanti ed indieto, a passi lenti e in silenzio, mentre io tenevo gli occhi chiusi per la stanchezza. Ormai avevo perso tutte le forze ed era difficile perfino muoversi. Stavolta potevo giurare di aver toccato il punto più basso di tutti. Appoggiai il viso al pavimento, lasciandomi completamente andare. Sentii il moro fermarsi di fronte alla mia figura, e quando aprii gli occhi mi trovai davanti la punta delle sue scarpe. Sollevai lo sguardo, deglutendo. Avevo smesso di piangere, probabilmente perché non avevo più lacrime in corpo. Osservandolo dritto negli occhi, per la prima volta riuscii a vederci qualcosa di diverso. Non erano più glaciali come sempre, e lo strato di apatia che lo caratterizzava aveva lasciato posto ad un'altra sensazione indecifrabile. Era forse compassione?
"dovevo aspettarmelo da quella stronza" borbottò più a se stesso che a me "è sempre stata incredibilmente furba"
Non risposi, non sapevo cosa dire e non avrei mai voluto sbagliare con le parole. Era l'attimo di tregua che aspettavo da tempo, e non lo avrei mai rovinato. Mattheo imprecò tra se e se e poi mi puntò di nuovo la bacchetta contro. Strizzai gli occhi, pronta al peggio.
"vulnera sanentur"
Il peso che sentivo sul petto di colpo scomparve. Le ferite, i lividi, e tutto il dolore fisico che mi era stato provocato si dissolse in pochi secondi. Mattheo aveva usato un incantesimo curatore, e anche se la stanchezza emotiva rimaneva, mi sentivo decisamente molto meglio. Non sapevo per quale motivo avesse cambiato idea, e non mi interessava, ma volevo che restasse così. Ahimè, tutti sapevano quanto bipolare fosse.
Mi sollevai mettendomi seduta, mentre il moro teneva lo sguardo fisso su di me dall'alto. Restammo in silenzio per un minuto, forse, e poi riprese a camminare intorno alla stanza sotto al mio sguardo attento "non ti ho mentito" iniziai "non so veramente nulla e-"
"lo so" mi interruppe "ti ho dato il Veritaserum, poco fa" ridacchiò.
"avresti potuto farlo molto prima" ringhiai tirandomi in piedi. Ero stata costretta alle sue torture per giorni, quando bastava che mi facesse bere una stupida pozione per sapere tutta la verità di cui, tra l'altro, non ero nemmeno a conoscenza.
Si avvicinò pericolosamente a me, che indietreggiai fino a toccare con la schiena la parete. La sua figura muscolosa torreggiava sulla mia, e rabbrividii fissandolo negli occhi.
"y/n..." iniziò a parlare, quasi sussurrandolo con voce mistica, mentre con una mano andò a spostarmi delicatamente una ciocca di capelli da davanti gli occhi ponendola attentamente dietro l'orecchio "non ha importanza cosa avrei potuto fare, ma cosa ho fatto. E tu dovevi capire che qui comando io, e con me non si scherza" si morse delicatamente il labbro, inconsciamente, mentre io mi sentii assuefatta dalle sue parole.
"Mattheo io-" balbettai agitata, come se non riuscissi a comprendere l'effetto che le sue parole stavano avendo sul mio corpo. Se prima tremavo di paura, ora quel sentimento aveva lasciato spazio ad un tremolio diverso, quasi piacevole.
"ti racconterò quello che non sai sul tuo passato" iniziò, allontanandosi di scatto da me, come se avesse avuto paura di cedere a qualcosa "ad una sola condizione" si bloccò, puntando gli occhi fissi sui miei, per poi avvicinarsi di nuovo.
Annuii, incitandolo a continuare.
"tu mi sarai fedele" mi portò una mano sotto al mento, stringendolo leggermente e costringendomi a guardarlo "e se non lo sarai, se proverai ad ingannarmi o a prenderti gioco di me, ucciderò Draco Malfoy davanti ai tuoi fottuti occhi" ringhiò.
Spalancai gli occhi, mentre il respiro mi si bloccò in gola. "ti prego, non Draco" sussurrai quasi senza voce "farò tutto quello che vuoi, ma lascia stare Draco" continuai "per favore, Mattheo"
Il riccio ghignò "brava, così ti voglio" mi accarezzò una guancia, per poi riprendere a parlare "tua madre in passato ha fatto delle scelte sbagliate" iniziò a spiegare riprendendo a camminare nella stanza "delle scelte che hanno compromesso definitivamente il rapporto con la nostra famiglia" si fermò, riprendendo a guardarmi "ha fatto delle cose molto stupide, a dire il vero. Tranne questa. E' stata furba, la tua mammina, ma non quanto me" ridacchiò.
"tua madre ha tradito la mia famiglia durante l'ultima guerra, e l'unico motivo per il quale non te lo ricordi..." continuò con un sorriso maligno stampato in viso "...è perché ti ha obliviata, Y/N"
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VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddle
Fanfiction"Ci siamo già incontrati prima, vero? Per questo i tuoi occhi mi sembrano così familiari" "Forse in un'altra vita" ~ TW: la storia contiene linguaggio scurrile, violenza e scene esplicite. Leggere a vostra discrezione. Y/N x Draco Malfoy x Mattheo...