VIRAGO - Draco Malfoy or Mattheo riddle

XXV

13 AGOSTO 1996

La figura di Piton era cinta da abiti lunghi e scuri, mentre restava fisso in piedi affianco a Mattheo Riddle. Mi guardava con gli occhi spenti e un debole sorriso, mentre si abbassava le maniche della veste ed era incapace di fare qualsiasi altra cosa. Era sconvolto e sorpreso tanto quanto me. Non riuscii a dire nulla, se non restare a fissarlo come se avessi visto un fantasma. Non lo vedevo da mesi, e non credevo che l'avrei mai rincontrato, e sicuramente non qui. Avevo tantissime domande da porgli, ma la mia mente era come se avesse smesso di lavorare e si fosse abbandonata alle emozioni. Il cuore dal canto suo, per la prima volta da quando mi trasferii al Malfoy Manor,  iniziò a battere in modo diverso. Non era più sigillato in un angolo scuro, ma riprese a funzionare, riscaldandomi il petto. Provavo un'affetto immenso per Severus, un'affetto così grande che trovandomelo davanti riuscii a sentirmi... viva. 

"Severus" lo richiamai in un sussurro avvicinandomi leggermente "cosa.. -cosa ci fa qui?" 

Non rispose subito, ma non schiodò lo guardo dal mio, mentre io alternavo la vista tra il professore e Mattheo. Il giovane Riddle deglutii, restando anche lui in silenzio. 

"sono diventato il nuovo rettore di Hogwarts" quando finalmente Piton parlò, cedetti, senza prestare particolare attenzione alle sue parole. Deglutii, avvicinandomi velocemente a lui e buttandomi tra le sue braccia. Cercai di stringere il suo corpo più vicino al mio, mentre esitò prima di lasciarsi andare e portare una mano ad accarezzarmi i capelli. Lo stringevo, e mi stringeva. Soffocai dei singhiozzi tra i suoi abiti scuri, mentre mi sentii totalmente al sicuro tra le sue braccia. Dopo qualche minuto, quando mi lasciò andare, puntai gli occhi nei suoi scuri. Sentii lo sguardo scottante di Mattheo bruciarmi la schiena mentre avevo ancora le mani strette tra quelle di Piton. Lo osservai da capo a piedi, come per accertarmi che fosse davvero reale, ma lo era. Severus Piton era davvero al Malfoy Manor, e forse con lui non ero più sola. 

"lasciaci soli, Mattheo" borbottai senza neanche guardarlo, mentre continuavo a fissare il professore davanti a me, e il petto mi si stringeva, si riscaldava, e forse per la prima volta dopo un'infinità di tempo riuscii a provare qualcosa che non fosse freddo. Il giovane Riddle non si mosse, restando ad osservarci con le mani nelle tasche senza degnarsi di ascoltarmi. Sbuffai, voltandomi verso di lui e raggiungendolo velocemente.

"lasciaci soli" puntai gli occhi nei suoi "per favore" aggiunsi. Lo vidi sbuffare, passandosi insistentemente una mano tra i capelli, prima di lanciare un'occhiata a Piton e avviarsi verso l'uscita. Una volta superata la porta, se la chiuse alle spalle, lasciandoci finalmente soli. Mi voltai verso Severus.

"è davvero il nuovo rettore?" deglutii, mentre lui annuì senza dire una parola. Restai un attimo in silenzio, accertandomi che nessuno ci stesse sentendo. 

"professore" iniziai "mi dica il vero motivo per cui è qui" sussurrai speranzosa. Lui sospirò, distogliendo lo sguardo. 

"non c'è un vero motivo, y/n-"

"perché tutti mi tenete all'oscuro di quello che sta accadendo?" lo interruppi frustrata "sono stufa di essere manipolata, di essere la pedina che viene mossa a piacimento del giocatore" parlai stizzita "voglio essere la scacchiera, d'ora in poi. Voglio essere io a muovere le mie pedine. Voglio muoverle come cazzo mi pare, senza che nessuno lo faccia a me. Voglio prendere in mano le redini della situazione e smettere d'essere tenuta all'oscuro di qualsiasi cosa ci sia da nascondermi. Sono stanca di non sapere nulla sul mio passato, su mia madre, e neanche sul futuro. Sono davvero stanca, sono arrivata al limite. Professore, l'ho vista confabulare con Mattheo ad Hogwarts e non ho avuto spiegazioni, la ritrovo qui ora e ancora non ha nulla da dirmi. Per favore, la smetta, mi sta stressando" terminai riprendendo fiato. Piton rimase impassibile ale mie parole, mantenendo un'espressione seria e consapevole, sorretta da una sorta di arroganza.