Capitolo 24

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~ il ragazzo in foto è Christofer ~

Siamo in camera e ho raccontato tutto alle ragazze, anche di noah e emy ha ammesso che in bagno erano lei e davon e che stanno intraprendendo una relazione, ma non è ancora nulla di ufficiale.
Nel frattempo mi sono cambiata e mi sono messa un jeans skinny a vita alta neri con due strappi sulle ginocchia, una maglia nera a maniche corte con una stampa grigia, un cappello, e degli stivaletti neri.
Sopra mi sono messa una giacca di pelle nera e mi sono legata i capelli in una coda bassa e ho lasciato due ciuffi liberi sul viso.

-sei stata fortunata a trovare uno come lui- -Lara ha ragione, ma la prossima volta avverti-Annuisco-noah?--noah era preoccupato pure lui e ci ha aiutato, ma era molto scorbutico, ed è in palestra da quasi un'ora--vado a parlargli, ma prima passo ...

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-sei stata fortunata a trovare uno come lui-
-Lara ha ragione, ma la prossima volta avverti-
Annuisco
-noah?-
-noah era preoccupato pure lui e ci ha aiutato, ma era molto scorbutico, ed è in palestra da quasi un'ora-
-vado a parlargli, ma prima passo da j-
-noi siamo in giardino, appena hai fatto vieni così casomai andiamo a fare una passeggiata visto che è una bella giornata-
-va bene a dopo- saluto le ragazze e chiamo j
《Io" hey j possiamo parlare? Dove sei?" J"oh ma sei viva eh, so tutto emy mi ha detto tutto, comunque si vieni in camera"》
Ha quel suo tono arrabbiato e so già cosa mi aspetta... ammetto di averla combinata grossa.
Fortunatamente emy mi ha coperta dicendo che avevo incontrato una mia vecchia amica di new York che frequenta i corsi serali, quindi impossibile che i ragazzi la conoscano.

Dopo aver chiesto scusa 300 volte a j e anche a davon mi incammino verso la palestra e per i corridoi intravedo la figura di Christofer uscire dall'ufficio della preside
-hey- si gira e si è lui
-chi si rivede, ti sei cambiata vedo-
-beh si, diciamo che questo è più il mio genere e ammetto che è più comodo- facciamo entrambi una piccola risata
-dove vai di bello?-
-beh devo andare a chiarire delle cose con una persona, te? Come mai sei andato dalla preside?-
Noto un filo di vergogna, infatti si gratta anche la nuca
-beh ecco, la preside è mia madre...-
-oh- non so perché ma la cosa mi ha un pochino scioccata
-ecco perché ti conoscono tutti-
-esatto, ho frequentato fino all'anno scorso, ma ho abbandonato per vari motivi-
-quindi conoscerai anche mio fratello-
-beh può esse, come si chiama?-
-james garcia-
-sei sua sorella? Wow vi assomigliare davvero poco, parlava molto di te sai, prima facevo parte del suo gruppo, conosco anche davon-
-hahaha beh ecco è un po' complicata la nostra storia-
- come sta?- chiede con un filo di tristezza
-j sta molto bene, finalmente- lo dico con sollievo e lui lo nota
-se vuoi te lo saluto-
-oh nono tranquilla, non siamo ecco... rimasti in buoni rapporti e se sa che ci conosciamo si arrabbierà-
Ok c'è qualcosa sotto e io dovrò scoprirlo
-capito- nel frattempo non mi ero accorta che eravamo arrivati in palestra e proprio quando me ne accorgo esce noah tutto sudato.
Ci squadra dalla testa ai piedi e fissa malissimo Christofer
-cosa ci fai qui con lui? E poi te cosa ci fai qui? Sta lontano da lei- i suoi occhi sono iniettati di sangue, la rabbia sta per fuoriuscire e non prevedo di certo abbracci e baci.
-sono venuta per parlarti, ti prego ascoltami-
-dovevi venire con lui? Proprio con white?-
Oh fa così di cognome
- è stato un caso, lascia perdere- lo fisso negli occhi e si tocca i capelli per il nervosismo.
Qualcosa mi dice che anche noah sa cosa è successo tra Christofer e james.
-credo sia il caso che io vada, ci sentiamo clar e tu noah trattarla bene, sai benissimo di cosa sono capace- mi fa l'occhiolino e nell'ultima parte della frase intravedo come una minaccia.
Lo vedo allontanarsi e noah mi prende per il braccio e mi strattona negli spogliatoi.
-cosa cazzo ci facevi con lui! J lo sa? Come fai a conoscerlo? Oh aspetta... non dirmi che..che...- stava ormai urlando e tira un pugno al muro, poco vicino al mio viso...
So che non lo farebbe mai ma in questo momento ho paura, non so in che guaio io mi sia cacciata, ma ne devo uscire.
Noah si rende conto della mia paura e subito si calma e si siede di fianco a me, si mette le mani nei capelli appoggiandosi sulle ginocchia
-dimmi solo che non ci sei andata a letto...- dice sottovoce guardando il pavimento
Esito a rispondere, non so il perché.
Alza la testa e mi fissa negli occhi
-no-
-clar ripetimelo guardandomi dritto negli occhi ti prego- nei suoi occhi noto della paura. Noah ha paura?
-no noah non l'ho neanche baciato-
Tira un sospiro di sollievo e la paura che prima vedevo ora non c'è più.
-ora mi spieghi tutto, iniziando dal bagno-
- noah ti giuro che non era il mio scopo scaricarti, ma i ricordi hanno preso il sopravvento e hanno vinto... quando sono uscita dal bagno, non facevo altro che cercarti, ma non ti trovavo, allora mi sono data all'alcool.  Non ricordo altro, ma per quello che mi ha raccontato Christofer, non ho fatto altro. Mi voleva riaccompagnare a casa, ma non feci in tempo che subito mi addormentai, mi portò a casa sua credo e questa mattina mi ha dato l'aspirina e abbiamo fatto colazione, mi ha riaccompagnato, ho raccontato tutto alle ragazze, mi sono cambiata e dopo aver parlato con j l'ho rincontrato e mi ha accompagnato, ecco tutto.-
-capisco... aspetta. Avete dormito insieme?-
-no- scuoto la testa -io ho dormito nel letto e lui sulla sedia di fianco al letto-
-giurami che non ti ha neanche sfiorata-
-noah basta! Ti ho già detto di no! E poi te che fine avevi fatto? Eh? Se tu non fossi sparito tutto questo non sarebbe successo!-
Non dice nulla
-noah cazzo guardami. E dimmi dove eri-
Alza la testa e mi fissa
-credimi non vorresti saperlo-
I peggio pensieri mi passano per la testa
-beh io che nonostante fossi ubriaca ti cercato e tu! Tu ti sei andato a scopare qualcun'altra! Ti azzardi anche di farmi la ramanzina! A me capito! A me che io non ho fatto nulla a differenza tua, e ti prego non prendertela con Christofer perché si è solamente preso cura di me-
-clar white non è quello che ti vuole far credere!- ci stiamo ormai urlando contro, con la sola differenza, che io sto piangendo
-beh neanche te sei quello che io credevo, alla fine non siete tanto diversi...-
Prendo la mia borsa e mi dirigo verso la porta ma mi giro con una domanda
-chi era lei?-
abbassa al testa
-margaret-
A quel nome i nervi mi salgono alle stelle
- vaffanculo noah!Non voglio più vederti!-
Esco sbattendo la porta e sento lui tirare un urlo, seguito da varie botte, mi fermo, ma appena faccio mente locale di quello che ha fatto comincio a correre, lontano da lui.
Le lacrime mi stavamo appannando la vista, non sapevo neanche io dove stessi andando, basta che era lontano da lui.

Vado a sbattere contro una persona e cado per terra
-hey scusami- mi aiuta a rialzarmi
-hai bisogno di aiuto?-
-n...no- ricomincio a correre e capisco che sono in cortile.
Mi guardo intorno e le vedo, vado da loro e appena mi vedono mi vengono incontro, ma appena vedono le mie condizioni capiscono
-hey hey che succede?- mi chiede lara abbracciandomi
-ci ho litigato-
-noah?-
Annuisco
-ora mio fratello mi sente- stava per andare ma la blocco
-ferma, non mi interessa più nulla di lui-
Non è vero... mi interessa tanto... ma se mi vuole deve venire lui.
Emy mi asciuga le lacrime e ci sediamo sotto la nostra quercia
-ci spieghi cosa è successo?- dice emy
Racconto tutto e alla fine, di fronte a me ci sono due ragazze, piene di rabbia che urlano insulti in continuazione verso la persona che mi fa provare sensazioni stupende, ma che al tempo stesso mi rovina.
-ora prendiamo in mano la nostra vita e facciamo tutte le cose che ci fanno star bene- si alza lara prendendo la sua borsa
-giornata dedicata solo a noi ragazze, senza nominare nessun nome maschile- dice emy.
Annuisco.
Speriamo che tutto questo serva a qualcosa...

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora