Capitolo 31

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Dopo aver fatto la doccia a jona ci è andato noah e ora siamo tutti e tre sul divano a vederci un film Disney mentre aspettiamo la pizza.

Dopo aver mangiato la pizza e aver fatto addormentare con difficoltà jona torno giù in salone dove c'è noah che fa zapping tra i canali
-non trovi niente di interessante?-
-niente...-
Suona il campanello
-vado io, te cerca un film interessante- dice noah.
Dopo poco mi raggiunge in salotto
-hey clar guarda chi c'è- mi giro e ritrovo la donna che ci ha aiutato oggi
-oh buonasera-
-buonasera signorina, scusate dell'orario ma ho staccato poco fa, vi ho portato tutte le cose del bambino per la scuola-
-oh grazie mille, gentilissima-dico prendendo lo zaino piano di roba e una busta.
Ci informa poi della futura scuola, gli orari e le materie.
-a proposito dov'è?-
Chiede in modo quasi minaccioso, noah mi affianca e mettendomi un braccio sulle spalle dice
-sta dormendo, venga glielo facciamo vedere, ci ha messo un pochino ma ci siamo riusciti-
-non parlare in plurale... l'ho fatto dormire io- dico con un tono un po' da bambina.
La donna scoppia a ridere e aggiunge
-tranquilli ragazzi vi credo, mi fido di voi. Ora vado dalla mia famiglia, buon continuo serata-
Ci saluta e subito esce.

La serata passa tranquillamente e dopo aver visto un film, noiosissimo, scelto da noah andiamo a letto.
-domani a che ora deve entrare a scuola?-
-ha l'entrata alle otto e mezza-
-ok a noi i corsi iniziano alle nove-
Mi metto sotto le coperte e involontariamente la maglia lunga che avevo mi si alza e lascia intravedere la mutanda
-uhh pizzo rosso interessante-
Mi giro verso noah che ha il suo solito sorrisetto
-bello eh- gli faccio l'occhiolino con la linguaccia.
-mh molto-
Mi prende per i fianchi e mi fa mettere a cavalcioni su di lui
-sei così bella clar- e mi squadra dalla testa ai piedi accarezzando ogni centimetro del mio corpo.
Mi abbasso verso il suo viso e do inizio alle danze tra le nostre lingue.
-clar non sai che effetto mi fai- mi sussurra a un centimetro dalle mie labbra
-oh tesoro lo so benissimo, il tuo amichetto si fa sentire-
Ebbene sì, sentivo perfettamente la sua erezione.
-sei te la causa di ciò- e sposta lo sguardo verso le nostre intimità.
Sorrisco e rinizio a baciarlo.

Suona la sveglia, sono le sei e trenta e mi sono svegliata con la divina visione di noah con i capelli tutti scompigliati, i nostri corpi nudi sono appiccicati, i nostri cuori battono all'uniscono e non c'è buongiorno più bello di questo.
Noah apre gli occhi e subito mi sorride
-buongiorno arte-
Lo bacio e a un centimetro dalle sue labbra dico
-buongiorno a te-
-da quanto sei sveglia?-
-da neanche due minuti-
-mh che ore sono?-
-le sei e trentaquattro precisamente-
-ci facciamo una doccia veloce e andiamo a svegliare jona?- dice noah
-allettante come proposta- sorrido e mi alzo, sulla soglia del bagno dico
-allora? Non vieni?-
Si alza di scatto e in un secondo mi affianca.
È stato abbastanza faticoso fare una doccia veloce con noah, ma fortunatamente sono riuscita a resistergli.
-noah mi puoi portare perfavore la borsa che mi ha preparato emy?-
Noah entra con solo il pantalone della tuta, rigorosamente grigia.
-a lei-
-oh la ringrazio-
-per lei questo ed altro mia regina-
Mi bacia la mano
-oh così mi lusinga mio re- mi prende per i fianchi e mi inizia a baciare, in tutto ciò io sono in intimo.
Mi prende in braccio e mi fa sedere sul lavandino, il bacio si fa più passionale, ma lo blocco.
-noah dobbiamo occuparci di jona-
Annuisce, mi lascia un bacio a stampo e torna in camera.
Mi vesto con una tuta grigia, una felpa corta bianca e con delle scarpe bianche e nere, quando esco dal bagno noto che noah è vestito come me solo che ha una felpa intera.
-mi copi pure- dico ridendo
Si gira mi squadra e dice
-veramente non lo sapevo, ma è figa come cosa, tieni nella borsa c'era pure questo- mi passa un cappellino nero e lo metto.

-mentre vai a svegliare e preparare jona io preparo la colazione- dice noah lasciandomi un bacio sulla fronte, si fionda per le scale e io entro in camera di jona sedendomi sul letto vicino a lui, inizio ad accarezzargli i capelli

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-mentre vai a svegliare e preparare jona io preparo la colazione- dice noah lasciandomi un bacio sulla fronte, si fionda per le scale e io entro in camera di jona sedendomi sul letto vicino a lui, inizio ad accarezzargli i capelli.
-ei piccolo sveglia, oggi inizia la scuola-
Apre un occhietto e mi sorride, è così carino.
-buongiorno- si siede sul letto
-inizio a prepararti le cose tu nel frattempo svegliati per bene ok?-
Annuisce e inizia a stiriacchiarsi, io scelgo i suoi vestitini e appena finisco lo prendo in braccio.
-tappa bagno e poi colazione ci stai?-
-si- dice ancora mezzo addormentato nell'incavo del mio collo.

Abbiamo fatto tranquillamente colazione e ora siamo in macchina di noah
-sei agitato?- chiede noah fissando jona tramite lo specchietto
-no, non vedo l'ora di fare nuove amicizie-
Parcheggiamo fuori scuola e la campanella era appena suonata.
-vieni ti accompagniamo- dico porgendogli la mia mano, l'afferra e la stringe.
Con lo zainetto che tra poco era più grande di lui e mano per mano a noi ci incamminiamo verso la sua classe che ci ha detto la signora ieri.
-scusate chi cercate?- veniamo interrotti da una voce profonda.
Ci giriamo e ci troviamo un uomo ben piazzato, alto come noah che ci squadra dalla testa ai piedi, quando squadra jona, lui si nasconde dietro di me.
-voi dovreste essere i ragazzi che si occupano di jonatan- dice fissando jona e poi noah negli occhi.
Mi mette un pochino paura quest'uomo, ma spero sia solo la mia impressione.
-si siamo noi- dico.
Sposta lo sguardo verso di me e dice
-piacere il sono il preside Brown, ho parlato con i carabinieri già, mi hanno spiegato la situazione, il bambino ora lasciatelo a me, lo accompagnerò io in aula-
Mi accovaccio verso jona e gli do un abbraccio
-fai il bravo mi raccomando, ora ti lasciamo con lui che ti porterà dai tuoi nuovi amichetti va bene?-
Annuisce timidamente e dice
-mi verrete a prendere vero?-
Noah s'avvicina a noi
-certo piccolo, non ti lasceremo solo stai tranquillo, tra qualche ora ti verremo a prendere-
Jona abbraccia noah che gli lascia un bacino sulla fronte, poi abbraccia me
-ora va, ti staranno aspettando- dico con un sorriso pieno di incoraggiamento.
Jona affianca il preside e noah mi prende per mano.
-credo che sia arrivata l'ora anche per noi di andare a scuola-

Siamo davanti al college e mancano cinque minuti all'inizio delle lezioni
-clar i nostri amici faranno domande-
-lo so... è difficile da spiegare e prima di farlo voglio aspettare e creare per bene un'equilibrio con jonatan, se domandano diremo che quel giorno è uscito un imprevisto con l'auto-
-e per il fatto della casa cosa diremo?-
-non saprei-
Noah ci pensa un pochino su e dopo dice.
-ci sto, diremo che vorremmo prenderci del tempo per solo noi due e quindi approfittiamo della mia casa-
Mi fissa come per chiedere il consenso.
-se la berranno?-
- lo faranno fino a quando non gli diremo la verità-
-va bene-
-sta tranquilla- mi prende il mento e mi lascia un leggero bacio
-ora andiamo o faremo tardi-
Ci incamminiamo per le classi e la prima che troviamo è la mia.
-ci vediamo dopo in mensa-
-va bene- mi ribacia e entro in classe, dove tutti gli occhi sono puntati su di me, mi giro verso la cattedra e fortunatamente il professore ancora non c'è.
Appena mi siedo vicino a emy mi ritrovo quattro occhi pieni di curiosità.
-perché tutti mi fissavano, e voi avete quegli sguardi strani?-
-perché ti sei baciata con noah davanti a tutta la classe, tutti vi hanno visti, poi perché siete arrivati insieme, perché siete vestiti uguali e perché siete scomparsi-
Ecco, lo sapevo, ora inizieranno a fare trecento domande
-non siamo scomparsi e poi ho deciso di dare una seconda possibilità a noah-
-e tutti gli altri punti?- dice emy
Ma il prof oggi non ha intenzione di arrivare? No, perché ho una grandissima voglia di fare storia.
-e va bene, che siamo vestiti uguali è un caso-
-state ufficialmente insieme? No perché tutte le ragazze già ti odiavano solo perché eri una sua amica- dice facendo le virgolette con le dita alla parola amica, riprende a parlare e dice
-pensa tu ora- dice emy
-pensa che odiano persino me che sono la sorella- dice Lara
-ufficialmente ancora no, ma ripeto gli sto dando una seconda possibilità-
-va bene, poi parleremo meglio- dice emy

Iniziano le lezioni e stranamente ma anche fortunatamente non mi hanno fatto nessuna domanda.

Aspetta te... a mensa daranno il via libera
Oddio spero di no..
Beh almeno guarda il lato positivo
Ovvero?
Ci sarà noah
Giusto

A mensa non fanno domande fortunate e dopo ci andiamo a mettere sotto la nostra quercia... come se l'avessimo comprata...
-a che ora esce jona?- mi sussurra noah
-alle 13:15-
-ora sono?-
-le 12:30-
-facciamo così, stiamo dieci minuti con loro e poi andiamo a prendere dei cambi e i libri in camera poi andiamo a prendere jona- dice noah
-hey, solo perché vi siete rimessi insieme,  non significa che dovete escluderci eh- dice lara.
Le sorrido e li raggiungiamo...





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