Capitolo 14

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Fino a quando mi sento prendere da dietro, mi giro credendo che fosse Noah, invece era uno sconosciuto
-lasciami vattene- comincio a dimenarmi ma lui stringe ancora di più la presa e mi dice cose sconce all'orecchio mentre fa viaggiare le sue mani sul mio corpo, le ragazze lo notano e vedo che iniziano a correre ovunque. Le altre persone fanno finta di niente e i ricordi iniziano a rifarsi vivi, io e lui alla festa, io che esco, lui che mi rincorre...
Non ho il coraggio di guardare in faccia il ragazzo per paura di rivedere lo stesso volto di 1 anno fa, non sento più le sue mani sui miei fianchi, apro gli occhi e noto James intento a tenere fermo il ragazzo, urlandogli addosso le peggio parole, mentre Noah lo riempiva di calci e pugni.
Noto che tutti ormai stavano guardando, la musica era ormai ferma, incredibile, ora tutti fermi e prima invece se ne fregavano.
Le ragazze mi raggiungono e subito mi abbracciano
-clar come stai?-
-s...sto...sto be...bene- sto tremando e balbettando, sto per avere una crisi, ti prego non ora, non ora.
-clar sicura? Sei pallida, stai sudando freddo e stai tremando-
-voglio so.. solo tornare nel college-
Le ragazze si guardando come per dire "c'è qualcos'altro" è vero, ma non sono pronta a parlarne.
Ancora tra le braccia di emy vedo che noah e james hanno finito con lui, noto che è ancora vivo.
James subito mi abbraccia e mi riempie di domande, lara lo fulmina e mi dice
-clar ora è tutto ok ci siamo noi con te- e stringe la presa.
Noto che noah non ha spiccicato parola, ha la testa bassa e le mani piene di sangue, Davon è dietro di lui e mi fissa dispiaciuto.
Mi avvicino a Noah
-hey vieni con me- alza la testa e noto che ha gli occhi lucidi, lo prendo per mano e non mi frega se mi sporco anche io, entriamo nel bagno e inizio a sciacquargli le mani
-lascia stare so farlo da solo- mi dice freddo
-che hai?-
- nulla- continua a rispondermi freddo
- noah ti prego- lo guardo negli occhi, a quel contatto abbassa la testa e continua a lavarsi le mani
- ti ha toccato, cazzo, uno sconosciuto ti ha toccato e ne io e ne james stavamo con te- tira un pugno con forza contro il muro, vedo che stringe i denti per il dolore
-calmari un attimo ti prego- si gira e si appoggia con la schiena al lavandino
-non mi calmo no, deve solo morire, cazzo clar ti ha appena messo le mani addosso- mi urla contro mentre indica la porta, a quel pensieri mi vengono i brividi e gli occhi lucidi
-l... lo so noah-
- dovevo ucciderlo-
- finiscila ora è tutto passato vieni- mi ripeto più che altro a me stessa che tutto sia passato, al solo pensiero che non sia stata la prima volta e che la prima volta era successo di peggio, mi viene solo da piangere.
Faccio sedere noah e cerco il disinfettante con le bende e quando so cerco, mi inginocchio
-brucerá-
-fa niente- risponde ancora secco.
Finisco di bendare le mani e quando sta per uscire lo tiro per la camicia e lo faccio rientrare
-che c'è clar?-
-noah ti prego, non essere arrabbiato-
-clar non sono arrabbiato con te, sono arrabbiato con quello e con me stesso per non essere stato li in quel momento- mi mette le mani sul volto e mi guarda negli occhi
- noah non devi essere arrabbiato con te stesso, non ero sola, e se poi non c'eri te dopo...- lascio la frase in sospeso
- appunto se non c'ero chissà cosa poteva succedere, ma se c'ero fin dall'inizio, lui neanche si avvicinava-
-e hai anche ragione ma pensa al lato positivo, sei arrivato e mi hai salvato-
Fa un sospiro e annuisce, mi prende la mano e me la bacia
-ora andiamo, sono stufo di rimanere qua, stasera dormi da me, ma non in college ok?-
-dove dormiamo?-
-sorpresa, tranquilla non ti faccio dormire sotto ad un ponte-
Usciamo mano nella mano e andiamo alla macchina, mando un messaggio alle altre dicendo che stavo bene e che ero con noah.

Eravamo in macchina fino a quando
-mi puoi accompagnare al college?-
-perché vuoi tornare al college?-
-voglio solo prendere il cambio per domani faccio subito- acconsente e neanche 2 minuti dopo arriviamo al college, in camera prendo le prime cose che mi capitano per mano e le metto in una borsa, scendo giù di corsa e torno in macchina.
-ci hai messo veramente poco-
-te lo avevo detto- mi sorride e ripartiamo.
-mi dici dove mi porti? Ti pregoooooo-
-nooo-
-ti pregooo-
-ti ho detto di no, tanto siamo quasi arrivati-
-e va bene- torno a fissare fuori dal finestrino e noto che siamo in una parte di Los Angeles dove ci sono tutte ville enormi
-noah che ci facciamo qua?-
-stiamo andando a dormire- dice con un tono ovvio
-ho capito ma- non mi da tempo di continuare la frase che mi interrompe
-arrivati- si ferma fuori ad una villa enorme, scendiamo dalla macchina
- é tua?-
-si-
-ci sono i tuoi? Non voglio disturbare-
-oh nono tranquilla, non ci sono-
-ah okay-
-cos'é non mi chiedi perché non ci sono? Sei sempre molto curiosa-
-é che, sono cose private e non voglio essere troppo invadente- dico mentre ci incamminiamo verso la porta di ingresso
- hahahaha, no non sei invadente, è semplice, non sono di Los Angeles neanche io, due anni fa quando venni i miei mi comprarono questa villa anche se dormivo al college-
-capisco-
Apre la porta e wow è stupenda, molto modesta
-noah-
-dimmi- dice mentre posa le chiavi su un mobile all'ingresso
-perché comprarti una villa se non ci vieni mai?-
-chi te lo ha detto che non vengo mai?- mi fa l'occhiolino
-non dirmi che tu, cioè tu ti porti...-
-oh clar neanche se fosse l'ultimo giorno prima della fine del mondo porterei una di loro nella mia casa, te sei la prima che entra qua dentro oltre a mia sorella e mia madre-
-ah scusami...- abbasso la testa, sento lui avvicinarsi, mi mette due dita sotto il mento e mi alza la testa
-clar non pensare sempre a quello ti prego, non sono ciò che credi, non lo faccio sempre, solo quando sono arrabbiato-
Annuisco, continuo a fissarlo e noto che noah si sta sempre più avvicinando
-mi fai uscire pazzo- mi sussurra all'orecchio e mi bacia dietro, come qualche ora fa
-abbiamo un bacio in sospeso- continua a sussurrarmi.
Non voglio cadergli subito ai piedi
- aspetterà ancora un pochino, ho sonno dai- gli faccio la linguaccia e prendo la borsa che avevo messo per terra
-dove dormo?-
-con me- un brivido mi percorre la schiena
-c con te?-
-tranquilla non ti stupro-
- ha ha ha divertente-
-dai vieni-
Saliamo le scale e apre la porta di una camera che presumo sia la sua
-ora esci devo cambiarmi-
-devo proprio?-
- eh si ora susu fuori- lo spingo fuori, poso la borsa e noto che mi sono dimenticata il pigiama cazzo... apro qualche cassetto e tiro fuori una maglia di noah, bianca semplice, sa di lui...
Mi accorgo che non riesco a sbottonare la cerniera dietro, merda
-noah!-
Apre la porta
-dimmi-
-mi potresti sbottonare perfavore la cerniera?- mi sposto i capelli su un lato e lui molto delicatamente mi abbassa la cerniera
-ma non hai il reggiseno-
-emm e quindi?- lo guardo con uno sguardo confuso
- non ti danno fastidio cioè-
-no noah no, in molti casi noi ragazze non lo usiamo, pure mentre dormiamo alcune non lo portano-
-tu lo porti?- mi guarda con uno sguardo pervertito
-placa gli ormoni-
-allora?-
-lo scoprirai, ora esci- lo spingo fuori e quando stavo per chiudere la porta gli dico grazie.

Metto la sua maglia che mi arriva poco più sopra delle ginocchia e mi lavo i denti
-posso entrare ora?- urla noah dal lato opposto della porta
-si entra-
Mi metto sul letto con il telefono mentre noah si cambia, più che altro si spoglia
-perché hai la mia maglia?-
-mi sono dimenticata il pigiama- poso il telefono sul comodino e mi metto meglio seduta sul letto, noah si spoglia, si lava i denti e si siede di fronte a me, rompe il silenzio
-ti sta molto bene la mia maglia sai? Sta meglio a te che a me- passa i suoi occhi su ogni minimo centimetro del mio corpo, poi riprende a parlare
-ho la conferma che dormi senza reggiseno-
-come l'hai fatto a scoprire?-
- si vede- indica il mio petto e noto che si vedono i capezzoli, arrossisco
-sei così bella quando arrossisci, sei bella sempre sai?-
-noah è tardi- mi stendo e lui fa come me assumiamo la posizione a cucchiaio.

Vorrei tanto dirgli di quella sera, ancora ricordo era il 12 luglio... devo dirglielo, non so precisamente perché, ma è come se mi mancasse qualcosa, ho bisogno di dirlo a qualcuno
-noah stai dormendo?-
-no perché?-
-devo dirti una cosa-
-a quest'ora?-
-é importante-
-ok dimmi- si siede sul letto come prima, lo seguo a ruota, faccio un respiro profondo
-non è una cosa semplice, non lo sa neanche emily e tantomeno james, sei il primo che lo viene a sapere, non so neanche perché io te lo stia dicendo, ma ho bisogno veramente che qualcuno lo sappia o non mi sento bene-
-clar mi stai facendo preoccupare-

Holaaaa❤
Salve a tutti, come state? Spero bene. Comunque siete pronti a sapere un pezzo della vita di Clar?💫

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora