Capitolo 45

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Ritorno a casa e trovo delle valigie appena apro la porta e subito capisco che sono le mie.
Cosa sta succedendo?
-noah?-
Urlo più volte il suo nome ma non mi risponde, ad un certo punto un miscuglio di rabbia e delusione mi invade e prendo tutte le mie cose.
Lascio le chiavi all'ingresso e sbattendo la porta esco.
Perché lasciarmi così? Cosa gli ho fatto?

Sto camminando verso il college fino a quando una macchina non si ferma di fianco a me.
-hey dove vai con tutta quella roba?-
-christofer?-
Domando asciugandomi le lacrime
-eiei ma tu stai piangendo-
Accosta la macchina, scende e mi abbraccia
-che hai? Chi ti ha ridotta così?-
-indovina-
-noah?-
Annuisco
-oh ma lascialo perde, dove sei diretta? Ti accompagno-
-n no tranquillo non ti preoccupare-
-dai su clar non farmi insistere-
Esito un po' a rispondere ma cedo
-al college-
-stavo andando proprio lì, sali-
Dopo aver esitato un po' salgo mettendo le valigie dietro
-sai non avrei mai creduto di rivederti in questo modo-
-in che senso?-
-beh, mentre piangi, piena di valigie che torni al college,  beh uno scenario abbastanza triste-
-non hai tutti i torti-
- è così bello il tuo sorriso, non fartelo smorzare da nessuno, soprattutto da un ragazzo-
Sorrido e guardo fuori dal finestrino e noto che stava iniziando a piovere
-buffo no? Ora si mette anche a piovere-
Faccio una piccola risata e dico
-belli i nuovi tatuaggi-
-grazie, siamo arrivati-
-grazie di avermi accompagnato-
-ma di che clar, anzi dammi qualcosa che ti accompagno-
-ma no tranquillo chris-
-c come mi hai chiamato?-
-se ti da fastidio non ti ci chiamo più-
-no no, anzi, mi piace-
Vedo che fa un'espressione strana e prende due mie valigie e io invece il borsone della palestra  dove sbucano i guantoni
-fai box?-
Mi domanda mentre un silenzio ricopre tutto il corridoio del dormitorio femminile
-si ho riniziato oggi-
-ottimo, anche io qualche volta la faccio-
-un giorno potremmo allenarci insieme-
Dico senza pensare a quello che è accaduto poco fa
- perché no, a casa mia ho in garage il sacco se vuoi un giorno vengo a prenderti-
-va benissimo, siamo arrivati, puoi anche lasciarmi le valigie qui-
-va bene, ci si vede in giro e ci si sente clar e ricordati quello che ti ho detto, per qualsiasi cosa ci sono-
-grazie chris ancora-
Mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va, lo rimango a fissare fino a quando non perdo le sue tracce, è molto più alto di Noah, più magro e si veste sempre di nero, ha una voce molto profonda e ha un suo fascino...

Ok ora basta, cerco le chiavi della camera e quando le stavo per infilare nella serratura la porta si apre, era emy
-e tu?-
Appena la vedo rinizio a piangere a dirotto e mi fiondo tra le sue braccia
-clar cosa è successo?-
Mi allontana un po', fissa le mie valigie e e poi me
-non dirmi che?-
-mi ha cacciata e lui non era presente neanche in casa, ho solo trovato le valigie...-
-entra-
Entro e mi butto su quello che era il mio letto e scoppio in un pianto tremendo
- ti metto la roba a posto, quando vuoi raccontami tutto-
Io adoro emy, perché non è assillante e ti aiuta in tutto, a modo suo, ti da il tempo necessario e ti sta vicina sempre, anche se sei nel torto tra poco.

Dopo esser tornata al college mi sono addormentata
-clar, clar è ora di cena-
-non ho fame emy-
Sento che mormora qualcosa ma non capisco cosa
-io sto uscendo a prendere delle pizze per mangiarle con gli altri, almeno vieni, anche se non mangi-
-emy non me la sento, tutti mi riempirebbero di domande e non mi va, almeno di spiegarlo oggi-
-va bene, parlerò con tuo fratello, a proposito chi ti ha accompagnato oggi qui?-
-christofer-
-cosa? Dove l'hai incontrato?-
-stava venendo qui e mi ha accompagnata-
-ok questo non lo dirò a tuo fratello, dico che sei venuta in autobus-
-grazie-
- tranquilla, ma dovrai dirglielo prima o poi-
Annuisco e ributto la testa sul cuscino, mi fa così male.
Appena emy esce mi alzo e vado a farmi una doccia, non so quanto tempo precisamente ci sono stata, ma sicuramente tanto tempo.
Mi metto il pigiama e mi guardo allo specchio,  sembro uno zombie, mi tolgo l'asciugamano dalla testa e appena prendo il phon bussano alla porta, tempismo perfetto.
-emy hai le chiavi dai!-
Sento ribussare
-emy per dinci sei uscita senza chiavi come sempre non te lo togli mai questo vizio-
Vado ad aprire e mi ritrovo appoggiato alla porta Christofer
-mi dispiace per te ma non sono emy-
-beh è evidente, entra-
-sei sola?-
-si emy è con gli altri-
-come mai non sei con loro?-
-siediti, non sono con loro perché nessuno lo sa e non mi va di subirmi trecento domande-
-capito-
Noto che si guarda intorno e si ferma su un pupazzo che appena lo noto anche io lo prendo subito era quello che ci ha lasciato jona, lo ha dato a me...
Emy me lo ha messo sulla mia mensola
-bel pupazzo-
- grazie, posso farti una domanda?-
-certo-
-cosa ci fai qui?-
-sono venuto per sapere come stavi, non mi rispondevi al telefono e ho pensato di venire direttamente-
-ah, non ti ho risposto perché mi è morto il telefono-
-tranquilla, ho visto che stai meglio e ora posso andare-
-se vuoi puoi rimanere un'altro pochino, tanto sono sola-
-non voglio disturbare-
-ma no tranquillo-
Mi raccolgo i capelli in un cipollotto anche se sono bagnati e mi siedo sul letto di emy che si trova davanti al mio.
Parliamo del più e del meno e nel frattempo ci beviamo una birra
-mi mancava passare serate così-
Dice con un po' di tristezza
-chris posso chiederti come mai non frequenti più il college? Non dovresti essere all'ultimo anno?-
-lo seguo, ma privatamente-
-capisco-
-so a cosa vuoi arrivare, ma non sono io a doverti dare delle spiegazioni-
-a chi dovrei chiedere?-
-principalmente a tuo fratello, poi ai suoi amici, dopo chiedilo a me e ti darò una risposta, poi vedi te a chi credere, ma prima di metterti contro di me vienimi a chiedere spiegazioni-
-se pensi che loro mi metteranno contro di te, spiegami ora-
-ora non posso, a parte che è tardi, ma devi sentire prima loro-
La questione è strana, ma devo sapere.
-ora io vado ci sentiamo-
Si alza e va verso la porta
-grazie per questa serata-
Dico dal letto
-grazie a te clar-

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora