Capitolo 5

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La mattina mi sveglio con un dolore di testa stranamente non tanto forte. Mi guardo intorno e noto che emy sta ancora dormendo beatamente, non voglio svegliarla.
Vado a farmi la doccia e decido di mettermi una maglietta bianca con delle stampe, jeans strappati con alcune catene, calze a rete, cinta e vans con il platform

Vado a farmi la doccia e decido di mettermi una maglietta bianca con delle stampe, jeans strappati con alcune catene, calze a rete, cinta e vans con il platform

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Prenso uno zainetto nero dove ci metto l'essenziale e esco lasciando un bigliettino emy dicendole che se aveva bisogno per qualsiasi cosa poteva chiamarmi.
Metto le cuffiette e appena attivo play della playlist mi capita my love di danny avila. Questa canzone mi mette così tanta tranquillità e felicità che molte volte la ascolto più volte in una sola giornata.
La cosa bella del college è che si trova vicino al mare.
Guardo l'orario e noto che sono le 11, ho voglia di passare un po' di tempo da sola con mio fratello, lo chiamo e mi risponde con una voce impastata ancora nel sonno
《-ma buongiorno- -mh sisi buongiorno che vuoi?- -ti ho svegliato io?- -si ora ciao-》riattacca e ci resto un po' male, beh almeno ho un po' più tempo per me. Ma se faccio una pazzia? Si ora vado e mi vado a tatuare. Mi avvio verso un tatuatore e fortunatamente aveva il posto libero e senza ombra di dubbio mi tatuo una rosa, può sembrare banale ma per me ha un significato immenso. Quando esco dal tatuatore era ora di pranzo, e ne j ne emy si sono fatti vivi quindi decido di pranzare da sola.
Mi avvio al mc più vicino e noto che a distanza di un tavolo c'era una famiglia, la bimba avrà massimo 7 anni, sorridono, sono così felici. I genitori si scambiano un bacio e la scena fa ridere perché la bimba fa un verso di disgusto a quella scena sorrido e noto che la bambina mi fissa, mi sorride io ricambio, ma gli occhi mi si riempiono subito di lacrime e sono costretta a uscire. Non ho mai avuto una vera e propria famiglia, mia madre se proprio si può definire così fino a quando avevo 5 anni ci ha cresciuti da sola, perché? Perché quell'essere di "mio padre" appena ha saputo che avrebbe avuto come secondo figlio una femmina ha lasciato mamma, lei ci ha voluto bene e anche tanto, mi ricordo quando i pomeriggi ci portava al parco e giocava con me e james. Poi per un periodo ha iniziato a stare sempre appiccicata al telefono e ci disse che aveva trovato un nuovo lavoro in una grande azienda, eravamo così felici per lei che insieme alla nonna le facemmo una sorpresa, le facemmo trovare la sua torta preferita. Era tutto bello fino a quando avevo 8 anni, poi da li ci disse che aveva conosciuto un uomo e noi eravamo felici, perché finalmente mamma non era più sola e non doveva farsi in 4 per arrivare fine mese. Ci raccontó che era il suo capo, inizialmente era tutto bello, mi stava pure simpatico, si sposarono, ma da li iniziò l'inferno. Quell'uomo prese il sopravvento sulla casa, la cambiò drasticamente, cambiò la mamma, lei pretendeva che noi chiamassimo quell'uomo papà. Le dissi svariate volte che non chiamerò mai nessuno papà. Lei insisteva infatti continua a chiamarlo papà ma per me mio padre è morto e se proprio devo chiamare qualcuno papà, sarà il mio vero padre, ma solo se torna da me in ginocchio, sennò sarà degno di essere chiamato papà solo il futuro padre dei miei figli. Mia madre da li voleva che diventassimo dei figli modello, sempre con cose firmate e vestiti per bene, ma j fin dall'inizio non ci stette. Inizialmente io gli assecondavo perché volevo che le ragazze della scuola fossero invidiose di me, ma quando le cose in casa cambiarono cambiai anche io e capì che non era un gioco, ma la vera e cruda realtà. Varie volte da quando j se ne andò di casa quell'uomo mi alzò le mani a dosso anche per una cosa semplice, se prendevo un'insufficienza, se non mi mettevo quello che mi dicevano loro, se non mi facevo i capelli come volevo loro, se facevo tardi, non ho mai capito il perché di tutto questo... ma la cosa che mi faceva più male non erano le sue luride mani su di me, ma il fatto che quell'uomo riuscì con un semplice posto di lavoro ad annullare mia madre, a soli 8 anni ha strappato via una madre a due bambini... mia madre a volte mi sembrava un robot, senza emozioni e con la sua solita routine. James non sa che quell'uomo mi picchiava, nemmeno emily. Nessuno deve saperlo. Quando emily mi chiedeva la provenienza di alcuni lividi mentivo sempre, per lei sono caduta minimo un centinaio di volte dalle scale o dalla bici, peccato che io non ho neanche mai avuto una bici...

Ero ormai arrivata in riva al mare immersa nei miei pensieri e ricordi, mi sedetti e cacciai dal mio zaino il mio blocchetto dei bozzetti e una matita, loro mi salvano sempre da tutto insieme alla musica. Stavo disegnando fino a quando...

Hey hey heyyy❤
Ok si lo so questo è un capito un po' "strano" ma spero vi piaccia lo stesso💫💚

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora