Capitolo 33

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Le ore passano tranquillamente, manca quasi mezz'ora per andare a mensa e non vedo l'ora di tornare a casa insieme a jona.
In classe inizia a suonare un telefono e quando mi accorgo che é il mio e che è un numero sconosciuto inizio ad impanicarmi, chiedo il permesso di uscire per rispondere e esco.
《"Pronto?" "Pronto signorina Garcia, siamo la scuola di jonatan, il bambino sta piangendo e non si vuole calmare, chiede in continuazione di voi, venite al più presto"》
Di sottofondo si sentiva jona che piangeva e il mio cuore ha fatto un salto nel vuoto, mi fa male sentirlo piangere.
Non mi fa neanche rispondere che subito riattacca.
Io lo sapevo che c'era  qualcosa sotto, me lo sentivo.
Di corsa entro in classe, prendo lo zaino e il giubbotto, sono così agitata e ripeto in continuazione, sottovoce "lo sapevo"
-clar tutto ok?- dice emy
-n no devo scappare-
Dall'agitazione avevo le lacrime agli occhi e tremavo.
Chiedo scusa al prof e corro in classe di noah.
Apro di scatto la porta senza neanche bussare, ma non mi interessa.
Tutti gli occhi sono puntati su di me, sembro un fantasma, sono con gli occhi lucidi e tremo.
A quella vista noah scatta in piedi e mi fissa, davon e j ci fissano molto confusi e li capisco.
-d do dobbiamo andare, mi hanno chiamato-
dico quasi con un filo di voce, noah subito capisce e prende la sua roba di fretta e quasi correndo entriamo in auto sotto gli occhi di tutti.
Forse sto pure esagerando, ma non voglio che a jona succeda qualcosa, già ha visto strapparsi via la mamma davanti gli occhi, non ha il padre e per i miei gusti un bambino di 5 anni non dovrebbe mai subire questo dolore.
-cosa ti hanno detto?-
Mi ha chiesto noah
- mi hanno chiamato dicendo che stava piangendo, che chiedeva in continuazione di noi e sentivo lui che piangeva-
Faccio un respiro profondo e riprendo a parlare
-noah io lo sapevo, me lo sentivo che qualcosa non andava nel verso giusto, non voglio che soffre di più, ha solamente cinque anni...-
Appoggio la testa sul finestrino, sospiro e una lacrima mi scende
-hey piccola non piangere-
mi accarezza la gamba
-noah sono così preoccupata-
-dai siamo arrivati entriamo e vediamo cosa è successo-
Scendo di corsa dall'auto e entro nella scuola, appena vedo jona seduto su una sediolina vicino alla bidella che piangeva mi fiondo verso di lui.
-hey piccolo, siamo qua, tranquillo-
Lo abbraccio e lui mi stringe ancora più forte.
-andiamo a casa? Clar ti prego-
mi chiede con gli occhioni pieni di lacrime
-si jona andiamo a casa-
Gli prendo la mano e firmiamo tutto per farlo uscire prima.
In macchina nessuno spiccica parola, ogni tanto butto qualche occhiata dietro per vedere come sta e noto che è molto triste.

Siamo a casa e stiamo mangiando
-jona ci vuoi spiegare quello che è successo?-
Chiedo accarezzandogli la testolina
-non voglio più andare a scuola-
-piccolo ma devi-
-lo so ma non voglio-
Dice abbassando la testa
-va bene ora mangia e dopo ne riparliamo-
Dice noah e da sotto al tavolo mi accarezza la mano.
Non sta bene, si vede, è triste e secondo me centrano quei due bambini.

Dopo pranzo ci mettiamo sul divano e prendo jona in braccio.
-ora vuoi raccontarci cosa è successo?- chiedo
-due bambini della mia classe mi prendono in giro da giorni e oggi mi hanno detto che mamma non tornerà mai più e che papà non mi vuole-
Come posso essere così crudeli dei bambini di massimo sei anni?
Guardo noah e vedo che è abbastanza spaesato.
-piccolo, non è vero, la mamma tornerà e tua padre ti vuole, tanto, e anche tanto bene, non ascoltare quei bambini parlano senza sapere-
-da quanto tempo ti danno fastidio?-
-sono dei giorni-
-dobbiamo parlare con il preside-
Dice noah tutto arrabbiato
-jona perché non ce lo hai detto prima?-
-avevo paura-
-di cosa?-
-che quei bambini avrebbero fatto di peggio-
-stai tranquillo, a noi puoi dire tutto, ci prometti che da oggi in poi ci dirai tutta la verità?-
Aspetta un po', ma alla fine annuisce e ci abbraccia
-vi voglio bene-
A quelle parole, semplici, mi si stringe il cuore e mi commuovo.
-che ne dire di una giornata al parco?-
Chiede noah tutto entusiasmato
-si!-
Jona inizia ad urlare e a saltellare per tutto il salone.
- va bene dai prendiamo i giubetti e andiamo-

Passiamo tutto il pomeriggio al parco e noah ha cercato di insegnare il basket a jona, erano stupendi.
Siamo andiamo in riva al mare, sulle altalene e abbiamo raccolto tante conchiglie.
Ora siamo a casa, stanchi morti sul letto mio e di noah, non ci siamo neanche tolti i giubetti.
In neanche due secondi cadiamo nelle braccia di morfeo.

POV'S emy
Dopo che clar è scappata dalla classe, con lara e gli altri a mensa abbiamo deciso di andarci a parlare questa sera, perché i ragazzi poi ci hanno detto che anche noah se ne è andato via tutto preoccupo.

Siamo fuori ad una pizzeria perché abbiamo deciso di portare ai due piccioncini delle pizze, come nostro solito fare ne prendiamo sempre una in più, perché quei maiali che abbiamo come amici maschi hanno sempre fame e non si riempiono mai.
-lara hai preso le chiavi?-
chiede j per la millesima volta.
È molto agitato e lo noto dal fatto che ripete le stesse cose da ora, mette prescia e non vede l'ora di parlare con quei due.
Io mi fido di clar e so che prima o poi ci avrebbe parlato di questa cosa che sta accadendo.
Inizialmente credevamo alle cose che ci dicevano, ma con il passare del tempo le scuse non reggevano più e il loro atteggiamento di oggi ha confermato che tutto non fila liscio e che c'è qualcosa sotto.

Dopp le varie comiche di davon che insticava j agitato in auto siamo arrivati fuori casa.
-dai sbrigati- dice j
-un momento dio mio, sei insopportabile quando sei agitato- ribatte lara
-raga ma sicuri che stanno a casa? È tutto spento-
Chiede davon
-se non ci sono gli aspetteremo-
Ribatte j
-la macchina c'è- dico io
-allora staranno dormendo- dice lara
-oh basta chiacchiere entriamo e lo scopriremo-
Dice j spintonandoci tutti dentro
-facciamo silenzio, possiamo le pizze e saliamo di sopra-
Dice lara affiancata da me e i ragazzi dietro.
Ci siamo girati tutte le camere e ne mancano due.












Raga volevo chiedervi se vorreste vedere, o farvi almeno un'idea di Jonatan, ho una foto con cui vi potreste fare un'idea.
In più vorrei sapere se la storia vi sta piacendo🥰

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora