Capitolo 48

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Alzo gli occhi e mi ritrovo un ragazzo che mi fissava, aveva una canottiera bianca dove si intravedevano tutti i muscoli e un pantaloncino nero, era sudato e i capelli neri gli ricadevano sul viso.
-serve qualcosa?-
Domando incuriosita, non l'avevo mai visto prima d'ora
-sei Clarissa Garcia?-
Annuisco
-sono Carlos Moon-
-sei il figlio del proprietario?-
Ora che ci faccio caso ci assomiglia un botto.
-si e mi ha chiesto se oggi potevo seguirti io, cosa facciamo allora? Cardio? Per cosa ti sei iscritta?-
-tuo padre non te l'ha detto?-
-no ma sei una ragazza quindi immagino che fai le solite cose-
-ottimo, faccio box-
Dico guardandolo negli occhi mentre mi metto i guantoni.
Vedo che ci rimane abbastanza scioccato e io a quella scena godo
-cos'è non te lo aspettavi?-
Si risveglia dal suo stato di trance
-leva i guanti dobbiamo prima fare un po' di stretching-
Faccio come dice lui e iniziamo.

Dopo aver finito l'allenamento mi vado a cambiare e quando esco dallo spogliatoio vedo la palestra vuota, noto l'orario e cazzo è tardissimo, abbiamo allungato l'orario di allenamento.
Vado per salutare Carlos al bancone e mi ferma
-aspetta Clarissa-
-dimmi-
Non mi sta molto simpatico, fin da subito mi ha sottovalutata dicendo che ero donna, ma chi si crede di essere.
- hai la macchina?-
-cos'è vuoi un passaggio? Non hai paura di una donna al volante?-
-spiritosa, te l'ho chiesto perché è buio e quando sei arrivata non ti ho visto arrivare con un'auto-
-oh ottimo ho anche gli stalker-
-quindi? Mi rispondi?-
-a te cosa interessa? Ho preso l'autobus e lo prenderò anche ora, quindi ciao-
Prendo ed esco dalla palestra
-clarissa aspetta-
Mi giro e lo vedo vicino all'entrata, sbuffo.
-cosa vuoi?-
-ti accompagno dai-
-sono capace di prendere un autobus da sola grazie-
-sono le 20:30 sono sicuro che a quest'ora non passano-
-beh pazienza mi farò una camminata-
-dai dammi due minuti che chiudo e ti riaccompagno-
-no grazie-
Mi rimetto il borsone sulla spalla e chiamo mio fratello, chiedendogli se poteva venirmi a prendere e fortunatamente ha detto di si.

Dopo varie proteste di Carlos sono riuscita a togliermelo di torno e ora sono in macchina verso il mc con j.
-chi era quel ragazzo che ti fissava fuori la palestra?-
-quale ragazzo?-
Non ho fatto caso a nessuno veramente, ma facendo mente locale, fuori stavamo solo io e carlos
-ma dici quello alto con la canottiera bianca e capelli neri?-
-non volevo l'identikit ma si lui-
-ah è il figlio del proprietario e oggi mancava quindi mi ha seguito lui-
-come è andata?-
Gli racconto tutto e quando scendiamo dalla macchina dice
-che cazzone, non mi sta simpatico, quando devi riandarci?-
-se tutto va bene e non ho troppi compiti ci ritorno domani-
-ti accompagno io allora-
-va bene, ma ora mangiamo-

La serata passa tranquillamente e davanti ad un bel panino parliamo anche delle vacanze di natale e della proposta di mamma
-sono due settimane giusto?-
Domanda mentre fissa con gli occhi a cuoricino il suo panino, faccio una risatina
-cosa ridi, è gustosissimo-
-sisi, comunque si sono due settimane-
-possiamo fare così, la settimana di natale la passiamo con mamma e quella di capodanno con i ragazzi alla casa in montagna di davon-
-ha una casa in montagna?-
Domando incuriosita
-si negli anni precedenti ci siamo sempre andati e a Capodanno organizzavamo sempre una festa e credo che quest'anno pure si farà-
Annuisco
-quindi che ne dici? Ti sta bene così?-
-si dai, andiamo a pagare così in macchina chiamo mamma e glielo diciamo-

Paghiamo e ci dirigiamo verso il college mentre chiamo a mamma
//chiamata
-pronto clar?- -mamma sei in vivavoce con j- -oh ciao amori ditemi tutto, tutto ok si?- -sisi mamma, stiamo tornando adesso dal mc ti volevamo dire che io e j veniamo per la prima settimana di vacanza, quella che comprende natale, l'altra la passiamo con gli amici- -va benissimo, se per voi va bene a natale faccio venire anche i nonni e gli zii- -va benissimo mamma, noi andiamo che siamo arrivati e abbiamo sonno- -va bene buonanotte cuori-//

Dopo aver riattaccato a mamma ci dividiamo per i dormitori e appena entro in camera noto emy che guarda un film
-ei bellissima sei tornata-
-si, sono stanchissima-
Mi butto a pancia in giù sul letto
-come mai sei tornata così tardi?-
Le racconto tutto e anche del piano per le vacanze
-questo qua sembra attraente ma è uno stronzo e per le vacanze ci sta, lo stavamo accennando già l'altra sera quando sei tornata in college, ma non eravamo sicuri perché forse ci sarebbero stati i genitori di davon, ma ieri abbiamo parlato e mi ha detto che non ci saranno quindi abbiamo la casa tutta per noi, infatti domani tipo ve lo volevamo dire, cioè lui, vabbè hai capito-
Scoppio a ridere per la faccia confusa che ha fatto alla fine
-sisi ho capito, domani mi accompagna j se vuoi vederlo vieni, comunque ti lascio al film io vado a farmi una doccia fatta per bene-

Dopo la doccia mi metto il pigiama, sto un po' sui social e poi cado quasi subito in un sonno profondo.

C'è lui che mi segue, io che lo perdo di vista e arrivo a casa, appena appro la porta sulla poltrona c'era lui che mi aspettava....

Mi sveglio di colpo e subito vedo l'ora, sono le cinque di mattina e tra tre ore mi suona la sveglia.
Era da tanto tempo che non facevo quel sogno.
Mi alzo dal letto e vado a sciacquarmi il viso con acqua fredda, appena la mia pelle entra in contatto con l'acqua gelida un brivido mi percorre l'intera spina dorsale.
Mi guardo allo specchio e mi sento uno schifo, calpestata da tutti...
Ho bisogno di tranquillità, di una tregua dal mio caos interno, ho bisogno di un po' di sole nella mia tempesta interiore.
Con lui, con noah c'era sempre il sole, lui lo fece uscire, e con la velocità in cui lo ha fatto uscire lo ha fatto sparire.

Con calma senza svrgliare emy mi metto sul davanzale della finestra e guardo fuori, il cielo è di un blu scuro, quasi nero, è pieno di stelle, la luna è piena e risplende con il suo colorito pallido ed elegante in cielo.
Mi addormento così, a fissare le stelle e la luna in tutta la loro tranquillità.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora