Capitolo 47

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-È iniziato tutto due anni fa, noi eravamo grandi amici, in particolare io e lui, stavamo in stanza insieme e facevamo tutto, eravamo inseparabili. Ma quasi a metà anno del secondo tutto cambiò, già alla fine del primo lo vedavamo strano, ma non voleva darci nessuna spiegazione, diceva che non era niente solo che eravamo noi paranoici. Finisce il primo anno e durante l'estate ci sentiamo poco, se non per niente. Inizia il secondo anno e ha iniziato a non parlarci, in camera non c'era mai e frequentava poco.
La mamma era già preside e un giorno decidemmo di andarci a parlare, ma anche lei era nelle nostre stesse condizioni. Eravamo preoccupati per lui, tutta la squadra di basket lo era. Un giorno vedemmo che tornò in camera più bianco del solito e con qualche livido e neanche li voleva darci spiegazioni, allora decidemmo di fare una cosa, forse una delle più sbagliate, ma dovevamo fare qualcosa. Un giorno dopo le lezioni lo seguimmo e vedemmo che andò in periferia in un palazzo abbandonato, subito capimmo che avevamo sbagliato a seguirlo, ma per un amico questo ed altro, ci siamo detti. Vedemmo Christofer sbucare dopo poco davanti a noi, chiedemmo subito spiegazioni ma lui ci disse che non era il momento e il posto adatto, ma lui doveva darlrcele da tanto quindi iniziammo ad urlarci contro.
Poco dopo venimmo circondati da altre persone, ragazzi e uomini e Christofer si mise insieme a loro urlando agli altri che eravamo stati noi a rubare le loro cose.
Hanno iniziato a picchiarci a sangue, solo quando videro che non ci difendavamo più hanno smesso, tutti ci spuntarono addosso e per ultimo lo fece anche lui.
Dopo una settimana tornò al college e stando da solo lo prendemmo e dopo tanta esitazione ci ha spiegato che era entrato in un brutto giro, che un giorno qualcuno gli rubarono la roba, essendo nuovo picchiarono lui, lo volevano quasi uccidere, ma venne salvato da una volante che passò proprio in quel momento, non imparò la lezione perché ci rientrò e quel giorno diede la colpa a noi, poi venimmo tenuti sott'occhio per vari giorni da quel gruppo per vedere se veramente avevamo la roba, ma noi veramente non avevamo nulla. Nessuno tra di noi ha fatto mai uso di droghe. Quando il capo, presumo che era, un giorni ci fermò e ci richiede le cose, gli spiegammo per bene le cose, gli facemmo controllare le auto e le stanze e ovviamente nessuna traccia di quella robaccia. Lui ci credette e stranamente si scusò pure. Da quel giorno Christofer se ne andò, non lo vedemmo più a scuola se non per qualcosa che centrasse con la mamma, ma è ormai un anno che non ci parliamo e non vogliamo parlarci e tantomeno devi farlo te. È una cattiva persona che sta in un cattivo giro, clar quello che ha fatto con noi che eravamo suoi migliori amici può rifarlo con te, se non di peggio perché sei una ragazza. Per questo ti abbiamo chiesto di non stare con lui...-

Wow non mi aspettavo tutto questo, li capisco e mi dispiace di averli messi in discussione, ma Christofer mi ha detto che non è andata come lo avrebbero raccontata loro e che avrei dovuto chiedere poi a lui.
Ora come ora però non credo che riuscirò a sentirlo o a parlare con lui, devo assimilare ancora tutto.
È stato veramente un colpo allo stomaco.

Faccio qualche passo indietro fino a toccare il muro, mi sento così presa in giro...
-clar di qualcosa-
Dice davon
-c cosa dovrei dire? Sono senza parole, sembra così tanto un bravo ragazzo...-
-non ci ha mai detto il perché è entrato nel giro, non so se ora ci è uscito, ma stagli il più lontano possibile, clar è per il tuo bene-
Dice j.
Annuisco un po' spaesata
-voi confermate la sua versione?-
Dico indicando noah e davon, loro annuiscono.
-bene ora si torna a lezione-
Dice noah
-eh no tu aspetti ora, bro cosa cazzo hai fatto a mia sorella?-
Dice j fissandolo male
-j lascia perdere, non litigate tra di voi ora, è una cosa tra di noi-
Dico mettendomi tra di loro
-falla di nuovo soffrire e avvicinati di nuovo a lei e anche se sei uno dei miei amici più cari ti riempio di botte-
Noah annuisce, ma pare che le parole di j gli fossero scivolate come l'olio.

Spaesata e delusa torno in classe dove emy mi avvisa che la prof era un'attimo andata al bagno e che hanno detto alla prof che stavo in infermeria, la ringrazio di avermi coperta e mi ricopio gli appunti che emy ha preso in mia assenza.

Ne lara e ne emy mi hanno fatto domande e le ringrazio per questo.

Sento il mio telefono vibrare e vedo una notifica
//Christofer//
// come va?//10:30
//quando avrai parlato con loro vieni da me che ti darò le mie spiegazioni//10:34

Decido di non rispondere, spengo internet e mi concentro sulle lezioni.

A mensa nessuno ha spiccicato parola, di solito siamo il tavolo più rumoroso, ma non oggi.
Dopo aver mangiato torno subito in camera e decido di chiamare mamma che mi risponde dopo due squilli e la sento affannata
//-hey mamma- -clar piccola, tutto ok?- - te lo dovrei chiedere io visto che hai il fiatone- - oh si, ho solo appena finito di fare una corsetta sul tapirulan- -ottimo- -come mai mi hai chiamato? Non che non mi faccia piacere- -avevo voglia di sentirti- -clar sono tua madre, cos'è che non va- scoppio a piangere -oh clar calma calma, spiegami tutto- -ho litigato con noah e mi ha sbattuta fuori casa senza una spiegazione, j è freddo e ho appena scoperto una cosa che non mi sarei mai aspettata da un mio amico- -ok clar calma, tra due settimane iniziano le vacanze natalizie e torni a casa, dove siamo solo io, te e tuo fratello se non ha altri programmi, ci distrarremmo e ci divertiremo come una volta- singhiozzo -clar, ascoltami amore di mamma, tu sei una delle ragazze più forti che conosco, sei andata lì con emy per lasciarti alle spalle il tuo passato e anche se non ero d'accordo hai fatto benissimo, hai rivisto j dopo tanti anni e stai crescendo, sei grande e intelligente. Ricorda per cosa sei andata lì e hai fatto tanta strada per allontanarti casa, non farti buttare giù da un ragazzo o da delle dicerie, ricordati che la medaglia ha sempre due facce- -grazie mamma ti voglio bene, ci vediamo a natale-//

Rifletto sulle parole che mi ha detto mamma e ha ragione, sono venuta qui per migliorarmi la vita, io, da sola, e di certo non sarà un ragazzo complessato a rovinarmi tutto.

Dopo aver riflettuto per un pochino decido di cambiarmi per andare a fare pugilato e per scaricare un po' di rabbia su quel sacco.

Dopo aver salutato emy che la incontro nell'atrio della scuola, vado a prendere il bus.
Arrivata in palestra vado vicino ad un panca per allacciarmi le scarpe e noto che davanti a me si era piazzata una persona, alzo gli occhi e...

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora