Capitolo 60

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Mi arriva un messaggio da noah.
//vieni in terrazzo//
Non rispondo e senza far rumore, o almeno ci provo, esco dalla camera e mi dirigo in terrazzo.
Appena esco fuori una ventata di vento mi avvolge.
-potevi metterti qualcosa di più pesante-
Mi giro e trovo noah sul dondolo avvolto in una coperta, mi fa segno di sedermi vicino a lui e lo raggiungo.
Prendo un po' di coperta e mi accoccolo sotto di essa.
Nessuno parla, fissiamo entrambi il panorama e le mille luci davanti a noi.
-ci sei mai venuto a new York?-
Chiedo.
-si ma ero piccolo, lara neanche era nata per farti capire-
-capito-
Il silenzio prende di nuovo parola.
Dopo quasi una mezz'oretta sento noah girarsi.
-ti devo delle spiegazioni-
Oh ma dai!
Mi giro verso di lui.
-noah se non vuoi o non te la senti, non farlo, non sentirti forzato-
-nessuno mi sta forzando se non me stesso, hai bisogno di spiegazioni-
-va bene inizia allora-
-inizio con il dire che mi dispiace veramente tanto e che se non vuoi perdonarmi ti capisco-
Fa un respiro profondo e rinizia a parlare.
-un mese fa quando ti cacciai di casa  e ti lasciai era perché mio padre, se così si può definire, mi chiamò mentre te eri fuori, mi chiese scusa, ma capì dal suo tono che era ubriaco.
Non so come venne a sapere che stavamo insieme e che lara era fidanzata con j, quando mi arrabbiai con lui perché non doveva più chiamarmi, soprattutto dopo anni e soprattutto quando è ubriaco, ha iniziato a urlarmi al telefono.
Lo so che avrei potuto riattaccare, ma non ce l'ho fatta.
Ha iniziato ad urlare cose brutte su mamma che era morta, ha detto che lara era un puttana e che te l'accompagnavi.
Io e lara siamo stati i suoi errori più grandi, che l'ho deluso fin dall'inizio e che era felice del fatto che mamma era morta.
A quelle parole non ce l'ho fatta più.
Gli ho riattaccato e preso dalla rabbia volevo sbarazzarmi di tutto e tutti, lara venne a sapere di tutto questo, ma a differenza mia non gli toccarono minimamente le offese di quell'uomo , se così si può definire, e andò avanti, cosa che non sono riuscito a fare io.
Quando ho visto quel soggettone di oliver provarci con te e vedere che siete andati a pranzo insieme,  il mondo mi è caduto addosso.
Io non voglio perdere l'unica ragazza che mi fa star bene, l'unica che mi ha messo la testa a posto, l'unica che mi sa tenere testa, l'unica che mi fa battere il cuore all'impazzata e l'unica che ogni volta che la guardo e sorride, mi fa innamorare sempre di più.
Clar, ti chiedo veramente scusa, ho capito quanto veramente tengo a te e che ho sbagliato, quando ho visto che te stavi andando avanti.
Come si dice? Non capisci l'importanza di una cosa fino a quando non la perdi.
Ed è vero, clar io ti amo, più di qualsiasi altra cosa e riconosco di aver sbagliato.-
Wow non mi aspettavo tutto questo.
-noah potevi parlarmene, ti sarei stata vicina come tu hai fatto tante volte con me-
Noto che stava piangendo e lo fisso negli occhi.
Un brivido mi percorre la schiena, il suo sguardo si sposta sulla mia bocca e io con il pollice gli asciugo le lacrime, stavo per parlare ma mi prende il viso tra le sue mani e fa unire le nostre bocche.
Inizialmente rimango un po' pietrificata, ma poi cedo.
Mi erano mancate.
Era un bacio così pieno di passione e voglia l'uno dell'altro.
Si stacca e con gli occhi ancora chiusi, appoggia la sua fronte sulla mia.
-scusa non volevo-
Mi dice.
Io sorrido e mi ributto sulle sue labbra.
-aspetta, questo cosa significa?-
Mi chiede.
-che ti perdono, ma che non devi più nascondermi niente-
Sorride come un bambino con un gioco nuovo.
-non ti nasconderó più nulla, tipo che ti amo-
-ti amo anche io noah-
Inizia a riempirmi di bacini.
- mh ho sonno-
Dico sbadigliando.
-andiamo a dormire-
Ci alziamo e mi avvolge con la coperta.
-dormi con me?-
Mi chiede.
-no noah questa sera no-
Sbuffa, ma capisce e mi lascia un bacio a stampo.
-buonanotte pricipessa-
-buonanotte-
Entro in camera e tutta felice mi butto nel mondo dei sogni.


È la mattina di natale, sono le sette di mattina e tutti dormono, non so perché sono già sveglia, ma sono molto energica.
Con tutta la mia energia vado in cucina e decido di preparare la colazione per tutti.
Preparo qualche pancake, un po' di crêpes, faccio la cioccolata calda per tutti e anche la spremuta.
Nel frattempo metto una playlist natalizia di sottofondo, ovviamente non troppo alta sennò si svegliano.
Mentre cucino inizio a cantare.
Dopo un po' sento abbracciarmi da dietro.
-ma buongiorno mia principessa-
È noah che mi sta baciando il collo e con la sua voce rauca, occhi ancora chiusi e capelli scompigliati di prima mattina mi da il buongiorno.
Mi giro e riempiendo il suo viso di piccoli bacini, gli dico
-buongiorno principe-
-come mai così mattiniera?-
-sinceramente non so-
-cosa prepari di buono?-
-crêpes, pancakes, succo d'arancia e cioccolata calda-
-mhh buono-
Mi ribacia il collo.
-dai mi fai il solletico-
-mhh e va bene, ti devo aiutare?-
-metti solo le tovagliette che trovi lì al secondo cassetto sul tavolo e poi siediti-
-ai suoi ordini capo-
Mi lascia un bacio sulla guancia a fa quello che gli ho detto.
Dopo un po' si svegliano anche j, lara e mamma.
-che evento! Si vede che è Natale!-
Dice mia madre appena vede me cucinare.
-beh si vede anche dalle renne che si trovano addosso clar-
Dice j.
-non sfottermi è bellissimo il mio pigiama-
-guarda il lato positivo, almeno non ne ha uno con i pinguini come mia sorella-
Ribatte noah indicando lara.
-ok allora niente colazione per voi, lara vieni qui che mangiamo tutto noi-
Dico.
-no! Dai scherziamo, siete meravigliose-
Dice j.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora