Capitolo 58

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La mattinata è iniziata in modo tranquillo, ci siamo tutti svegliati verso le dieci, abbiamo anche fatto la videochiamata con Davon, Manuel e Gustavo.
Tutti volevano sapere il proprio regalo ma fortunatamente nessuno ha ceduto alla tentazione.
Abbiamo già fatto la colazione e visto che oggi arriveranno i parenti per il cenone, mamma ha deciso di andare a pranzo fuori con loro direttamente dopo averli presi all'aeroporto.
Si solo i miei nonni sono newyorkesi, gli altri miei zii, quindi figli dei miei nonni, si sono trasferiti.
Sono quattro fratelli, zio William che è il più grande, mamma, zia Madison, anche detta zia maddy, e in fine il più piccolo, zio Sebastian, anche detto zio seba.
Zio William quest'anno non ci sarà, ma gli altri si.
Zia maddy è separata ed è la copia di mamma solo con cinque anni in meno e si vive la vita in una maniera stupenda e ha un bambino di otto anni.
Zio seba invece è un bambino cresciuto, mi è sempre stato vicino, ha solamente trentadue anni, ma ne dimostra come massimo ventisette, è un donnaiolo, ma con chi vuole ha un cuore grandissimo e sono felice di rivederlo.
Si insomma, non siamo una famiglia perfetta e tradizionale, ma siamo una famiglia ed è questo quello che conta.

-oggi prepariamo noi a pranzo?-
Mi chiede j.
-si, mamma è a pranzo dai nonni con gli zii che sono appena arrivati-
Dico.
-ci sono solo gli zii o verranno qualche loro compagno?-
Domanda j.
-che io sappia sono ancora entrambi single-
-ci sarà anche Ronald?-
-che io sappia si, a Capodanno sta con il padre, dai non sarà poi così tanto iperattivo come tempo fa, aveva solo cinque anni, in fondo ora ne ha otto-
Dico.
-sono anche tre anni che non vedo gli zii e i nonni-
Dice con un filo di tristezza.
-tranquillo non è cambiato nulla, tutti quanti ti amano come prima, forse anche di più-
Lo rassicuro e lo abbraccio.
-grazie-
Mi sussurra.
-j sono tua sorella, ci sarò sempre per te, nel bene e nel male-
Mi da un bacio tra i capelli e stringe ancora di più l'abbraccio.
-non vorrei disturbare quello che stava per accadere, ma avrei una certa fame-
Entra noah in cucina, mi distacco.
-cominciate ad apparecchiare voi, io preparo il pranzo-
Dico.
-cosa prepariamo di buono?-
Chiede lara sbugando.
-che ne dici di una semplice pasta al pesto e hamburger, in modo che stiamo anche abbastanza liberi per questa sera-
-cosa cucinerà di buono tua madre?-
Chiede noah
-non so ma essendo che verrà anche la nonna credo che faranno che cose in grande-
-ok-
Esce dalla cucina con l'occorrente per apparecchiare.

Dopo pranzo e dopo aver lavato i piatti, ci mettiamo a vedere un film, ovviamente natalizio.

Quasi a metà film rientra mamma.
-ragazzi sono tornata e c'è un'ospite in anticipo-
Mi sporgo con la testa e noto che dietro di lei c'è la nonna.
Mi alzo di scatto e corro da lei.
-nonna!-
-oh piccina mia come sei diventata bella-
-nonna non mi vedi da solo qualche mese-
-sisi, ma mangi a scuola? E voi? Avete mangiato a pranzo o vi devo preparare qualcosa?-
Chiede guardando dietro di me.
-no nonna tranquilla, abbiamo mangiato la pasta al pesto, come me la facevi sempre tu, o meglio dire come ce la facevi-
-ce?-
Mi sposto e faccio un cenno a j di venire e quando la nonna lo riconosce, vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e tutta tremante allarga le braccia per abbracciarlo.
-oh bimbo mio, come sei cresciuto-
E lo abbraccia piangendo.
A questa scena, mi si stringe il cuore e mi commuovo.
-nonna mi sei mancata così tanto-
Dice j.
E io ero con mamma che mi teneva per la vita che piangeva pure lei, lara commossa sul divano e noah che fissava tutto in modo silenzioso.
-promettimi a nonna che non te ne andrai più,  mi hai fatto stare tanto male, a me, al nonno, a mamma, a tutti, io potevo non esserci più e non ti avevo neanche salutato bene. Non fare più questi brutti scherzi-
-nonna lo sai perché me ne ero andato, ma ora stai tranquilla non me ne andrò più e non dirlo neanche per scherzo che non potevi esserci-
Nonna annuisce e si asciuga le lacrime con il suo solito fazzoletto di tessuto che ha nella sua manica sinistra, rigorosamente bianco.
Si risistema gli occhiali e da un bacio a j.
-mi hai fatto veramente un bel regalo di natale-
-il nonno e gli zii sanno che c'è j a casa?-
Chiedo intromettendomi.
-no, non ho detto nulla a nessuno, volevo che fosse una sorpresa-
Dice mamma.
-presenta i tuoi amici alla nonna mentre sistemo la spesa-
Mi sussurra mamma, mi da una pacca sulla spalla e ha ragione, non ho ancora presentato nessuno.
-ah nonna, vieni, loro sono lara e noah-
-piacere di conoscerla signora-
Si alza lara e nonna spontaneamente l'abbraccia.
-piacere-
Si alza noah e le stringe la mano.
-come vi siete conosciuti?-
Chiede nonna.
-noah sta nel mio corso e lara in quello di clar-
-capito capito, è un piacere conoscervi-
Sorride calorosamente mia nonna.
Amo il fatto che nonna è molto aperta e socievole, ama le persone e non giudica.
-clar puoi venire un secondo?-
Mi prende per un braccio nonna e mi trascina nel corridoio.
-dimmi nonna-
-quel ragazzo, noah è proprio bello, è fidanzato?, perché non ti ci metti-
-nonna!-
-aspetta, non è che l'hai portato perché è il tuo ragazzo? Dai è impossibile che una bella come te non ha un ragazzo-
Non posso dirle che è il mio ex, che ci parliamo a malapena,  che io lo amo ancora, che mi ha sbattuta fuori casa, che mi ha fatto soffrire, no non posso.
-no nonna non stiamo insieme,  non sono fidanzata e sto bene così, mi voglio dedicare solo allo studio per ora-
Forso un sorriso a cui sembra crederci.
- e lara? È la fidanzata di j? O è la tua? Io non ho nulla contro eh-
-nono, nonna non sono lesbica e si lara è la ragazza di j, ma fai finta che io non ti abbia detto nulla, deve farlo lui-
-mh va bene va bene-
Mi sorride e va verso la cucina, quando passa vicino ai ragazzi dice
-io vado a preparare il cenone, voi fatevi belli per questa sera-
-signora se vuole la aiutiamo-
Dice lara, nonna sgrana gli occhi.
Non l'avesse mai detto, nonna odia farsi odiare in queste festività, soprattutto sul cibo.
Infatti è già molto strano che si farà aiutare da mamma.
Una volta mi sgridó in una maniera incredibile e avevo solo dieci anni, perché? Perché mi misi un pezzo di lasagna da sola nel piatto.
-oh no ragazzina, voi oggi non farete niente, alla cena ci penso io-
Lara annuisce e mi raggiunge.
-a che ora si cena?-
-di solito iniziamo verso le otto e trenta, vado a chiedere-

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora