Capitolo 61

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Rimaniamo a casa dei nonni fino alle sei di sera e alle otto e mezza avevamo la cena.
Decidiamo di dividerci in due macchine, io e noah ce ne andiamo con la mai e j con lara riportavano mamma a casa e ci aspettavano direttamente al ristorante.
Volevo fare una sorpresa a emy con la mia nuova macchina.
La andiamo a prendere fuori casa e appena esce dalla porta, la sua faccia è epica.
-é veramente tua?-
Mi chiede tutta esaltata mentre entra nei posti posteriori.
-esatto, è uno spettacolo-
-dobbiamo metterci un tocco tutto nostro però-
-aspettate... non ditemi che avete intenzione di riempirla di brillantini-
Chiede noah quasi sbiancando.
-per quanto mi piacciono non lo farei mai-
Ammetto.
-aspetta. Ma tu cosa ci fai qui? Insomma, con lei, soprattutto senza litigare-
Chiede emy.
-ci siamo rimessi insieme-
Ammetto.
-finalmente!-
Urla.
-i miei poveri timpani-
Sento sussurrare noah.

Dopo aver fatto una cena con i fiocchi in un ristorante buonissimo di pesce, decidiamo di andare a fare un giro tranquillo per le vie di new York, soprattutto verso il centro.
C'è molta gente, anche se è la sera di natale.
Troviamo un piccolo bar e decidiamo di prendere qualcosa da bere.

La serata è passata in modo tranquillo e verso le due di notte torniamo a casa, abbastanza stanchi.
Mentre entravo in camera mi sento tirare per il braccio.
-questa notte dormi con me?-
Mi sussurra noah ad un centimetro dalle mie labbra mentre mi fissava attentamente negli occhi.
Annuisco.
-dammi il tempo di cambiarmi e lavarmi e ti raggiungo-
Gli lascio un bacio, semplice, non troppo spinto.
Entro in camera e lara si stava già cambiando.
-se vuoi andare a dormire da j vai, io sto con noah-
-non credi che si arrabbierà j?-
-se lo farà tu lo calmerai-
Le faccio l'occhiolino e si mette a ridere.
Prendo un pigiama che metto subito dopo essermi sciacquata in bagno.

Due giorni dopo

Sono passati due giorni da natale e tra neanche due ore dobbiamo partire per andare all'aeroporto per raggiungere gli altri da davon.

Dopo aver preso valigie, regali e salutato mamma andiamo in aeroporto.

Le ore di viaggio sono state molto stancanti, ci sono state turbolenze e non mi sono sentita bene.
Quasi arrivati riesco a farmi un'oretta di sonno.

Arrivati andiamo a prendere le auto e decidiamo che lara e j vanno con la macchina di quest'ultimo, noah prende la sua e invece emy viene con me.
-sai la strada della casa?-
Domando.
-mh no, tu segui noah o j loro la sanno-
-grazie dell'aiuto-
Dico in modo sarcastico.
Accendo la radio, ma escono tutte canzoni brutte.
-non hai la Pennetta?-
Domanda emy.
-ti ricordo che ce l'ho da due giorni sta macchina-
-provo a collegare il telefono allora-
Dopo un po' ci riesce e cominciamo a cantare come pazze.
- è la tua playlist o YouTube?-
-playlist-
-ok allora sai già cosa mettere-
-ai suoi ordini capo-
Smanetta un po' con il telefono e fa partire take away dei the chainsmoker, illenium ft. Lennon Stella.
Amo questa canzone, soprattutto il testo.
Mentre stavamo cantando il ritornello una chiamata ci interrompe.
-ahhh! chi è?-
Chiedo.
-j-
-non rispondere dobbiamo cantare-
-se è importante?-
-se lo è si ferma, ora chiudi e continuiamo a cantare-
-ok-

Appena finisce la canzone giriamo in un viale immenso disperso nel nulla e emy spegne musica.
Due minuti dopo vedo una casa enorme tutta fatta in pietra e legno davanti a noi.
-beh bellina eh-
Dico.
- è stupenda veramente, metti li l'auto-
Parcheggio l'auto e quando scendiamo mi si avvicina j.
-potevate pure rispondere al telefono-
-oh pare che non sei morto-
Gli dico.
-se cantavate un'altro po' si-
-ma stai zitto-
-vi sentivo nonostante tra di noi ci fossero altre due auto-
-e si che siamo dei megafoni, dai finiscila di fare il cafone-
Lo lascio lì imbambolato e prendo le mie valigia.
-benvenuti bellissimi!-
Vediamo davon in vestaglia sul porticato.
-entrate dai-
Prendiamo tutti le valigie ed entriamo.


Ci siamo divisi per camere e io sto con noah, fortunatamente non sto vicino a j di camera.
-sfruttiamo bene questa sere-
Mi sussurra noah mentre mi accarezza i capelli.
Eravamo stesi sul letto e io avevo la testa sul suo petto.
-questa sera proprio no, sono stanchissima e a tratti mi sembra di risentire le turbolenze-
-riposati ora, non pensare alla valigia, ci pensiamo domani, ti vengo a svegliare io all'ora di cena-
-ma devo dare una mano-
-piccola nessuno muore se per una sera non dai una mano-
Si alza, mi lascia un bacio sulla fronte e mi rimbocca le coperte come ai bambini.
Appena esce dalla camera mi addormento subito.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora