Capitolo 50

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È domenica sera e stiamo per uscire a mangiare con tutto il gruppo per poi andare a ballare.
Domani inizia l'ultima settimana di scuola prima delle vacanze e non sono psicologicamente pronta visto che devo recuperare due materie in una settimana.

Mentre emy si trucca io metto le scarpe, mi sono messa una maglia nera, una gonna bianca e nera con la cintura nera di gucci, borsa gucci, accessori oro.
Sopra mi metto un cappotto bianco e come scarpe le dottor Martens nere.

I capelli me li sono piastrati e mi sono truccata molto leggera, base, blush, eyeliner, mascara, rossetto nude e vari punti luce

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I capelli me li sono piastrati e mi sono truccata molto leggera, base, blush, eyeliner, mascara, rossetto nude e vari punti luce.

Con noah nessun progresso, ma ho notato che molte volte mi fissava e anche le ragazze me lo facevano notare, ma se lui non viene a darmi delle giuste spiegazioni da lui non ci torno.

Sono in macchina con j, lara e manuel, con noah ci sono davon, emy, e gustavo.

Arrivati al pub mi sentivo osservata e quando mi giro noto noah che cambia prospettiva, sarà stato lui a fissarmi?

Quando entriamo ci andiamo a sedere al tavolo prenotato da Manuel e casualmente io e noah capitiamo vicini, la mia fortuna è che dall'altro lato ho emy.
-giuro che un giorno vi picchio uno ad uno-
Sussurro ad emy
-perché?-
Mi domanda
-sono capitata vicino a noah, quando io e lui non possiamo vederci ultimamente-
-clar, fregatene, sei uscita con i tuoi amici, divertiti e non l'abbiamo fatto a posta se proprio vuoi saperlo-
Annuisco un po' incerta ma mi metto poi a scherzare con gli altri.

-già da piccola clar era molto bella e attraeva i bambini a quattro anni-
Dice j
-confermo, in classe tutti andavano dietro a lei-
Dice emy
-la finite di parlare di me? E poi non è vero-
-ricordo ancora quando un certo Oliver ti voleva baciare alle medie, innamorato pazzo e vi ha rinchiusi nello sgabuzzino del bidello, ricordo ancora le urla del bidello quando vi ha trovati e j che lo rincorreva fuori scuola, che risate. Si chiama Oliver giusto?-
Dice emy.
Sento noah che tira un sospiro.
Non so se si sta innervosendo, ma voglio vedere fino dove arriva.
-si si chiama oliver, era quello che abitava vicino scuola, se abita ancora lì quando andiamo da mamma casomai lo passo a salutare-
Ammetto che mi piacerebbe rivedere alcuni miei ex compagni e non sto mentendo del tutto sul fatto che vorrei rivederlo, ovviamente non vado a bussargli alla porta di casa ma spero si incontrare qualcuno.
-spero solo che non riprovi a fare le stesse cose che ha provato a farti alle medie-
Dice j
-beh è cresciuta e sicuramente sarà diventata anche più bella, può essere che sboccia l'amore se lo rincontra-
Dice questa volta manuel
-ora basta, non avete sentito che Clarissa ha detto che dovete smetterla di parlare di lei? Parliamo di qualcos'altro-
Dice a denti stretti noah.
Sono arrivata alla fine del mio scopo.
Emy mi da una dominata come per dire "vedi gli da fastidio".
- ha ragione noah, parliamo di altro-
Dico quasi balbettando
-organizziamoci per la festa di Capodanno-
Dice lara.
Tutti cominciamo a buttare giù varie idee.

Dopo aver mangiato andiamo a ballare e ci siamo promessi di non bere tanto, visto che domani abbiamo scuola.
-clar cosa vuoi da bere?-
Mi domanda j
-un vodka lemon-
-vienite, nel frattempo andiamoci a sedere-
Ci trascina lara ai divanetti.
-clar, mio fratello è cotto di te-
La blocco subito
-lara, ti prego, non mi va di parlare di lui, abbiamo chiuso, facciamo parte dello stesso gruppo di amici e mi va bene. Ma se veramente lui mi amava non faceva quello che ha fatto-
Lara annuisce e cominciamo a buttare giù la bevanda che abbiamo ordinato.
-andiamo a ballare-
Dice davon muovendosi come uno scemo
-non mi va-
Mi prende per un braccio mi inizia a strattonare e quando ormai stiamo in pista mi lascia
-ora balla-
Mi ordina.

Stiamo ballando da quasi un'ora e mi inizio a sentire osservata, mi giro ma non trovo nessuno.
-cosa succede clar?-
Mi chiede davon
-mi sento osservata, ma tranquillo-
Annuisce e torna a ballare, io mi avvicino sempre di più al gruppo.
-ho un po' di sete voi volete qualcosa?-
Chiedo ai ragazzi.
Tutti dicono di no e allora mi avvio da sola al bancone, sotto lo sguardo di noah, è da quando siamo entrati che non mi lascia un secondo libera.
Mi sento tirare per un braccio e perdo un battito, mi giro di colpo e tiro in pieno viso un pugno
-cazzo, le mie lezioni servono a qualcosa allora-
Lo fisso meglio e vedo che è Carlos
-ma sei un deficiente, mi hai fatto prendere un colpo-
-perdonami, ma a quanto pare il colpo l'ho ricevuto io-
Sorrido e ordino due shottini di vodka liscia, uno lo porgo a Carlos
-per farmi perdonare, bevi-
Beve in un sorso
-devo farmi colpire più spesso per farti essere dolce-
-quello antipatico ad allenamento sei te non io-
Scoppia a ridere e involontariamente butto lo sguardo verso la pista e noto che noah stava venendo verso di noi, allora prendo carlos per un braccio e lo porto fuori.
-perché siamo fuori?-
-avevo caldo, se vuoi puoi rientrare eh-
-no tranquilla-
-come mi hai fatto a riconoscermi in mezzo a tutta quella gente?-
-ho riconosciuto tuo fratello ai divanetti e la tua amica in pista e poco più in la di lei c'eri te-
-capito-
Parliamo per un po', ma veniamo interrotti da emy
-calr sei qui?-
Mi giro e mi abbraccia
-cazzo clar mi hai fatto prendere un colpo, non ti trovavamo più-
-avevo bisogno di prendere un pochino d'aria e ho incontrato lui-
-avvisa la prossima volta-
-comunque lei è emily la mia migliore amica e lui è Carlos il mio allenatore momentaneo-
Si stringono la mano e rientro con emy salutando Carlos.
-é venuto noah dicendoci che stavi uscendo di corsa, rincorsa da un ragazzo ecco perché ci siamo preoccupati-
Mi dice all'orecchio mentre andiamo ai divanetti.
Un brivido mi percorre la schiena.
Ai divanetti trovo tutti quanti seduti e preoccupati
-dove eri finita? noah-
Blocco subito lara e mi giro verso di noah piena di rabbia.
-tu, non so cosa tu abbia contro di me, ma vedi di reprimerla, qualsiasi cosa sia, perché mi stai dando fastidio. Cosa stra cazzo vai dicendo in giro e poi per tua informazione so difendermi da sola e sono anche completamente sobria. Prima di dire una cazzata perché la tua gelosia del cazzo si fa sentire pensa. Gelosia che poi non dovrebbe esistere visto che come un sacco della spazzatura mi hai buttata fuori casa, tu, si, proprio tu, quindi vedi cosa devi fare perché io sono stufa, di te e della situazione che hai creato.-
Incazzata prendo la mia roba e sotto lo sguardo stupito di tutti esco.

Sono in macchina con Carlos, l'ho ritrovato all'uscita mentre fumava e mi ha chiesto dove stessi andando, con un mio sguardo ha capito e mi ha offerto un passaggio.
Siamo arrivati nel parcheggio del college, tiro un sospiro
-mi spieghi come mai sei arrabbiata?-
Dice Carlos girandosi verso di me
-semplicemente mi da fastidio quando vanno dicendo in giro stronzate e questa sera è successo-
-capito-
-comunque grazie del passaggio ci vediamo domani se riesco a venire-
-va benissimo-
Scendo dalla macchina e lo saluto con la mano.
Appena lo perdo di vista vado in camera, mi metto il pigiama e cado tra le braccia di morfeo.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora