Capitolo 53

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Arrivati in centro, mi guardo intorno é tutto così caotico, gente che corre da un lato all'altro, macchine che scorrazzano per le strade, taxi che si fermano ogni due secondi, vetrine addobbate e migliaia di lucine che annunciano che il natale finalmente è vicino.
Io amo il natale, la famiglia, i cenoni e i pranzi, i regali, l'albero,  i maglioni, amo tutto questo.

-clar? Andiamo-
Mi strannona per un braccio lara
-con calmaaa-
-quale è il palazzo?-
Domanda noah
-quello li, l'ultimo piano che si vede è tutto nostro-
Indico uno dei palazzi più alti che si trova a qualche metro da noi
-allora andiamo-
Dice come un bambino j

Siamo fuori la porta del palazzo e il signore all'entrata, che non ho mai visto prima mi dice
-dove state andando? Non è un'albergo ragazzini-
Tutti si fissano e decido di parlare
-saresti?-
Chiedo
-lavoro per il proprietario del grattacielo e non credo che voi siate qui per lui-
-credo che mio zio il signor William Garcia sia più che felice di farci andare nel suo attico-
Il grattacielo è di mio zio, all'interno ci sono i suoi uffici e sopra a tutto il suo appartamento, fortunatamente lunedì chiuderanno tutti gli uffici e spero che anche sto pinguino se ne vada.

Dopo qualche esitazione ci fa entrare e noi come nei film, entriamo a rallentatore e trionfanti.

Entriamo nell'ascensore e arriviamo all'ultimo piano, appena siamo fuori la porta, la porta si apre e vedo mia madre tutta bella vestita uscire.
-amori miei! Cosa ci fate qui? Non dovevate venire lunedì?-
E ci abbraccia
-volevamo farti una sorpresa-
Dico
-entrate dai-
Rientra insieme a noi
-sceglietevi le camere io vi preparo qualcosa di buono-
-oh no mamma tranquilla abbiamo già mangiato-
Dice j.
-va bene, io esco un secondo, voi sarete stanchi, riposatevi, ci vediamo tra qualche ora e ci rifaremo a cena-
Lascia un bacio al volo e scappa via.
-dove starà andando così ben vestita?-
Mi chiede j sottovoce.
-non so che dirti-
Rispondo buttandosi sul divano.
-come ci diviamo le camere?-
Chiede noah
-ne sono rimaste tre quindi o te dormi con j o lara con me, o j e lara insieme-
Dico osservando l'albero di natale, a cui però manca la punta.
-non se ne parla, non dormiranno insieme-
Dice noah.
-oh dai amico, ci sei te nella camera di fianco cosa mai potremmo fare!-
Dice j.
-ok allora lara dorme con me-
-sono d'accordo con clar-
Dice noah.
Risentire noah pronunciare il mio soprannome mi fa un'effetto strano, sento come un vuoto nello stomaco.
-ok andiamo a disfare le valigie e poi doccia, io voglio fare un giro-
Dice lara trascinandomi per il corridoio.
Entriamo in camera.
-cosa devi dirmi? Cosa c'è di nuovo tra te e mio fratello? Non fraintendermi sono felice però-
La blocco subito
-ferma, non c'è niente, semplicemente sembra che ci riparliamo, ma per come lo conosciamo tra qualche minuto può tornare ad odiarmi, quindi non cantare vittoria troppo presto-
Annuisce e si butta sul letto
-se lo dici te-
-chiama emy vedi se vuole venire a fare un giro in centro questa sera dopo cena, io vado a farmi la doccia e poi vai te, il bagno davanti alla porta della nostra camera è nostro, è il più grande, i maschi si prenderanno l'altro in fondo al corridoio-
-va bene, nel frattempo sistemo un po' la valigia-
Annuisco e prendo una tuta semplice grigia e una maglia che mi va un po' piccola, ma tanto è per restare a casa, poi ovviamente porto il mio cardigan di lana.

Appena entro in bagno, apro l'acqua per farla riscaldare, mi stavo per togliere la maglia quando sento la porta chiudersi
-lara cosa ti serve?-
-non so cosa serva a mia sorella, ma a me serve il bagno-
Mi giro di scatto e mi ritrovo noah appoggiato alla porta
-esci-
-mi serve il bagno ho detto-
Ripete
-usa l'altro,  questo è mio e di lara, voi avete quello in fondo al corridoio-
Lo fisso e ora che me ne accorgo è senza felpa
-non ci sono gli asciugamani-
-ah dannazione! Dammi un secondo e te li porto, ma esci-
-ti aspetto nell'altro bagno-
Sbuffo e nel mobile grande prendo alcuni asciugamani e li porto nell'altro bagno.
Busso
-chi è-
risponde noah
- un'unicorno alato che cavalca un'arcobaleno, chi può essere troglodita!-
-entra-
-no apri che ti do gli asciugamani e vado a farmi la doccia, muoviti-
-antipatica oggi?-
Dice aprendomi la porta
-come sempre-
Sorrido e gli metto gli asciugamani tra le braccia e me ne vado, ma mi afferra per un braccio e mi fa giarare verso di lui.
Il mio corpo combaceva con il suo e sentivo il suo fiato sulla mia fronte
-riuscirò a farti diventare simpatica?-
Mi sussurra.
È serio? Prima si comporta di merda, mi lascia e ora? No no e no.
-spera nella magia del natale-
-ma la magia non esiste-
-appunto.-
Mi stacco da lui e ripenso a quel suo pensiero babbano che ho assecondato... devo rifarmi questa notte con i libri del mio amore.

Dovo aver fatto la doccia mi vesto e in modo disordinato mi asciugo i capelli.

Dovo aver fatto la doccia mi vesto e in modo disordinato mi asciugo i capelli

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Entro in camera e lara stava al telefono e appena entro riattacca.
-era emy, ha detto che questa sera c'è e che ti porterà una sorpresa-
-oook, tu la sai?-
Chiedo a lara
-mh no, ma ora vado a farmi una doccia così poi decidiamo cosa metterci-
Faccio il pollice in su e mi butto sul letto mentre navigo sui social.

POV'S NOAH
quella ragazza mi farà uscire pazzo un giorno.
Dove metto ora i panni sporchi?
È il destino che mi riunisce a lei, vado per aprire la porta del suo bagno
-dove posso mettere i panni sporchi?-
Chiedo entrando
-cazzo noah non si bussa?-
-e tu cosa ci fai qua?-
Fisso mia sorella
-no, tu cosa ci fai qua?-
Mi chiede
-oh ehm si, volevo sapere dove mettere i panni sporchi-
- e perché sei entrato nei bagno così?-
-credevo di trovare clar, prima c'era-
- ok, no aspetta. Cosa? Così non risolvi la questione....-
-ok va bene, ma dove li metto?-
-lasciali qui, poi aspetta,  tu sei entrato prima mentre c'era clar? Cosa mi devi dire?-
-lara niente -
-ci hai fatto pace?-
-mh nno, ma ci riparliamo, o almeno io ci provo-
-glielo hai detto?-
-no...-
-dovresti, sai che non ti perdonerà mai se non le dici la verità-
-lo so e voglio farlo piano piano, io a lei ci tengo-
-bene, ma non fare il cazzone come tu solitamente sai fare, lei ci tiene a te, tanto, non farla soffrire ulteriormente che non se lo merita. Se sai che non le dirai mai la verità allonatani, ma non farla soffrire-
-lo so e proverò a farmi perdonare-
-ok, ora smamma fuori che devo farmi la doccia-
Mi spinge fuori e si chiude a chiave in bagno.
Penso e ripenso in continuazione alle parole di Lara e ha ragione, clar sarà di nuovo mia.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora