Capitolo 39

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Il ragazzo con la felpa è Manuel, l'altro è Gustavo.

La musica è alta, l'alcool circola nel mio corpo, i tacchi fanno male, ma ho i miei amici, mio fratello e il mio ragazzo con me.
Mi alzo e prendo per il braccio noah incito tutti ad andare a ballare, ma non tutti si alzano.
Vengono con noi solo mio fratello con davon e lara, a proposito di davon, devo parlargli, ma non credo che ora sia il momento e il luogo giusto.

Siamo in pista a scatenarci come pazzi, noah è sempre molto vicino a me e decido di stuzzicarlo un pochino.
Proprio mentre mi avvicino di più a lui cambiano canzone e mettono un remix di ponteme e lui mi fissa dritto negli occhi, io inizio a muovermi viciano a lui e vedo che fa un sorrisino.
Mi afferra per i fianchi e mi sussura
-clar smettila-
-mhh perché dovrei mai? Sto ballando-
Gli sussurro e gli lascio un bacio sul collo, vedo che gli arriva un brivido e mi giro di schiena.
Sento noah irrigidirsi appena avvicino il mio sedere al suo amico, dopo non tanto si scioglie mi mette le mani sui fianchi e mi fa girare
-clar ti prego smettila-
-mh sennò?-
-senno ti scopo davanti a tutti-
Senza far caso a quello che ha detto mi allontano per andar a bere ma mi blocca per un braccio
-dove vai ora?-
-cos'é? Prima volevi che smettessi e ora non vuoi che mi allontani?-
Mi fissa senza dire niente
-vado a bere, vuoi qualcosa?-
Mi fa segno di no con la testa e va verso i divanetti dove c'è solo Manuel.
Arrivo al bancone e dopo aver preso un cicchetto di vodka vado verso i divanetti, ma vado a sbattere contro un ragazzo e la vodka mi va a finire sulla maglietta
-merda-
impreco
-oh scusami-
Mi sento dire e alzo la testa
-oh clarissa, scusami veramente non volevo-
-gustavo tranquillo spero che con l'acqua si tolga-
Vado verso il bagno e inizio a strofinare con l'acqua,  ma niente...
Sento la porta aprirsi e qualcuno mi prende per i fianchi
-si è tolta?-
È gustavo... mi sussurra all'orecchio e sento il suo alito che puzza di alcool.
Cerco di divincolarmi dalla sua presa
-emm sisi-
Prendo la mia roba mentre lui resta appoggiato al lavandino.
Stavo per uscire ma mi prende per un braccio e mi poggia al muro, più che altro mi ci scaraventa contro.
-sai sei così sexy questa sera, è da inizio anno che ti ho preso di mira-
Mi sussurra a quasi un centimetro al mio viso.
Giro il volto e una lacrima mi riga il viso mentre inizio a tremare.
-s sono fidanzata Gustavo-
-oh si con noah-
Fa una risata amara e riprende a parlare
-lui non ti ama veramente, ti sta solo usando, io posso farti felice, non lui-
Ha gli occhi cupi, non sta ragionando neanche lui.
Con una mano inizia ad accarezzarmi la guancia, comincia a scendere e io mi faccio sempre più piccola contro il muro, le lacrime aumentano e i ricordi si impadroniscono di me.
Si blocca quando arriva sulla macchia
-mh Garcia, che ne dici di togliere la maglia è un pochino brutta questa macchina-
-n no f fermati-
Cerco di liberarmi ma niente, mi riblocca contro il muro.
Stava per sfilarmi la maglietta ma ad un certo punto sento la porta aprirsi e vedo lui, noah, il mio ragazzo entrare mentre urla il mio nome.
Quando ci nota vedo che diventa tutto rosso e mi allontana gustavo
-che sta succedendo qui? Perché stai piangendo?-
Ancora in lacrime mi accovaccio per terra e inizio a tremare ancora di più e sento che mi sta arrivando uno dei miei attacchi, ma cerco di trattenerlo.
Vedo gustavo che cerca di parlare con noah, ma con uno scatto noah si scaraventa su di lui.
Inizio a respirare affannosamente e noah lo nota, si stacca da gustavo e si avvicina verso di me, mi accarezza una guancia
-clar? Clar calma, ci sono io, è tutto ok-
Mi calmo un pochino, riprendo a respirare in modo regolare, ma le lacrime non diminuiscono
-che ne dici di tornare a casa?-
Annuisco e senza salutare nessuno ci incamminiamo verso la macchina.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora