Capitolo 51

9 1 0
                                    

È venerdì, la settimana è passata tranquillamente, ho recuperato le due materie, con noah ormai con ci guardiamo neanche più, anzi molte volte neanche si siede con noi a pranzo, lunedì sono andata in palestra e anche ieri, stranamente Carlos non è antipatico come credevo.
Domani partiamo e portiamo anche la macchina di j con noi, perché mamma si aspetta che andiamo lunedì, invece le facciamo una sorpresa e andiamo domani.

È l'ultimo giorno di scuola e tutti sono eccitati, i regali con gli altri ce li scambiamo appena di vediamo a casa di davon.
Ora siamo tutti in caffetteria e mi sento abbastanza osservata, mi giro e noto che è manuel, ultimamente ho instaurato un bel rapporto con lui, è veramente un ragazzo d'oro.
-perché mi fissi?-
Domando abbassando il libro di modellistica.
-nulla, mi piace un botto il tuo stile-
-cosa ha di bello? Sto vestita come le altre-
Faccio una risata
-non è vero, tutte si vestono uguali, tutte tirate, ma te hai uno stile tutto tuo-
-se lo dici te, comunque grazie-
Osservo il mio outfit, alla fine ho una semplice felpa nera corta sulla pancia, un jeans a vita alta con una cinta con i buchi nera, dottor Martens nere con il platform e le mie solite collane a catena.

-nulla, mi piace un botto il tuo stile--cosa ha di bello? Sto vestita come le altre-Faccio una risata-non è vero, tutte si vestono uguali, tutte tirate, ma te hai uno stile tutto tuo--se lo dici te, comunque grazie-Osservo il mio outfit, alla fine...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Anzi oggi a mio parere faccio anche abbastanza schifo visto che ho una coda disordinatissima e sto senza trucco.
Questa però è tutta colpa di emy che mi ha fatta svegliare alle sette e trenta, facendomi credere che fossero le otto e trenta.

Dopo aver fatto colazione con gli altri andiamo a lezione e ci avvisano le tutte le classe alle ultime due ore hanno le ore libere, "prendetelo come un regalo", ha detto la preside al microfono.

Le tre ore sono state abbastanza leggere e stranamente non abbiamo compiti da fare per le vacanze, se non recuperare qualcosa che non abbiamo fatto, ma fortunatamente le ho recuperate questa settimana io.

È mezzogiorno e decidiamo con il gruppo di mangiare al KFC e poi andare in spiaggia, anche se è nuvoloso e tira vento, ma a me rilassa veramente tanto il tempo così.

-mi dite una volta per tutte cosa volete?-
Domanda emy ormai esasperata visto che j e manuel cambiavano sempre panino.
Alla fine ci siamo decisi tutti ed emy, con lara e gustavo sono andati a ordinare le cose.
-allora dove passerai queste vacanze?-
Mi domanda manuel
-da mamma con j e poi con voi-
-quindi non stavi scherzando l'altra sera-
Scuoto la testa
-dicevo la verità-
Noto noah che sbuffa, ma non ci d'ho peso.
-ecco a voi-
Dice gustavo.
Posano i vassoi e iniziamo a mangiare, io sono di fronte a noah, a fianco ho j e Manuel.

Manuel e davon hanno insistito a pagare il pranzo e dopo varie esitazioni da parte nostra, ci siamo arresi.
-tutta questa dolcezza da dove l'hai cacciata?-
Dico affiancando il mio migliore amico
-a natale si è tutti più buoni no?-
Mi dice stritolandomi tra le sue braccia
-si ma con calma-
Mi allontano da lui e raggiungo le ragazze
-emy ma te torni con noi domani?-
-si ho già parlato con j alle sette sta il volo giusto?-
-si-
-oh raga ogni sera videochiamata eh, mi raccomando-
Dice lara
-ovvio non era da chiedere-

Arrivati in spiaggia, ci mettiamo su degli scogli ed emy stava a fa un volo epico per salire, che si stava portando dietro anche davon e Lara.
Ho le lacrime agli occhi dalla risate
-oh cretina che ridi, aiutami-
Mi urla contro emy
-siete troppo belli voi tre, tre incapaci-
-non fare la spiritosa-
Dice questa volta davon
-amico ti facevo più ginnico-
Dice noah
-non è colpa mia se ho ste due che mi spingono verso giù-
Davon è ormai esasperato, noah lo aiuta per poi aiutare la sorella e davon aiuta emy.
-potevate illuminare il vostro cervello prima eh... no!-
Dice lara.

Siamo da quasi un'ora sulla scogliera a parlare.
Sinceramente sto ascoltando poco e niente, il vento che mi accarezza il viso, l'odore del mare e il rumore delle onde che sbattono contro la scogliera mi mandano nel mio mondo.
I pensieri prendono vita.
Ho paura di ritrovare quell'uomo a casa e sapere che mamma ci ha mentito, ho paura di non fare più pace con noah, ho paura che Christofer possa mettere anche me nella merda, anche se sinceramente non lo sento da un bel po', dal giorno che i ragazzi mi hanno spiegato tutto.
Ho molte paure, ma soprattutto, ho paura di non farcela, non so precisamente in cosa, forse in tutto, ma ho tanta paura.
Alle mie paure si aggiunge la malinconia della mancanza del piccolo jonathan e mi prometto che il prima possibile devo andarlo a trovare, spesso ci sentiamo con il padre e mi dice che sta benissimo, ha fatto amicizia con molti bimbi e parla spesso di me e noah come se fossimo i suoi fratelloni e ogni volta che me lo dice il cuore mi si riempie di gioia.

-clar tutto ok?-
Mi domanda emy mettendomi una mano sulla spalla.
Mi risveglio dal mio stato di trance
-si perché?-
-stai piangendo e non rispondevi alle nostre domande-
Mi accorgo che veramente stavo piangendo, mi asciugo subito le lacrime e fisso gli altri.
-tranquilli non è nulla, solo pensieri-
Dico prima che mi facciano trecento domande.
Noah mi fissa, in un modo strano, che non ho mai visto e non so decifrare il suo sguardo.
Mi guardo intorno e noto che stava uscendo il sole e che stava iniziando il tramonto.
-fino a quando rimaniamo qui? Anche perché tra poco inizia a fa più freddo-
Dico fissando l'orizzonte
-ti ho preso io il bomber in camera, sta in macchina di j-
Dice emy
-se non ci fossi te-
Dico abbracciando la mia amica
-saresti persa-
Dice emy
-stasera pizza in giardino sotto il nostro albero?-
Domanda davon e tutti acconsentiamo.

Sono in macchina mentre aspetto j che torna con le pizze mie, di Manuel e di lara, nell'altra macchina chi sono noah che è sceso a prendere le pizze, emy, gustavo e davon.
-clar, posso farti una domanda?-
Mi chiede lara girandosi verso di me
-si-
-ami ancora mio fratello?-
Alzo gli occhi al cielo
-posso farti io invece una domanda?-
-si-
-sai qualcosa che io non so ma che devo sapere?-
Si rigira di scatto sistemandosi i capelli, segno di quando è nervosa.
-lara, sei mia amica, se sai qualcosa devi dirmelo, cosa gli è preso a tuo fratello? Perché ha fatto così? Gli ha dato fastidio qualcosa? Non lo so, ma se sai qualcosa dimmelo ti prego-
-clar non posso dirtelo, sarà lui a dirtelo quando si sentirà pronto, ma stai certa che non hai fatto nulla è solo un brutto periodo-
-lara posso farti una domanda?-
-si-
-dove passerete le vacanze tu e noah?-
Vedo che butta lo sguardo verso fuori
-nella casa che abbiamo qui, lo sai che mamma non c'è e papà, meglio non parlarne-
-non lo passerete li. Ho un'idea-
-ovvero?-
Si rigira
-venite da noi, alla fine te sei la fidanzata di mio fratello e una mia amica, noah beh... è amico di mio fratello e prima che tu lo dica, a mamma farà più che piacere-
-clar non posso accettare, devo vedere anche noah-
-lo costringerai, anche se mi ha fatto soffrire non voglio che passiate natale da soli-
-va bene, se proprio insisti-
Inizio a saltare e a urlare dalla felicità
-prenoto due biglietti per domani, anzi a noah non dico nulla, tanto domani saremmo partiti insieme a voi e avrei guidato io quindi non può contraddirmi-
-va benissimo-
In tutto ciò manuel era sceso a fare una telefonata e quando rientra
-perché urlavi come una scema?-
Mi domanda
-perché lara e noah verranno da noi durante le vacanze-
-son felice-
-ora chiamo mamma e la avviso-
Scendo dall'auto e chiamo mamma dicendole che lunedì sarebbero arrivati anche due nostri amici con noi e lei stranamente era molto felice.

In che guaio mi sono cacciata? Ho appena invitato noah a casa... e lui per lo più non sa nulla, mi odierà ancora di più? Probabile, ma l'ho fatto anche per il suo bene.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora