Capitolo 36

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Un mese dopo
Hanno trovato la madre di jona, hanno scoperto che oltre a fare uso di stupefacenti, si era indebitata con degli spacciatori che già la stavano cercando da un po' di tempo, per questo è scappata da Londra, il marito, ormai ex, sapeva tutto per questo ha chiesto il divorzio, jonatan non sapeva nulla della situazione.
Ci hanno anche detto che la madre lo ha portato via contro la sua volontà e che il padre lo stava cercando.
Lui è un tipo apposto, ha un buon lavoro con nessun passato strano, a breve verrà a Los Angeles per firmare delle carte e per prendere jona.
Il piccolo sa del padre ed è felicissimo, non vede l'ora e io sono così felice nel vederlo così eccitanto, ormai sta facendo il conto alla rovescia per vedere il padre.
A scuola tutto ok, con gli amici tutto ok, con noah tutto ok e finalmente anche mamma si è sistemata, lasciando il compagno.
Ha trovato un nuovo lavoro, dopo che quel bastardo l'ha licenziata, non guadagna tanto come prima, ma abbastanza per sopravvivere e togliersi qualche sfizio.

Tra una settimana inizieranno le vacanze di natale e abbiamo deciso di passarle tutte insieme.
Ora siamo a casa sul divano a guardare la tv mentre jona fa il suo pisolino pomeridiano.
Ricevo una chiamata dalla caserma dei carabinieri
《"Pronto?" "Buon pomeriggio signorina Garcia, volevo avvisarla che domani arriverà il padre del bambino, alle 17 tutti in caserma" " va benissimo, grazie dell'informazione" " a domani e arrivederci" "arrivederci"》
-chi era?-
-la caserma-
-che ti hanno detto?-
-che domani arriverà il padre di jona, appena si sveglia cominciamo a preparare tutto e daremo la notizia-
-ma doveva arrivare dopo le vacanze-
-lo so, domani alle 17 in caserma-
-domani allora niente scuola, voglio passare l'ultimo giorno per bene con jona-
- va bene-
Mi risiedo sul divano e noah mi abbraccia
-mi mancherà-
-ti sei affezionato tanto eh-
-é come un fratellino per me-
-stessa cosa per me...-
-ho in mente cosa cosa, vatti a cambiare-
-dove andiamo?-
-non fare domande, vatti a cambiare- sveglia jona, vi porto in un posto-
-va bene-
Vado a svegliare jona e dopo averlo lavato e cambiato tocca a me, non so dove voglia portarci noah, quindi non so bene come vestirmi... ma ci provo.
Alla fine opto per un crop top a maniche lunghe nero, una gonna a scacchi sui toni del bianco, nero e grigio e come scarpe le converse all star nere alte fino alla caviglia.

Alla fine opto per un crop top a maniche lunghe nero, una gonna a scacchi sui toni del bianco, nero e grigio e come scarpe le converse all star nere alte fino alla caviglia

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Prendo la borsa e entriamo in macchina
-dove andiamo?-
Chiede jona
-per ora andiamo al parco, poi cena al mc e dopo sorpesa-

Siamo a cena e noah ancora non ci ha detto dove ci vuole portare, ancora non abbiamo detto niente a jona, glielo diremo tra poco.

Siamo in macchina e stiamo andando verso la sorpresa
-siamo quasi arrivati-
-puoi almeno darci qualche indizio sul posto?-
Domando curiosa come una bambina, noah mi prende una mano e me la bacia.
-ogni anno fanno questa mini festicciola, dove i miei genitori mi portavano sempre quando venivamo a Los Angeles e mi sono ricordato che oggi era l'ultimo giorno dove facevano la cosa che tanto mi piaceva-
-sai che non ci hai detto quasi niente?-
-fa niente tanto siamo arrivati-
Spegne la macchina e quando scendiamo vedo una luce strana negli occhi di noah, quasi come malinconia
-tutt'ok?-
Si risveglia dal suo stato di trans e annuisce
-si, andiamo vi faccio vedere perché siamo qui-
Siamo in un piccolo molo, pieno di gente, bambini che sorridono e giocano, bancarelle e cibo dolce
-posso prendere lo zucchero filato?-
Domanda jona
-certo, andiamo-
Lo prendo per mano e tutti e due felici andiamo a prendere lo zucchero filato, dopo torniamo da noah con lo zucchero filato
-non lo voleva jona lo zucchero filato?-
-mh ho deciso di fargli compagnia-
-sei proprio una bambina-
-shhhh-
-noah? A cosa servono quelle tre barchette che hai in mano?-
Chiede jona, e solo ora mi accorgo che noah aveva tre barchette di legno in mano e avevano un foglietto rettangolare
-ora ci spieghi?-
-ogni anno c'è questa festa, dove a mezzanotte si lasciano navigare queste barchette per il mare-
-a cosa serve questo?-
domanda jona giocando con il foglietto
-qua sopra dobbiamo scriverci un nostro desiderio-
-che bella cosa, scriviamo dai-

Dopo aver scritto i nostri sogni e aver lasciato navigare le nostre barchette insieme ad altre navigare, iniziano i fuochi d'artificio e sono uno spettacolo.
-jona io e noah dobbiamo dirti una cosa-
Mi inginocchio davanti a jona, metto le mie mani sulle sue spalle, noah mi mette una mano sulla spalla per incoraggiarmi
- dovrai smetterla di fare il conto alla rovescia, perché quel giorno è arrivato, domani arriverà tuo padre-
Solo ora mi rendo conto di quanto sia diventato veramente importante per me, mi scende una lacrima che subito jona mi asciuga
-sono così contento, ma non piangere, io ci sono sempre e voi sarete sempre i miei fratelloni-
Inutile dire che sono in lacrime, noah mi sta abbracciando e jona pure piange
-dai non dobbiamo essere tristi, domani rivedrai finalmente papà, ora torniamo a casa e domani avremo tutta la giornata per stare insieme-
-quindi niente scuola?-
-niente scuola-
Jona inizia a saltare di gioia e saliamo in macchina con un miscuglio di emozioni.

Tornati a casa, stanchi morti andiamo a dormire abbastanza in fretta.

VOGLIO SOLO ESSERE ME STESSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora