PROLOGO

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Ho sempre paragonato la vita di ognuno di noi ad una grande nave, di cui tu stesso sei il capitano. È risaputo che il ruolo del capitano è quello di prendere le giuste decisioni per guidare nel migliore dei modi la nave nel suo lungo viaggio fino alla destinazione finale. Durante la navigazione a bordo salgono svariati passeggeri, alcuni dei quali prendono parte al viaggio raggiungendo la destinazione finale, mentre altri sono solo di passaggio. Quelli che restano fedeli fino alla fine sono i passeggeri migliori; quelli che durante le tempeste scelgono di restare al fianco del capitano ad ogni costo. Per quanto riguarda la mia nave, beh a bordo non ci sono mai stati moltissimi passeggeri, tuttavia quei pochi che c'erano sono sempre stati i migliori. I miei preferiti erano tre, uno dei quali mi ha abbandonata generando una tempesta talmente forte che la mia nave stava per naufragare. Per fortuna i miei passeggeri sono stati la mia ancora, in particolare due. Essi hanno preso il timone della mia nave e hanno fatto in modo che essa non affondasse. Grazie a loro la mia nave non è naufragata, anche se il viaggio non è più stato emozionante come prima. La mia vita era diventata un viaggio piatto, senza avventure stupefacenti. Il mare in cui navigavo era calmo, ma il cielo era tetro e triste. Poi un giorno è salito a bordo qualcuno di speciale. Una persona al quanto curiosa che ha saputo rendere il viaggio di nuovo interessante. Ha reso quel cielo tetro, di un azzurro sgargiante con un sole talmente luminoso da accecare se lo si guarda per più di un secondo. E ora mi rivolgo a te, mio nuovo passeggero. Sei stato un raggio di luce nel buio, l'arcobaleno dopo la tempesta, la pace dopo una lunga agonia. Tu, passeggero prezioso, hai salvato la mia nave con il tuo improvviso arrivo. Hai deciso di restare fino alla fine del viaggio e te ne sarò sempre grata.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora