CAPITOLO 34

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TREVOR'S POV

Apro ed entrano Jess ed Alex, altrettanto tesi, e poi la mia piccoletta che appena mi vede mi salta letteralmente addosso.
<<Hey piccoletta, ti sono mancato così tanto?>> dico ridendo
<<Tantissimo, la prossima volta vieni con noi! E' un posto magico>> amo la sua spensieratezza e farò di tutto per farla sentire così ogni giorno.
Le scosto un ciuffo dalla fronte e finalmente la bacio.
<<Va bene, non vedo l'ora>> <<Piccioncini! Avrete tempo per questo, noi invece abbiamo fame ora>> Jess ci richiama così metto giù Krystal e la conduco verso la sala da pranzo.
<<Hai una bella casa, mi piace com'è arredato questo salotto, di classe Cooper>>
<<Non a caso sono un architetto Johns! Dopo ti mostro il resto della casa, ora andiamo a mangiare>>
<<In effetti ho un po' di fame anch'io, lo so sembra str..>> si interrompe appena entriamo nella stanza
<<Che ci fai lui qui?>> il suo tono freddo non promette bene
<<Piccoletta..>>
<<Non chiamarmi così. Ti ho chiesto cosa ci fa lui qui. L'hai invitato tu?>> è davvero arrabbiata.
<< Si, l'ho invitato io. Però per favore..>>non mi lascia finire poiché si rivolge alla sua amica e ad Alex.
<<Voi lo sapevate. Ecco cosa nascondevate, le vostre facce colpevoli... non mi ero sbagliata. Perché?>>
<<Stellina..>>
<<Mi chiamo Krystal! Ho un cazzo di nome, usatelo! Anzi se preferite, va bene anche signorina Johns, ci ho fatto l'abitudine e quasi quasi mi piace>> pronuncia tagliente l'ultima frase riferendosi a James il quale prova a dire qualcosa ma Krystal lo blocca con un gesto.
<<Me ne vado>> la trattengo per un braccio e la guardo negli occhi
<<Ti fidi di me?>> annuisce prontamente
<<Allora ascolta cos'ha da dire, poi potrai anche andartene>> non interrompe il contatto visivo valutando la situazione poi si libera dalla mia presa.
<<Spero che non sia una perdita di tempo>> si siede di fronte a James <<Parla, e spero per te che non sia un'altra stronzata o ti giuro che con Popov ti farò così tanta concorrenza che rimpiangerai di avermi trattata in quel modo e sai che sono più che capace di farti il culo>>
Il disprezzo nella sua voce è palpabile, so che non lo farebbe, è troppo buona, ma a quanto pare James sembra al quanto intimorito.
<<Dall'esterno mi sono comportato da stronzo, ma l'ho fatto per te. Sapevo che non avresti accettato l'offerta di Popov né quella di Wang pur essendo conveniente non solo economicamente ma anche a livello curriculare, perciò ti ho sovraccaricata di lavoro e ti ho trattata in quel modo. In tutta onestà credevo che il secondo incarico l'avresti rifiutato, ma come sempre mi hai sorpreso. Ho calcato la mano volutamente l'ultima volta certo che avresti perso la pazienza e mi avresti mandato a quel paese. E così è stato. Il mio obbiettivo era quello di licenziarti così avresti accettato una delle due proposte. Mi rendo conto che hai paura di accettare un nuovo incarico, ma credo che le tue capacità siano sprecate lavorando per me>> il volto di Krystal è una maschera priva di emozioni.
Si è barricata nella sua fortezza difensiva non lasciando trasparire alcuna emozione, ha indossato la maschera dell'inespressività, dell'indifferenza.
Sembra che stia elaborando tutte le informazioni e valutando la situazione, poi finalmente dice qualcosa.
<<Quindi tu mi stai dicendo che mi hai fatto tradurre 600 pagine in meno di una settimana riducendomi uno straccio, mi hai trattata di merda non degnandomi neanche di uno sguardo e mi hai spinta a licenziarmi, per il mio bene?>>James annuisce e lei rilascia una risata amara e nervosa.
Guardo Jess ed Alex leggermente preoccupato e dalle loro facce capisco che anche loro lo sono.
<<Sei un coglione Parker, un vero coglione. Hai idea di come mi hai fatta sentire? Se prima avevo paura di buttarmi verso qualcosa di nuovo, tu non hai fatto altro che aumentare le mie insicurezze accentuando quella paura. Mi sono sentita inadeguata, non abbastanza brava per lavorare per te figuriamoci per Popov che è un pezzo grosso e scusa se te lo dico ma ha più palle di te. Adesso dimmi, ti sembra una cosa intelligente quella che hai fatto?>>
Non ci credo, ha davvero detto che Parker non ha le palle e che è un coglione.
Di bene in meglio insomma.
<<Si Krystal! Se questo significa vederti spiccare il volo, allora ne è valsa la pena! Come fai a non capire!>> le urla James ma lei non sembra affatto impressionata, anzi risponde a tono.
<<Tu non mi hai dato la possibilità di scegliere! Non mi hai dato neanche il tempo di poterci riflettere! Non mi sentivo abbastanza esperta per quel lavoro e tutt'ora non credo di esserlo, cazzo sono laureata solo da un anno! James tu non mi hai dato alternative! Qui l'unico che non riesce a capisce sei tu!>>
Un silenzio carico di tensione e tremendamente assordante cala nella stanza poi Krystal parla con tono pacato
<<Il mio fidanzato è morto tra le mie braccia in un incidente aereo due anni fa e nonostante fossi distrutta, lacerata fin dentro l'anima, ho continuato a studiare. Sai perché? Perché lui avrebbe voluto che realizzassi il mio sogno, così mi sono aggrappata al suo desiderio e ho faticato molto, davvero molto per laurearmi. Quando tu hai accettato di farmi lavorare nella tua società nonostante fossi una novellina senza esperienza, mi sono sentita orgogliosa di me stessa ed è stato un po' come dire "Ho vinto, ce l'ho fatta" e questa vittoria era ed è anche la sua>> dalla sua voce non traspare nessuna emozione oltre la malinconia.
Siamo tutti sorpresi che abbia parlato di Matt e James è profondamente dispiaciuto nel sentire le sue parole.
<<Mi hai ferita James, è come se avessi stracciato la prima pagina di un nuovo libro, senza di quella decade buona parte della storia. Il lavoro era un punto d'inizio per me, un nuovo inizio e quando in alcuni giorni la sua mancanza si fa sentire di più, il mio ufficio era per me un rifugio, un posto dove i pensieri si silenziavano momentaneamente. Ti ho rivolto i peggiori insulti e ho immaginato che il sacco da boxe fossi tu>> fa un piccolo sorriso coinvolgendo anche noi altri.
<<Sono ancora arrabbiata con te, eccome se lo sono, ma credo di capire perché l'hai fatto. Di sicuro avremmo potuto evitare tutto questo se me ne avessi parlato apertamente anziché comportarti come una donna mestruata>> ridiamo un po' alla sua battuta e poi riprende
<<Sei un buon uomo James, hai pensato al mio bene piuttosto che a quello della tua società e questo fa di te anche un buon amico>> gli occhi di Parker luccicano di speranza
<<Quindi mi perdoni? Non mi odi?>>scuote la testa sorridendo
<<No James, pur volendo non riuscirei ad odiarti, avercela a morte con te si ma odiarti no>> la felicità negli occhi di James è enorme e lo capisco, anch'io lo sarei al posto suo.
<<E.. q-quindi vorresti tornare a lavorare per me? O è troppo tardi?>>
<<Non sono ancora pronta a volare, quindi si, vorrei tornare al mio vecchio incarico>> vedo James alzarsi e andare verso Krystal ma lei lo blocca
<<Ma.. solo se mi dai il resto della settimana libera, ho diverse ore di sonno da recuperare>>
James ride e con lui anche tutti noi, poi abbraccia Krystal.
La stringe forte, come se l'avesse persa e poi ritrovata.
James sembra non volerla lasciar andare e anche se so che sono amici, purtroppo sono geloso e per i miei gusti quest'abbraccio è durato fin troppo.
<<Penso che possa bastare. Pace fatta>> il mio intervento pone fine al loro abbraccio e dopo aver riso la mia piccoletta mi si avvicina battendo leggermente il palmo sul mio petto
<<Sei troppo geloso Cooper, dovresti saperlo che mi hai tutta per te>> immediatamente le sue guance diventano rosse come un peperone, forse perché si è resa conto di ciò che ha detto.
Quello che non sa è che sentirle dire che è solo per me, mi ha fatto esplodere il cuore di gioia.
<<C-cioè volevo dire che s-sono la tua ra-ragazza quindi è normale che io sia tua..no cioè quello che voglio dire è..>> la bacio dolcemente.
<<Ho capito>> annuisce timidamente.
Mi rendo conto che siamo osservati perciò la prendo per mano e ci sediamo insieme agli altri per cenare.
Dopo poco Jess ci informa che Jason vorrebbe passare dopo cena se loro hanno intenzione di trattenersi.
<<Per me potete restare, potremmo guardare un film>> annuiscono tutti. Dopo cena Jason ci raggiunge e dopo aver salutato con un bacio la sua dolce metà, saluta con troppa euforia la mia di metà.
Durante il film la mia attenzione è rivolta alla piccoletta al mio fianco a cui cingo le spalle.
<<Kry>> le bisbiglio all'orecchio
<<Dimmi>>
<<Ti va direstare a dormire?>> per un attimo resta a guardarmi come se non si aspettasse una proposta del genere, poi mi sorride
<<Si, mi piacerebbe>>.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora