CAPITOLO 42

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KRYSTAL'S POV

<<Questo è l'ultimo>> dico posando lo scatolone in salotto.
E' sabato e abbiamo portato tutte le nostre cose nel nuovo appartamento con l'aiuto di Jess, Alex e Tony.
Dopo pranzo iniziamo a sistemare tutte le nostre cose e qualche ora più tardi abbiamo svuotato tutti gli scatoloni.
<<Sono stanchissima e mi serve una doccia. Puzzo di sudore, che schifo!>> mi butto sul divano a peso morto <<Anch'io, sono esausto e non è vero che puzzi>> si siede con la grazia di un elefante al mio fianco poggiando la testa sul bracciolo del divano.
<<Bugiardo!>> ridacchia
<<Domani andremo a comprare piatti, bicchieri, posate, alcune pentole e altre cose mancanti. Che ne dici?>>
Abbiamo deciso di buttare tutto quello che avevamo nei nostri appartamenti per rendere questa casa nostra al cento per cento. Annuisco
<<Va benissimo. Vado a fare la doccia>>
<<Ordino la cena, siamo troppo stanchi per cucinare. Cosa vuoi mangiare?>> storco la bocca
<<Non ho fame, voglio solo buttarmi sul letto>> ride leggermente
<<Qualcosa devi mangiarlo, poi puoi andare a letto>> sbuffo
<<Ordina quello che vuoi, mangio qualcosa da te>> lo bacio sulla guancia e mi sorride
<<Brava bambina>>ridacchio e vado a fare la doccia.
Una volta finito di asciugare i capelli, metto il pigiama e raggiungo Trevor in salone.
Mi siedo accanto a lui sul divano accoccolandomi sulle sue gambe e inizia ad accarezzarmi i capelli come suo solito.
<<Che stai guardando?>>
<<Non ne ho idea, so solo che è qualcosa di molto stupido>> scoppiamo a ridere e cambiamo canale.
Dopo poco arriva il rider con la nostra cena a base di cibo cinese e dopo aver mangiucchiato anch'io qualcosa, spegniamo la TV e andiamo a dormire.

La mattina seguente mi sveglio beandomi della vista del mio ragazzo ancora addormentato e del suo profumo che ormai è una droga per me.
Con la punta dell'indice percorro delicatamente il suo viso contornandone ogni centimetro.
Traccio il contorno delle sue labbra carnose e delicate facendolo mugugnare qualcosa di incomprensibile.
Apre gli occhi e mi sorride
<<Buongiorno piccoletta>>
<<Buongiorno amore>> mi guarda con uno strano luccichio negli occhi
<<Il primo risveglio insieme nella nostra casa>>
Sentirgli dire che questa casa è nostra, mi fa esplodere il cuore di gioia.
Sul mio volto compare un sorriso enorme e sono sicura di avere una faccia da pesce lesso ma non mi importa, sono troppo felice.
<<Già, casa nostra>> mi bacia dolcemente e torno a guardarlo contornando il suo viso come facevo pochi minuti fa.
Più lo guardo e più mi rendo conto di quanto sia bello, sembra sia stato dipinto, non concepito come noi comuni mortali.
<<A cosa pensi?>>
<<Che sei bello, davvero bello. Se tua madre fosse qui, le farei i miei più sinceri complimenti>> scoppia a ridere e mi bacia dolcemente
<<Tu però sei più bella>> sorrido anche se credo che abbia esagerato.
<<Le saresti piaciuta, a mia madre intendo. In un certo senso siete simili, entrambe solari e chiacchierone, credo che impazzirei se fossi con voi due in una stanza>>ride ed io lo guardo con un dolce sorriso.
Sapere che sarei piaciuta a sua madre mi fa enormemente piacere e anche se la mia era una battuta, mi sarebbe davvero piaciuto incontrarla.
<<Mi sarebbe piaciuto conoscerla. In compenso mi ha lasciato in eredità tutto questo ben di Dio che ha creato>> ridacchio cercando di non rattristarlo.
Mi guarda divertito
<<Ah si? Tutto questo ben di Dio dici?>> annuisco
<<Si Cooper, ma sgonfia il tuo ego e non montarti la testa>> ridacchia
<<Non sia mai Johns>> gli do un bacio sul petto
<<Alziamoci suh che abbiamo da fare>> faccio per alzarmi ma mi tira verso di lui
<<Ancora un po' dai>> scuoto la testa <<Forza pigrone, abbiamo un sacco di cose da fare>> poso un bacio delicato sulle sue labbra
<<Vado a preparare la colazione>> mi alzo e vado in cucina.
Ieri prima di venire qui abbiamo fatto la spesa per cui ho tutto quello che mi serve per preparare i pancakes.
Preparo velocemente l'impasto sorseggiando un po' di caffè e mentre sto cuocendo gli ultimi, il bell'addormentato mi raggiunge già lavato e vestito.
Mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia
<<Potrei abituarmi a vederti preparare la colazione>>sorrido
<<Solo se a cena cucini tu>> mi stringe in vita accarezzandomi la pancia da sotto la maglia mentre l'altra mano scende verso i fianchi
<<Tuttavia.. se vuoi cucinare in santa pace..>> mi bacia il collo e chiudo gli occhi <<..ti conviene abolire questo pantalone.. è così attillato>>sento la sua mano percorrere per intero la mia gamba e spostarsi poi sul sedere.
Il suo tocco ed i suoi baci mi spediscono in un'altra dimensione.
Ormai assuefatta da quest'uomo, spengo il fornello e mi giro verso di lui.
<<Che ne dici di mostrarmi cosa succederebbe se continuassi ad indossare questo magnifico pantalone>> sorride furbo e mi solleva facendomi sedere sulla penisola
<<Con piacere tesoro>>.

E all'improvviso arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora